Test ride MV Agusta Brutale 800 2016: La forza dell’anima Brutale!

La nuova Brutale 800 viene riprogettata totalmente ma rimane sempre legata alle sue origini. A quindici anni dal suo debutto, la casa varesina ha lavorato sulle prestazioni e naturalmente sulla sua bellezza. 

Com’è fatta
Rivista nelle proporzioni e nelle sue forme ancora più aggressive grazie anche al nuovo proiettore ellissoidale, ora a full Led e al bellissimo e aggressivo scarico a tre canne che esaltano ancora di più questa moto. Rivista nelle proporzioni più lungo rispetto alla versione precedente di 20 mm e un aumento dell’avancorsa di 8,5 mm la nuova Brutale 800 esalta nei dettagli introdotti, vi è la sella sdoppiata e alzata di 2 cm, le maniglie del passeggero a scomparsa, il faro posteriore e gli indicatori di direzione a led.

Rivisto totalmente anche il nuovo manubrio con la nuova aggiunta della pompa frizione, inoltre è stato ridisegnato il nuovo cruscotto digitale. L’impianto frenante è Brembo, completo di ABS “Bosch 9 Plus” di serie, di due dischi anteriori flottanti da 320 mm e un singolo posteriore da 220. Altra nota positiva la forcella Marzocchi a steli rovesciati. In tema di sicurezza, un contributo è quello fornito anche dai nuovi pneumatici Pirelli Diablo Rosso III, per la prima volta montati come primo equipaggiamento in un moto prodotta in serie. E’ stato posizionato anche il nuovo porta targa, basso dietro alla ruota posteriore.


IL MOTORE
La coppia è aumentata, in quanto è stato rinnovato anche il motore, ultima evoluzione del tre cilindri ad albero controrotante, omologato Euro 4 e in grado di erogare una potenza massima di 116 CV a 11.500 giri/min. Da record la coppia massima, incrementata del 25% pari a 83 Nm a 7600 giri/min. 
 
Oltre all’albero motore controrotante, la nuova Brutale 800 è l’unica della sua categoria con il cambio elettronico up&downEAS2.0. La frizione idraulica con sistema anti-saltellamento e la gestione motore MVICS completa di ride by wire multi-mappa e controllo di trazione regolabile su 8 livelli, la gestione del motore è affidata al sistema MVICS che include Full Ride by Wire multi-mappa integrato al controllo di trazione regolabile su 8 livelli.

LA CICLISTICA
Ciclisticamente la nuova Brutale 800 ha un nuovo telaio con interasse portato a 1.400 mm (+20 mm), e avancorsa di 103.5 mm (95 mm nella versione precedente). Il traliccio di tubi d’acciaio ALS è integrato con piastre in lega leggera di alluminio nella zona posteriore di fulcro del monobraccio. La forcella Marzocchi ha steli rovesciati di 43 mm di diametro in alluminio con un’escursione è di 125 mm, 1 mm in più dell’ammortizzatore Sachs vincolato al monobraccio. 

La nostra Prova.
L’abbiamo provata sulle strade di Marbella dove in una bellissima location è stata presentata dal numero uno di casa MV “Giovanni Castiglioni”: I numeri parlano chiaro: 15 anni di sviluppo, 30.000 unità prodotte, 5 volte “moto dell’anno” fanno di Brutale la MV più famosa e venduta nel mondo.”
 
 Inoltre ha voluto precisare che è l’unica moto di questo segmento a poter vantare la frizione a comando idraulico e con un sistema antisaltellamento. Al mattino la sveglia è di quelle che ti tirano giù dal letto. 
 
L’estetica di questa moto è sicuramente dominata dalle importanti parti tecniche, come la sospensione anteriore Marzocchi da 43 mm con un’escursione di 125 mm e i bellissimi dischi da 320 mm con pinze Brembo monoblocco. Il mono posteriore è affogato nel monobraccio ed è un Sachs. 
 
