Prova Mercedes Classe A 180 d: caratteristiche, opinioni e prezzi

Mercedes A 180 d, cresce nelle dimensioni e sfoggia una tecnologia al top, con il fiore all’occhiello del sistema MBUX. Si parte da meno di 30 mila euro, anche con questo interessante diesel euro 6.2

Mercedes A 180 d: la nuova segmento C della casa teutonica ha debuttato lo scorso anno, facendo notizia soprattutto per due motivi: il suo nuovo aspetto estetico ed il sistema MBUX. Oltre a rispondere (vedremo come) al comando “Hey Mercedes”, la Mercedes A 180 d cela sotto il cofano un propulsore parco, ma per nulla sottotono. Il 1.500 a gasolio da 116 cavalli è figlio della partnerhip con il Gruppo Renault ed è qui abbinato a un cambio automatico (o meglio doppia frizione) a 7 rapporti.

Mercedes Classe A si allunga e vanta nuove proporzioni

Esteticamente questa Classe A si riconosce per le nuove proporzioni, è infatti lunga ben 12 cm in più del precedente modello, arrivando a 4.41 metri, per quasi 1.80 di larghezza e con un passo che cresce di 3 cm. Sono ora 273 totali, ma sale di 14 mm anche la carreggiata anteriore. Il frontale è definito dal lungo cofano ribassato, con nervature che lo tagliano e portano lo sguardo verso la generosa calandra Matrix. I fari mostrano una sportiva firma luminosa e la vettura può essere equipaggiata con tecnologia MULTIBEAM LED.
La fiancata mostra chiaramente una linea allungata e nuove proporzioni, è più pulita ed elegante rispetto al passato, mentre nella zona posteriore troviamo nuovi gruppi ottici a sviluppo triangolare allungato. Per questa A 180 d lo scarico è nascosto e non sono presenti i terminali finti, che spesso fanno discutere alcuni appassionati e che troviamo abbinati ad altre motorizzazioni. Molto accurato, come da tradizione Mercedes, lo studio a livello aerodinamico, con un ottimo valore di 0,25 per il CX, anche per ottenere livelli di efficienza molto elevati.

Dentro l’MBUX la fa da padrone

All’interno tutta l’attenzione va subito al sistema MBUX, di livello superiore addirittura ai modelli di fascia alta, con una inversione di tendenza rispetto alla storia di Mercedes Benz. Ci aveva infatti abituati in passato a far debuttare tutte le principali novità prima sulla Classe S, per poi calarle all’intera gamma. Inutile negarlo, chiunque salga a bordo della Classe A non può che restare colpito dall’elemento che racchiude i due schermi, per strumentazione ed infotainment.
Sulle versioni base gli schermi sono da 7”, mentre questa spettacolare abbinata da 10.25” è destinata agli allestimenti più ricchi. Questa è forse la caratteristica più distintiva della Classe A, non solo a livello visivo, ma perché, grazie all’intelligenza artificiale, l’MBUX porta i comandi vocali ad un livello superiore.

Tra questo ed i tasti a sfioro sul volante, l’esperienza è davvero piacevole, ma manca ancora qualcosa per avere una completa lettura intuitiva dei comandi impartiti dalla nostra voce. Di certo siamo sulla strada giusta, perché bastano poche parole per ottenere ciò che in passato richiedeva svariati passaggi ed un tempo di molto superiore. Cambiare stazione passando alla propria radio preferita, annullare il percorso del navigatore o conoscere le previsione del tempo, tutto senza spostare nemmeno un dito ed utilizzando solo la propria voce. La strumentazione è poi configurabile con una combinazione di tantissime opzioni, per le tre zone del display e, volendo, proiettando a tutta dimensione la piantina del navigatore. Quasi tutto è intuitivo, anche se all’inizio può essere facile perdersi cercando, ad esempio, il modo di resettare i dati di consumo e distanza percorsa.

Sale l’abitabilità della nuova Classe A

MBUX e quadro strumenti rubano decisamente l’attenzione su tutto il resto dell’abitacolo, almeno al primo approccio. Andando nel dettaglio però possiamo scoprire che l’abitabilità è migliorata, troviamo anche un bagagliaio da 370 litri (+ 29), anche se non è ancora ai vertici di categoria. Lo è però per conformazione e sfruttabilità, perché il vano ha forme lineari ed è anche molto ben rifinito. Gli schienali abbattibili in tre zone, 40-20-40 lasciano poi la possibilità di modulare lo spazio a seconda delle necessità. Ottima anche la qualità percepita, con alcuni elementi degni di nota, come le personalissime bocchette dell’aria (dotate anche di una coreografica illuminazione, altri un pelo sottotono, come la classica astina con cui si gestisce il cambio automatico, sul lato destro del piantone dello sterzo e realizzata in plastica non proprio premium. Poi ci sono le numerose (5 in tutto) prese di tipo USB C, che ci portano verso il futuro forse, ma che nell’immediato costringeranno all’acquisto di un po’ di adattatori per la più classica USB standard.

