Test Drive Mazda MX-30, la urban car elettrica polivalente

Mazda entra nel mondo dell’elettrico con un proprio stile ed una filosofia molto forte. Con MX-30 la mobilità elettrica beneficia del DNA Mazda basato su per tecnologia, stile e
comportamento dinamico. Infatti, ogni caratteristica della MX-30 in termini di piacere di guida, sensazioni al volante, design e qualità percepita è inconfondibilmente Mazda
MX-30 testimonia la consapevolezza ecologica di Mazda che si riflette, non tanto nella tipologia di motorizzazione adottata, quanto nella declinazione della tecnologia elettrica
con scelte nette a favore della riduzione di emissioni lungo tutto il ciclo di vita del prodotto attraverso l’utilizzo di materiali che assicurano la migliore sostenibilità ambientale.

Design interno e soprattutto esterno piacevolmente originale

Mazda MX-30 si distingue per la propria filosofia costruttiva che la rende unica: innanzitutto per lo stile, espressione dell’evoluto design Kodo verso un concept “Human
Modern”, reso ancora più singolare grazie all’adozione delle portiere “freestyle”, che riprendono una peculiarità cara da tempo a Mazda. All’interno colpisce la nuova consolle fluttuante e l’utilizzo di materiali ecocompatibili di elevata qualità, quali ad esempio i tessuti realizzati con il 20% di filato riciclato per i sedili e i pannelli delle portiere, i
rivestimenti in similpelle e il sughero “Heritage Cork” utilizzato per il vassoio della consolle e per le finiture delle maniglie delle porte. Quest’ultimo materiale è stato
progettato per esaltare la bellezza naturale e il fascino del legno di sughero scelto proprio per le sue doti di elevata compatibilità ambientale.

Infatti, il sughero si raccoglie dalla corteccia della quercia senza abbatterla e, ogni volta che viene raccolto, l’albero assorbe più anidride carbonica per favorire il processo di
rigenerazione della corteccia. Si calcola che le querce da sughero regolarmente scortecciate immagazzinino da tre a cinque volte più anidride carbonica rispetto alla norma. Si stima che la quantità di anidride carbonica assorbita dal sughero utilizzato per ogni singola MX-30 prodotta sia pari a circa 1,2 kg.

Batteria piccola per ridurre le emissioni dell’intero ciclo produttivo che la rende perfetta come urban car

L’attenzione alla reale sostenibilità ambientale è uno dei leitmotiv della MX-30 che si esplica non solo nell’utilizzo di materiali eco-compatibili quanto soprattutto nelle soluzioni
tecnologiche adottate, a partire dalla scelta della batteria da 35,5 kWh che sicuramente a livello filosofico è ineccepibile ma purtroppo limita drasticamente la potenzialità della vettura.
Basilare nella filosofia Mazda è la misurazione delle emissioni della CO2 nell’intero ciclo di vita del prodotto,. La valutazione del ciclo di vita (LCA – Life-Cycle Assessment ) è
una tecnica studiata per misurare l’impatto ambientale complessivo di un prodotto in tutta la sua vita, dall’estrazione delle materie prime necessarie per produrlo fino allo
smaltimento a fine vita, ivi compresa, quindi, la batteria.

Uno studio condotto da Mazda e dalla Kogakuin University, pubblicato sulla rivista Sustainable Science ha dimostrato che, nell’intero ciclo di vita, solo i veicoli elettrici con
batterie più piccole tendono a produrre emissioni di CO2 inferiori rispetto alle equiparabili auto diesel. A tal fine, Mazda ritiene che la capacità della batteria da 35,5 kWh della MX-30 fornisca l’equilibrio ottimale tra l’autonomia necessaria al cliente nell’utilizzo quotidiano (200 km nel ciclo combinato con rilevazione WLTP e 262 km nel ciclo urbano) e la necessità di contenere realmente le emissioni di CO2, ricordando che il ciclo WLTP (per qualsiasi tipo di alimentazione è molto generoso considerando che la vettura è usata con una guida leggera e vellutata che nella vita reale si riscontra in rari casi).

