Porsche Boxster S 2009 – Test Drive

Prova su strada
Non siamo proprio il massimo della discrezione, immersi nella campagna siciliana a bordo di una Boxster S gialla. Il che poco ci tange, anzi: abbiamo notato che le forme pulite e rastremate rendono al meglio in abbinamento a colori forti, che esaltano la purezza del design.
Gli interni sono accoglienti, curati maniacalmente come da buona abitudine Porsche. Lo spazio in lunghezza non manca, ed anche i gomiti trovano una sistemazione più che buona. Peccato non aver potuto ripiegare la capote in tela, per assaporare il vero spirito di questa vettura.

Le note provenienti dal sei cilindri boxer posto poco dietro di noi ci invitano a premere sul gas. La risposta è piena, con una gran grinta ai bassi ed un cambio di passo (e tonalità) a quota 4.000. Il cambio PDK non presta il fianco a critiche: le marce si susseguono senza soluzione di continuità, con passaggi repentini sia in scalata che in allungo. La vettura, dal canto suo, unisce la leggerezza nei cambi di direzione con una compostezza esemplare nelle curve più toste. Lo schema meccanico la rende piatta, poco incline al sottosterzo, tagliente ma benevola nelle reazioni al limite.

Dove molte vetture dello stesso segmento si limiterebbero a passeggiare, la nuova Boxster S tira fuori il suo DNA corsaiolo, ma nei tratti autostradali si rivela silenziosa e felpata complice la settima marcia: un’alchimia perfetta resa possibile dalla bontà del lavoro svolto, che conferma ancora una volta le origini del successo di Porsche.

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