Sotto al cofano un motore perfetto

Quanto al motore, debutta il sistema AdBlue per rendere più ecologico e nel rispetto delle cosiddette norme Euro 6.2 (Euro6.d tmp) il 1.500 cc della A180 d, propulsore frutto della partnership con il Gruppo Renault. Ora è capace di 116 cv a 4 mila giri, con una coppia di 260 Nm 1.750 giri e, anche grazie alla trasmissione automatica 7G-DCT, porta questa vettura da 0 a 100 in 10.5 secondi e fino ad una velocità massima di 202 Km/h.  Si tratta di un motore che fa dell’efficienza una delle sue migliori doti, visto che il dato dichiarato, di 4,1 l per 100 km in ciclo combinato, si traduce in un consumo reale prossimo ai 20 km/l. Questo anche perché, oltre all’aerodinamica con un CX da record, la Classe A è più grande, ma pesa 20 kg meno.
Se qualcuno leggendo “Renault” per la provenienza del motore di una Mercedes potrebbe storcere il naso, siamo sicuri che questo motore sia in grado di convincere praticamente tutti. Offre prestazioni più che adeguate, riprende ben fin dai bassi regimi e il cambio doppia frizione a 7 rapporti lo rende fluido e molto morbido nelle reazioni, con un comfort a bordo di ottimo livello. Certo, non è un fulmine di guerra, ma qualche sorpasso si fa senza il minimo problema e, nel complesso, a nostro avviso è una unità perfetta per questa vettura. Mostra il fianco solo in quanto a rumorosità, che in alcuni frangenti si fa leggermente eccessiva.

Mercedes Classe A: perfetta per la città e sempre più evoluta

Alla guida si apprezzano i passi in avanti fatti rispetto alla precedente generazione, dato che la Classe A offre una miglior stabilità alle velocità elevate, grazie alla maggior lunghezza, soprattutto per il passo allungato, ma conta anche sulla carreggiata anteriore più larga, che offre un appoggio più sicuro. Al contempo questa A 180 d risultata essere a suo agio anche sulle curve strette e la miglior visibilità aiuta non poco nella guida cittadina. Da segnalare le opzionali sospensioni attive, ma soprattutto gli ausili alla guida, come la regolazione della distanza DISTRONIC ed il sistema di assistenza allo sterzo attivo, che vanno nella direzione della guida assistita.
Il pacchetto ADAS, mutuato da quello dell’ammiraglia di casa, la Classe S, pur restando lontano dal concetto di guida di tipo autonomo, offre limiti superiori, come testimonia ad esempio il fatto che la vettura sia in grado di riconoscere le rotatorie e gli incroci, riducendo autonomamente la velocità prima dell’inserimento e segnalandolo sullo schermo centrale. Di sicuro è un bel passo in avanti in termini di sicurezza e per prevenire possibili collisioni causate dalla distrazione del guidatore.

Prezzi da 26.700 euro

In chiusura i prezzi, con il listino di questa Mercedes A 180 d che parte da poco meno di 30 mila euro in versione Executive, a cui si affiancano le Business, Sport e Premium, con quest’ultima che sposta il prezzo fino alla zona dei 35 mila euro. A listino troviamo poi la A 160 con il 1.300 a benzina (l’unica con cambio manuale insieme alla A 200), a partire da circa 26.700 euro, ma anche versioni più potenti, fino alla A 250 da 224 cv (da circa 38.700 euro), o la A 220 d da 190 (da 38.800), senza dimenticare la nuova A35 AMG da 306 cavalli e 47 mila euro, dotata di trazione 4 Matic, disponibile anche con altre motorizzazioni, dalla 220 a salire, ma solo per quelle a benzina.

In conclusione

La quarta generazione di Mercedes Classe A punta tutto sulla tecnologia, a partire dagli esterni, con parzializzatori per il flusso dell’aria verso i radiatori e soluzioni aerodinamiche davvero ben studiate, ma soprattutto all’interno, con l’MBUX che ha già imposto ai concorrenti un cambio di passo per stare al suo livello. In questa motorizzazione la Classe A riesce ad essere molto parca e, con un prezzo d’attacco sotto quota 30 mila euro, sembra essere una C Premium tra le più interessanti sul mercato. “Hey Mercedes”,  la concorrenza è avvisata!

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