Inoltre, sempre secondo Mazda, una batteria più piccola si traduce in minor peso della batteria stessa (310 kg) e dell’auto (la MX-30 pesa solo 1.645 kg in ordine di marcia
escluso conducente) a tutto vantaggio del comportamento dinamico dell’auto, reattivo,intuitivo e lineare. La MX-30 applica, quindi, la filosofia Jinba Ittai, uomo e macchina in perfetta armonia, al concetto della mobilità elettrica, coniugando la dinamica e il piacere di guida di una Mazda con motore termico ai vantaggi ambientali di una vettura elettrica a zero emissioni nel ciclo di funzionamento, creando così qualcosa di unico. Il desiderio di fornire questa esperienza di guida elettrica ha portato allo sviluppo di
nuove tecnologie umano-centriche per sfruttare al massimo il potenziale dell’auto.

Tecnica eccellente da vera Mazda

Sia la struttura della scocca ad anello multidirezionale sia il sistema e- G-Vectoring Control (e-GVC) sono stati evoluti per assicurare un comportamento stradale preciso e
confortevole, esprimendo appieno le caratteristiche e le doti uniche di un veicolo elettrico. Mazda ha sviluppato per la MX-30 una tipologia di acceleratore particolare, il “Pedale del Motore”, una evoluzione del tradizionale pedale dell’acceleratore che monitora sia l’escursione sia la velocità di intervento sul pedale, per dare un feedback immediato e pronto al guidatore sia in accelerazione che in rilascio.
Per mantenere lo stesso feeling delle auto tradizionali e migliorare ulteriormente il piacere di guida dell’auto elettrica, la MX-30 è inoltre dotata di selettore del cambio e
palette di cambiata al volante che servono per regolare in 5 posizioni l’intensità della rigenerazione in frenata e quindi anche l’azione frenante stessa dell’auto.

Prestazioni da ottima urban car

Inoltre, per aiutare la percezione della velocità da parte di guidatore e passeggeri – la MX-30 raggiunge una velocità limitata elettronicamente di 140 km/h ed accelera da 0-100 km/h in 9,7’’- il motore e-Skyactiv di Mazda (che eroga 107 kW/145 CV e 271 Nm di coppia) fornisce un feedback acustico simile nella timbrica a quella di un motore 6 cilindri, in modo da consentire al guidatore di controllare con maggiore precisione la velocità del veicolo. Altra raffinatezza tecnica, l’unità e-Skyactiv è dotata di motore sincrono brushless, cioè senza spazzole, ovvero con ridotte resistenze meccaniche e minori necessità di manutenzione.

Sicurezza attiva e passiva elevata

Grande attenzione è stata rivolta alla sicurezza sia passiva che attiva. La batteria e il sistema elettrico sono protetti da un doppio sistema di sicurezza costituito da una struttura ad alta resistenza e da un sistema di controllo elettrico generale che interrompe istantaneamente l’alimentazione in caso di anomalie o non appena rileva una collisione. Inoltre, il pacco batteria della MX-30 adotta anche un sistema di raffreddamento che usa gas refrigerante e un manometro della temperatura nella plancia aiuta a controllare sempre lo stato di temperatura della batteria.
La MX-30 offre lo stato dell’arte in termini di sistemi di sicurezza attiva in quanto equipaggiata con i più moderni dispositivi di assistenza alla guida i-Activsense, ai quali si
aggiungono il nuovo Turn-Across Traffic (frenata di emergenza in caso di pericolo negli incroci) dotato di telecamera di rilevamento frontale e sensori radar a onde millimetriche che monitorano il traffico in arrivo da davanti; l’Emergency Lane Keeping con Road Assist che rispetto al consueto controllo della carreggiata riconosce oltre alla segnaletica anche il ciglio della strada e, infine, il Blind Spot Assist con segnalazione pericolo che aggiunge all’avviso di vetture che sopraggiungono nell’angolo cieco anche l’intervento sullo sterzo in caso di necessità. La Mazda MX-30 apre un capitolo nuovo nella storia del Costruttore giapponese e si presenta nel mercato delle vetture elettriche con una proposizione sicuramente fuori dal coro.

