MotoGP 2016, Ducati: Se Casey Stoner farà delle wildcard dipende da lui

Paolo Ciabatti, direttore di Ducati Corse, racconta insieme al Team Manager Davide Tardozzi i progetti per il ritorno di Casey Stoner. Con i test invernali blindati a soli cinque giorni per i piloti ufficiali, bisogna essere cauti e sfruttare bene ogni possibiltà di sviluppo. La GP16 -se decideranno di chiamarla così- dovrà nascere particolarmente bene.

Con la piattaforma elettronica unica fornita da Magneti Marelli,  piuttosto basica rispetto a quella usata nel 2015 dai team ufficiali, sarà più difficile intervenire sul carattere della moto durante il campionato. “Casey non farà i test con gli altri piloti” ha detto Paolo Ciabatti alla testata inglese MCN “La ragione principale è che probabilmente non ci saranno abbastanza moto per portarne in pista sei prima dell’inizio del campionato.”


Spiegando, poi, il motivo della scelta: “Abbiamo pensato di fare così per avere un paio di test con Casey prima della gara in Qatar. Dobbiamo ancora decidere le date, ma probabilmente faremo questi test a Sepang ed a Doha.

Abbiamo avuto una buona stagione in MotoGP, però nonostante fossimo partiti in maniera fantastica, poi abbiamo un po’sbagliato direzione.” ha voluto puntualizzare Ciabatti “La stagione 2016 è cominciato dopo Valencia, ed ora abbiamo un limite di cinque giorni di test con i piloti ufficiali, quindi ce ne rimangono quattro per il prossimo anno.  

Ovviamente, avendo la un pilota estremamente talentuoso come Casey per dei test, ci aiuterà molto il prossimo anno. Casey ha vinto gare e due titoli in MotoGP, quindi pensiamo che possa aiutarci a velocizzare lo sviluppo della moto. Quest’anno, con i test limitati per i piloti ufficiali, credo che Casey possa essere di grande aiuto”

Il contratto di Casey Stoner con Honda HRC scade alla fine del 2015, e presto vedremo se la Casa di Tokyo ha giocato male le sue carte -negando a Stoner la wildcard ad Austin- o se l’australiano ha perso il suo incredibile talento. Certo, a giudicare da quanto ne ha dimostrato quando correva, è difficile pensare che il canguro non sappia più guidare una MotoGP.

Davide Tardozzi ha commentato così il ritorno di Stoner a Borgo Panigale:


“Pensiamo che i suggerimenti di Casey possano essere importanti: Se spinge nei test come sa fare, è benvenuto e saremo molto, molto felici di vederlo in gara, ma questo dipende da come lui prenderà i test. Non vogliamo forzarlo a fare troppo. Se vorrà fare o meno una wildcard, poi, dipenderà da lui. Abbiamo fissato dei test con Casey per capire la moto e vedere se ci si trova a suo agio”.
Secondo alcune indiscrezioni però, Casey Stoner avrebbe chiesto non solo di provare il prototipo della MotoGP, ma anche la Panigale di Chaz Davies -suo amico- e di Davide Giugliano, per dare qualche consiglio sullo sviluppo anche ai piloti della Superbike. Insomma, Stoner è tornato in Ducati con la voglia di correre, che non sarà abbastanza per schierarsi nel mondiale ma, forse, è un po’ come la prima briciola di Pollicino.
“Casey che torna in Ducati come tester e uomo immagine del marchio sono belle notizie” ha concluso Paolo Ciabatti “Speriamo che questo possa aiutare Ducati anche dal punto di vista delle vendite e lo sviluppo delle moto che verranno introdotte in futuro sul mercato”. 

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