Skoda Karoq: il SUV compatto con nuovi motori e tanto spazio

Il marchio della Freccia Alata presenta Skoda Karoq, nuovo SUV compatto che va a sostituire la Yeti e ad affiancare la Kodiaq, auto da cui riprende le linee e, in un certo senso, anche parte del nome. Un buon numero di componenti provengono dalla grande Volkswagen, a cominciare dalla piattaforma modulare MQB che troviamo anche sulla nuova Seat Ateca, su Audi Q2 ed ovviamente sulla Volkswagen Golf.

Per il resto la vettura, entrata in produzione a luglio, è stata sviluppata per garantire ampi spazi ed un livello di comfort elevato, almeno a giudicare dalle dimensioni che ci sono state comunicate dagli uomini di Skoda.


Prendiamo le misure


La nuova Karoq misura infatti 4.382 mm in lunghezza, 1.841 mm in larghezza e 1.605 mm in altezza. Buono anche il passo, di 2.638 mm, che permette una certa comodità per le gambe ed un piccolo aiuto in fuoristrada leggeri, quindi dove ci si aspetta che un SUV di Segmento B possa mettere le ruote. Interessante la possibilità di allestire la vettura con sedili posteriori Varioflex, vale a dire che ognuno dei tre può essere regolato indipendentemente dagli altri due. A cambiare è anche la plancia, riprogettata per offrire una migliore percezione degli spazi.

Per quanto riguarda il bagagliaio invece, Skoda dichiara una capacità di 521 litri che passa in un attimo a 1.630 con l’abbattimento del divanetto posteriore. Quest’ultimo può essere poi rimosso completamente, in modo da ottenere un volume di carico di 1.810 litri.


Quattro nuovi motori

Due benzina e tre Diesel in tutto. Per chi scegliesse di alimentare la Karoq a verde SP la scelta si alterna tra il TSI da 1.0 litro a quello da 1.5 litri, con quest’ultimo che permette di disattivare due cilindri durante una guida particolarmente rilassata. Spostandoci al Diesel invece, troviamo i TDI 1.6 e 2.0, con quest’ultimo (top di gamma) che raggiunge una potenza massima di 190CV e viene equipaggiato di serie con trazione 4×4 e DSG a 7 rapporti. Nel caso di altri allestimenti invece, cambio automatico e trazione integrale sono da inserire tra le opzioni. Non mancano comunque diverse modalità di guida, 5 ad essere precisi.

Karoq come Kodiaq


Il nome del nuovo SUV
ceco è dovuto ad un impasto di parole prese dalla cultura Inuit, più precisamente da un arcipelago ai confini con l’Alaska e, più precisamente ancora, dall‘Isola di Kodiaq. Gli abitanti infatti chiamano l’automobile Kaa’raq e le frecce Ruq, così in Skoda hanno ben pensato di unire la formula per quella che è l’autofreccia, tra l’altro simbolo dell’azienda ceca. Così arriviamo a Karoq, un nome che tra l’altro ha una certa assonanza con il più grande dei SUV Skoda, una scelta voluta appositamente dai manager dell’area marketing per imprimere il nome nella mente di possibili acquirenti.

Skoda Karoq è presente al Salone di Francoforte 2017.

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