Opel Meriva – Test Drive

Opel Meriva – Test Drive – Amburgo. Eccola finalmente la seconda generazione del  monovolume compatto tedesco, una vettura che, nata nel 2003, è sempre stata in testa alla classifica del segmento. Rivali della nuova Meriva sono le francesi Peugeot 3008 a trazione anteriore e Citroen C3 Picasso. Segno eloquente che all’utente europeo è piaciuta: per i suoi spazi interni racchiusi in una carrozzeria dalle dimensioni piuttosto ridotte, attorno ai 4 metri e 20, per i suoi sedili rialzati e per il suo prezzo abbordabile. Il risultato? Un milione di esemplari venduti in 25 mercati del Vecchio Continente, di cui 190 mila in Italia, Paese che si colloca al secondo posto, dopo la Germania.
Questa seconda serie di Opel Meriva, la cui commercializzazione avverrà a metà giugno, non è un restyling del vecchio modello: è un progetto completamente nuovo. Intanto è aumentata la lunghezza, 24 cm in più: poi è cambiato il frontale, sono cambiate le fiancate e anche la parte posteriore non assomiglia affatto alla prima Meriva. Rifatti anche gli interni, da dove è sparita, per esempio, la leva del freno di stazionamento. Insomma, la vettura è più elegante e la sua linea dinamica non ha nulla da invidiare alle rivali Mercedes Classe B e Citroen C3 Picasso, concorrenti agguerrite. Ma la particolarità più vistosa di Meriva 2010 è il sistema FlexDoors, vale a dire le cosiddette portiere a libro; cioé le due porte posteriori sono ancorate non ai montanti centrali ma a quelli posteriori, un sistema già noto negli anni Trenta (ricordiamo la Opel Admiral e un po’ più vicino a noi, la Lancia Appia). Perché queste due porte controvento? Perché rendono la vettura più pratica e funzionale: i passeggeri di una certa età e clienti prioritari di Meriva assieme alle famiglie giovani con bambini, non saranno più costretti a ripiegamenti e contorsioni varie per salire e scendere dalla vettura. Basti pensare che per garantire un accesso ottimale, le FlexDoors raggiungono un angolo di apertura di 84 gradi, di molto superiore ai 67 gradi comuni alle portiere tradizionali. Importante è però evitare l’errore di ricordare il nuovo monovolume compatto della Opel esclusivamente per le particolari portiere posteriori. I pregi di questa vettura sono altri e tanti. A partire da una serie di accessori tecnologici utili ed innovativi, come per esempio il porta bici retrattile esclusiva Opel. Oppure l’ingegnoso sistema FlexSpace per far sparire i sedili posteriori senza peraltro rimuoverli dalla vettura.

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