[VIDEO] Prova Kawasaki Z650: la media giapponese adatta a tutti

La Kawasaki Z650 monta un collaudato motore bicilindrico parallelo da 649 cm3 con distribuzione a doppio albero a camme in testa. capace di erogare un potenza massima di 68 CV e fa il suo esordio un bel quadro strumenti Tft a colori personalizzabile nello sfondo che, grazie all’App Rideology, permettere di connettere il proprio smartphone alla moto

Leggera, compatta, con la giusta dotazione tecnologica e assolutamente godibile: stiamo parlando della Kawasaki Z650, la naked di Akashi nata per conquistare quella fetta di pubblico che vuole una moto non troppo impegnativa, ma da poter sfruttare tra le curve.

Kawasaki Z650: le caratteristiche

La prima cosa che ci cattura l’attenzione è la linea: il frontale ha un look aggressivo e il faro full LED sottolinea una continuità di stile con le altre moto della famiglia Z. I tecnici giapponesi hanno rivisto i fianchetti laterali, mentre il retrotreno è rimasto stilisticamente invariato. Il telaio è a traliccio in tubi d’acciaio, come il forcellone. All’anteriore troviamo una forcella Kayaba a steli tradizionali da 41 mm, accoppiata a un doppio disco anteriore a margherita da 300 mm con pinze Nissin a due pistoncini e Abs Bosh. Al posteriore è presente un monoammortizzatore regolabile nel precarico e un disco singolo da 220 mm. I pneumatici sono Dunlop Sportmax Roadsport II di primo equipaggiamento. Il motore è il collaudato bicilindrico parallelo da 649 cm3 con distribuzione a doppio albero a camme in testa capace di erogare un potenza massima di 68 CV a 8000 giri e una coppia massima di 64 Nm a 6.700 giri.

Rispetto al passato sono stati modificati l’impianto di scarico, ora più corto e caratterizzato da un diverso giro dei collettori, e l’apparato di aspirazione, con condotti ridisegnati. Il consumo medio dichiarato dalla casa è di circa 23 km/l e il serbatoio ha una capienza di 15 litri, per un’autonomia che si attesta sui 350 km. Sulla Z650 fa il suo esordio un bel quadro strumenti Tft a colori personalizzabile nello sfondo che, grazie all’App Rideology, permettere di connettere il proprio smartphone alla moto, potendo gestire le notifiche di chiamate e messaggi, ma anche scaricare i dati dei propri percorsi, modificare le impostazioni e monitorare la manutenzione. Kawasaki Z650 2020 viene proposta nelle colorazioni bianca o nera con telaio e dettagli verdi, oppure verde con chassis e codino neri. Volendo si può scegliere la versione Performance Edition con scarico Akrapovic, cupolino, sella monoposto e protezione del serbatoio. Kawasaki Z650 è una moto davvero per tutti, anche per i neopatentati A2 che potranno acquistare la versione con potenza limitata a 48 cv, con kit di conversione a piena potenza è compreso nel prezzo d’acquisto.

Kawasaki Z650: la nostra prova

Appena ritirata la nostra Z650 veniamo piacevolmente colpiti dalle dimensioni sue compatte. La sensazione una volta in sella è quella di essere quasi su una moto di cilindrata inferiore; i piedi poggiano saldamente a terra allo stop, ma una volta in movimento la sensazione di comfort è immediata. Gli angoli tra braccia e busto e busto e gambe sono corretti e nonostante l’assenza di protezioni dall’aria collo e spalle non si affaticano, anche ad andature sostenute. Non siamo, ovviamente, davanti a una moto estrema, anzi, la Z650 si fa amare proprio per il fatto di essere dedicata a un pubblico trasversale. La frizione antisaltellamento è morbida e il cambio preciso, come negli altri esemplari della serie Z. In città ci si muove agili nel traffico, lo sterzo permette di girare in pochissimo spazio: neofiti ed ex scooteristi ringrazieranno. Ma è dove le strade si fanno un pochino più ampie e arrivano i curvoni che la Z650 tira fuori il suo vero carattere.

La potenza è disponibile anche a regimi medio bassi a tutto vantaggio dello spunto e della ripresa. Tradotto, giocando bene col gas ci si può divertire anche perché la scelte riguardanti la ciclistica assicurano una moto capace di assecondare le esigenze del pilota e sempre ben piantata a terra. Il traction control fa bene il suo mestiere senza essere invadente e ben tre modalità di guida sono abbastanza per adattare il proprio stile alla media giapponese. Molto buono anche l’impianto frenante che lavora al meglio col preciso Abs. In sintesi, Kawasaki Z650 è la scelta ideale per chi cerca une moto divertente ma non impegnativa, i neo patentati ed è adattissima anche a un pubblico femminile. Non sarà un mostro di potenza, ma vi assicuriamo che potrà offrirvi un feeling immediato e la voglia di divertivi tra le curve, sognando il salto, magari, in sella alla “sorellona” Z900.

Abbigliamento per il test:
Casco: Helmo Milano
Giacca: Spidi
Pantaloni: Spidi
Guanti: Acerbis
Scarpa: Xpd

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