Su strada

Su strada la Mazda MX-30 mantiene quanto promette sia sul versante della funzionalità sia dell’accoglienza con degli interrni davvero al top con un comportamento stradale che
ci ha positivamente impressionato. MX-30, come scritto sopra, nasce con una propria filosofia che abbiamo compreso anche se ci dispiace che abbia “strozzato” il suo potenziale con prestazioni da citycar quando sarebbero bastati un 20/30 kWh di batteria in piu’ per garantire una autonomia ed energia necessaria per valorizzarla al meglio. Come molte sue rivali si sarebbe potuto studiare una Mx-30 con due tagli di batterie: una 35,5 molto eco ed una 70 piu’ vivace.

Il prezzo

Terminiamo con il prezzo che va dai 34.900 euro della Executive ai 39,350 della Exclusive che sono prezzi molto vicini alle stesse Honda e (da 35.500 a 38.500) Fiat 500 elettrica (fino a 35.000 euro con la super accessoriata La Prima) che però vantano dimensioni inferiori alla MX-30. Prezzi importanti e che fortunatamente sono drasticamente ridotti dagli incentivi e dalle offerte delle case tanto che Mazda Italia vi offre la MX-30 a 299 euro al mese in versione Executive in caso di rottamazione grazie ad incentivi statali a cui si sommano quelli della stessa marca.

MX-30 ottima seconda vettura!

Terminando siamo rimasti molto impressionati da questa vettura che rappresenta un’ottima soluzione per una famiglia che sta cercando una seconda o terza vettura da utilizzare prevalentemente per trasferimenti all’interno della propria città/provincia dove i 170 km di autonomia senza clima o 150 con riscaldamento (incluso sedili e volante)
sono piu’ che sufficienti avendo a casa o in ufficio una wallbox dove caricarla.
Fra i “nei” della MX-30 oltre alla batteria volutamente ridotta vi è il caricatore interno di appena 6,6 kW che significa che se trovate una colonnina da 22kW ne potete utilizzare
poco piu’ di un quarto allungando i tempi di ricarica che potrebbero essere molto più agevoli. Diverse rivali come la Renault Zoe o Smart EQ la propongono da 22kW e nel
caso della Mazda MX-30 significherebbe caricare in appena un’ora piu’ della metà della propria batteria e 60 minuti volano via al supermercato o quando fate un paio di
commissioni in centro…

Certamente Mazda saprà trovare una soluzione a questi limiti che emergono specialmente in un Paese come l’Italia dove l’infrastruttura di ricarica è ancora debole, specialmente dopo gli Appennini e sprecare la potenza disponibile di una colonnina di ricarica è un vero peccato. Ma Mazda pensa a chi voglia piu’ autonomia grazie al il motore rotativo Wankel che sarà utilizzato come range extender. Se ne parlava fin dal 2019 ed ora ne arriva la conferma direttamente dal CEO Akira Marumoto, ulteriormente confermata dalla stessa Mazda Italia.
Mazda entro il 2021 utilizzerà il motore rotativo Wankel come range extender per la sua elettrica MX-30. Il motore Wankel è stato per lustri il fiore all’ occhiello di Mazda, che è stata l’ultima Casa a crederci e continua a trovarla una valida soluzione specie per abbinarla alla trazione elettrica, seguendo la stessa filosofia del range extender applicata da BMW per la sua i3 che però utilizzava il motore del suo scooter!

Il Wankel si caratterizza per non avere pistoni e le fasi del motore a scoppio sono ricreate con un rotore che ruota in una camera ellittica. Questa particolare conformazione lo rende molto più leggero e, a parità di cilindrata, molto più potente. Il guaio è che si tratta anche di un motore fragile e che necessita di manutenzone qualificata che ha portato la stessa Mazda a metterlo nel cassetto dopo l’uscita della mitica RX-8. Oggi invece rientra dalla finestra elettrica e sarà sicuramente un bel jolly per Mazda a partire da Mazda MX-30

Un bravo quindi a Mazda per l’originalità del prodotto e per il coraggio di tutelare il proprio pensiero con costanza e coerenza che rappresenta del resto la chiave del successo del marchio nipponico.

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