Drogometro, il dispositivo che svela chi guida sotto effetto di droghe

Le forze dell’Ordine stanno sperimentando questo apparecchio da ormai due anni, effettuando centinaia di controlli in svariate province italiane. A breve, la Polizia diffonderà un resoconto dei dati acquisiti in fase di sperimentazione che aiuterà a comprendere e gestire al meglio il fenomeno della guida sotto effetto di stupefacenti, fenomeno diffuso sopratutto tra i giovani.

Il lavoro sul campo prevede la presenza di pattuglie munite di test etilometrici, affiancati da camper con medici e infermieri della Polizia di Stato dove vengono effettuati i test antidroga. Il Drogometro è in grado di analizzare la saliva del conducente, che in breve periodo viene classificata come alterata o meno. Nel caso di risultato positivo al primo controllo salivare, vengono effettuati altri due test che vengono successivamente sigillati dagli agenti per poi essere, il giorno seguente, spediti al Centro di Ricerche di Laboratorio e di Tossicologia Forense di Roma. In laboratorio le prove sono sottoposte ad analisi che, in caso positivo, costituiranno elemento di prova processuale. Per essere più specifici, l’articolo 187 del Codice della Strada sancisce che “chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l’arresto da sei mesi a un anno. All’accertamento del reato consegue, in ogni caso, la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni“.


Una delle prime province sottoposte ad esame è stata quella di Bergamo, dove l’ANSA ha assistito direttamente ad una serie di controlli effettuati dalla Polizia Stradale. 
Per gli amanti dei numeri, negli ultimi due anni quasi un automobilista su cinque tra quelli fermati dalla Stradale di Bergamo e sottoposti al test del Drogometro è risultato positivo, ovvero il 18,3 % dei 170 automobilisti fermati. Inoltre, dei 31 positivi, ben 18 sono risultati essere con i limiti di alcol superiori ai limiti consentiti. Bergamo è stata una delle prime zone ad essere stata posta sotto controllo, insieme ad altre 34 province tra cui Brescia, Padova, Verona, Trieste, Bologna, Roma, Napoli, Bari, Messina, Lecce e Salerno. La fase di sperimentazione potrà quindi ritenersi conclusa una volta che il Drogometro sarà stato testato sull’intera superficie della penisola, nella speranza di dissuadere gli automobilisti dall’assumere sostanze alteranti, portando così maggiore sicurezza sulle strade italiane.

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