Lotus Evora – Test Drive

Lotus Evora – Test Drive. Due nuovissime Lotus Evora dai colori scintillanti e metallizzati riverberano sotto il sole romano in attesa di essere provate su strada. Concedo loro solo una rapida occhiata entrando nel concessionario Lotus di via Salaria. Fuori il caldo comincia già a farsi opprimente, mentre l’interno è fresco. Nell’autosalone fa bella mostra di sé una Elise fiammante: mi ricorda che sono ormai quattordici anni che la casa inglese non proponeva un progetto del tutto nuovo di automobile. Nel 1995 uscì, infatti, la Elise: piccola e spartana biposto sportiva “mid-engine”, come dicono gli inglesi, cioè col motore collocato in posizione centrale per favorire l’agilità in virtù di una equilibrata distribuzione dei pesi. Su quella base si sono susseguiti negli anni diversi modelli sempre più potenti e leggeri, sportivi senza compromessi: solo entrare ed uscire dall’auto richiedeva un notevole sforzo atletico. Il mio sguardo si posa dubbioso anche sulla nuova Evora, ma gli ingegneri presenti sono lì per assicurarci che parole come “praticità” e “comfort” sono entrate nel vocabolario della Lotus, ora che con la Evora vuole rilanciare la propria immagine sul mercato. Una macchina sportiva che strizza l’occhio al turismo e si posiziona in una fascia più alta di prezzo rispetto al passato. Pensata per un pubblico maturo, la Evora non privilegia la potenza pura bensì una guida facile e intuitiva, coinvolgente per il pilota, ma sicura: stabile in curva e potente in frenata. Inoltre il fatto di avere 2+2 posti permette anche ad eventuali figli piccoli di godersi lo spettacolo dai sedili posteriori. Il vano di carico può contenere, ci dicono, ben due borse da golf: un’unità di misura tutta particolare ma che rende bene l’idea.

 

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