McLaren 570GT prova su strada e prestazioni

Infomotori.com ha avuto il piacere e la fortuna di provare su strada la McLaren 570GT, supercar estrema della Casa di Woking il cui propulsore V8 sprigiona ben 570 cavalli. Gli interni della McLaren 570GT sono estremamente curati, pelle e carbonio regnano sovrani, accompagnati da inserti in plastiche di ottima qualità. La sensazione a bordo è quella di un ambiente molto curato, con standard qualitativi industriali ma grande attenzione al dettaglio artigianale.

Il volante in pelle e fibra di carbonio, bellissimo, al contrario di altre vetture dello stesso segmento non ospita alcun manettino o pulsante, a parte quello dell’avvisatore acustico. Attaccati al volante troviamo i paddle del cambio a 7 marce e doppia frizione, costruiti in fibra di carbonio finemente lavorata montati su un sistema a bilanciere. Sul piantone, oltre alle leve degli indicatori di direzione, dei tergicristalli e della posizione del volante, troviamo l’azionatore del cruise control e il controllo del computer di bordo, che include anche l’opzione di sollevamento della vettura per affrontare dossi o salite con angoli di attacco impegnativi.

La strumentazione di bordo è integralmente digitale, le informazioni del display principale variano secondo la modalità di guida impostata, relegando ai due schermi laterali più piccoli le notifiche relative alla navigazione e allo stato della vettura. In base allo stile di guida impostato, normal, sport o track, il computer di bordo darà preferenza alla velocità di crociera, alla marcia inserita o al numero di giri motore. Nella consolle centrale, oltre ai comandi di apertura porte, sono collocati i pulsanti di selezione della marcia (D/N/R), il tasto di accensione e i tasti e manettini di controllo delle modalità di guida. I manettini sono due. il primo dedicato all’handling, controlla le sospensioni e le reazioni della vettura alle sollecitazioni esterne, mentre il secondo, powertrain, serve a impostare la mappatura del motore e la reattività del cambio.

Separando le due funzioni si può, per esempio, guidare in un tratto autostradale particolarmente tortuoso impostando l’handling in “sport” mantenendo i giri del motore bassi lasciando il controllo powertrain in “normal”. Sopra alla consolle centrale, perfettamente incorniciato dall’onnipresente fibra di carbonio, si trova il grande display dedicato alla navigazione e all’infotainmet collegato al potente impianto audio Bowers & Wilkins, cui possono essere collegati ben 3 dispositivi USB. Il navigatore satellitare è preciso e abbastanza aggiornato, offre molte informazioni senza mai essere ridondante e adotta accorgimenti interessanti. Uno di questi, è, durante la percorrenza di una galleria, l’indicazione della curva della stessa e i metri mancanti all’uscita.

Il sistema di infotainment, di derivazione Android, è nel suo complesso abbastanza macchinoso da utilizzare, non sempre reattivo agli stimoli e necessita di ulteriore sviluppo. Chi scrive non è riuscito a capire come passare alla traccia audio successiva dalla schermata di navigazione senza fare meno di 3 differenti passaggi.

I sedili offrono diverse possibilità di regolazione, accomodando anche persone di taglia non proprio minuta, come chi scrive, e offrendo anche la possibilità di memorizzare due posizioni di guida. L’abitacolo, avvolgente per pilota e passeggero, offre spazio per tutto. Sono stati ricavati diversi vani porta oggetti, mentre giacche, ombrelli o una borsa morbida possono essere alloggiati nello spazio dietro ai sedili, a cui si accede direttamente dall’abitacolo o aprendo il vetro posteriore della vettura. Nel portabagagli anteriore trovano posto 2 trolley (o un set di valigie McLaren).

Le porte, infine, si aprono verso l’alto ruotando grazie a un sistema pneumatico. Alla McLaren dicono che il setup delle portiere è una delle operazioni che consuma più tempo in fase di montaggio. Prendendo bene le misure si riesce a parcheggiarla in un normale garage privato e salire e scendere agevolmente.

La prova della 570GT comincia in una piovosa e trafficatissima Milano. L’auto, in modalità “normal” si muove a suo agio nel traffico, reagendo docilmente ai comandi senza mai pattinare sull’asfalto bagnato. Le partenze ai semafori sono dolci, non si sente mai il motore salire di giri e litigare con la frizioni, anzi le frizioni, nell’inserire i rapporti. La visibilità all’interno è buona nonostante parte della riflessione degli specchi retrovisori sia occupata dai fianchi della vettura. Discreta anche la visibilità dallo specchietto retrovisore, nel complesso si ha sempre la percezione delle dimensioni dell’auto.

In prossimità dei dossi per il rallentamento è inevitabile stringere in muscoli della pancia nella paura di grattare il mascherone, ma il sistema di sollevamento della vettura consente di superare agilmente anche questi ostacoli. In autostrada, sotto una pioggia battente, la 570GT rimane stabile se la stuzzicata con l’acceleratore. In ogni situazione di guida su strada, la McLaren da sempre un’enorme confidenza, non si ha mai l’impressione che possa tradirci e sfuggire al controllo dell’elettronica. Anche se se preme a fondo l’acceleratore su fondo bagnato, in modalità “normal” si percepisce appena lo slittamento delle gomme solo nel caso in cui si stia passando su piccole imperfezioni del manto stradale, ma in nessun caso la vettura si imbarda, neanche leggermente.

Il motore è infinito, pronto a tutti i regimi a catapultare la 570GT a velocità difficilmente giustificabili a qualsiasi tutore dell’ordine. Lo 0-100 km/h dichiarato (con lauch control) è pari a 3,2 secondi, mentre da 0 a 200 km/h la McLaren impiega solo 9.8 secondi. Il sibilo dei turbocompressori che ossigenano il V8 da 570 cavalli (da qui il nome del modello) è presente appena si comincia a pigiare sull’acceleratore, seguito dal rombo degli scarichi.

Quando la 570GT viene avviata, specie se ci si trova all’esterno della vettura, il suono è tale che si ha l’impressione di essere di fronte a qualcosa di selvaggio, di difficilmente domabile, quasi illegale, e ci si chiede come possano essere stati superati i test di rumorosità. Fortunatamente, la guida è tutt’altro che faticosa, permette invece di rilassarsi e percorrere anche lunghi tratti autostradali nel comfort totale.

In quei tratti autostradali che, con vetture meno spinte, portano il guidatore a prestare attenzione all’assetto della vettura in curva e all’aderenza degli pneumatici, vengono affrontati in totale disinvoltura a bordo della McLaren, rendendo piacevoli e rilassanti anche la parti più tortuose del sistema autostradale del nostro Paese.

Sui passi montani, il Colle di Nava, nel nostro caso, la 570GT di dimostra una vettura agilissima ed estremamente divertente. Mentre in autostrada è facile apprezzare il motore della vettura, che spinge i soli 1350 kg a velocità impressionati in uno spazio ridottissimo, nel misto stretto non si può non innamorarsi del cambio a doppia frizione e 7 rapporti. Il cambio è l’aspetto più superlativo della già stupefacente vettura. Impostato in modalità “sport” mantiene i giri motore sempre (sul serio: sempre) al regime ideale per affrontare per affrontare il tratto che ci aspetta.

Nelle curve strette il rapporto viene impostato basandosi sulla velocità e sulla pressione esercitata sul pedale del freno, con innesti così veloci da risultare più efficaci dell’utilizzo in modalità manuale, mentre nei rettilinei mantiene regimi tali da rendere la McLaren sempre reattiva. In caso di traffico intenso, tonando alla modalità normale, la 570GT torna ad essere rilassante fino a quando la strada non sarà di nuovo libera. Nel complesso la McLaren 570GT è veramente un’ottima Gran Turismo, una vettura che si trova a proprio agio in pista come ad attraversare l’Europa ad andature turistiche.

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