Va detto che vista da vicino appare meglio assortita, al punto da risultare decisamente più gradevole di quanto non possa sembrare ad una prima occhiata. Le linee del posteriore sono più spigolose e ben curate.  Allacciato il casco si sale in sella e non nascondo che da quando l’ho vista al salone EICMA di Milano avevo una curiosità immensa di provarla e capire se effettivamente MV Agusta era riuscita a rendere docile questa belva indomabile. 
 
L’ergonomia del serbatoio e la sella ben sagomata consentono un discreto appoggio a terra.
Accendo lo schermo anche la strumentazione è bella, peccato però che non sia tanto leggibile. Aziono il pulsante dello start ed è un vero spettacolo!! Il rombo??
Ragazzi il rombo è unico e inconfondibile!! Già con il terminale di serie è veramente goduriosa figuriamoci con un terminale racing!!
 
I primi metri in sella sono quindi di adattamento. Lo stacco frizione, merito dell’idraulica, è molto morbido e la Brutale può partire con dolcezza Partito con la mappa Normal per prendere un pò di confidenza con la moto della casa varesina noto una reazione al comando del gas davvero differente, l’erogazione riesce a essere regolare a bassi regimi con una gestione del gas millimetrica e con grande carattere del motore. Rispetto al passato la moto soprattutto ai bassi regimi è stata migliorata, la differenza la si nota proprie nelle uscite a gas spalancato sempre nella mappa Normal.  Lungo la strada decido di inserire la mappa Sport.
Evidentemente chi lavora alle mappature ha capito che Sport significa sì un motore più reattivo.
 
Il Tre Pistoni 800 in questa configurazione è un vero capolavoro per sound, spinta, erogazione e potenza.
La spinta non manca di certo, anzi la risposta al comando del gas è piuttosto cattiva, ma sempre bel gestibile sotto i 6.000 giri. L’erogazione del motore è inoltre controllata elettronicamente e varia la potenza massima. Alla guida, coppia e potenza non mancano mai, neppure al pilota più esigente (tenendo presente che non si tratta di una bestia da pista, naturalmente). L’erogazione di questa moto è davvero “brutale”, ai bassi regimi, sotto i 6000 giri, la moto strattona decisamente, costringendo a pelare la frizione per farla scorrere ai minimi. 
 
Fatto sta che se la mano destra insiste anche solo leggermente sull’acceleratore, ci si trova con la gomma anteriore alzata da terra, sia in prima che in seconda marcia. Già a 6000 giri infatti, la coppia è tanto importante da non essere ponderabile su una strada aperta al traffico e trovarsi con l’anteriore che guarda il cielo.
 
Con questa scelta nella mappatura Sport dal mio punto di vista si rivela la scelta più azzeccata per il mix di prestazioni meccaniche e ciclistiche che riesce a sfoderare questa piccola belva a 3 cilindri,inoltre ha un tiro vigoroso.
 
Ho trovato questa moto molto facile da guidare proprio perché ha un motore potente ma allo stesso tempo dolce e lineare, che ti aiuta in ogni occasione e ti fa sentire sicuro a sostenerti in qualsiasi situazione. (ovviamente bisogna avere un minimo di esperienza). Tra le soluzioni di “prestigio”, l’albero motore controrotante, come quello che si utilizza sulle moto da corsa (ideale per ridurre l’inerzia nei cambi di direzione). il cambio estraibile a 6 rapporti è affidabile e silenzioso ed è precisissimo e cortissimo, esattamente come ci si aspetterebbe da una moto pensata per girare in pista.
 
La piattaforma elettronica MVICS 2.0 è fantastica con un controllo delle reazioni della moto sempre più preciso e sensibile, infatti potremmo definire questo spettacolare congegno come un avanzato sistema di gestione dell’elettronica. 
 
L’ABS (un Bosch di generazione 9)  consente quindi una notevole riduzione dello spazio di frenata ma è necessario che il pilota sia in grado di interpretare i pericoli e che conosca bene il funzionamento dei dispositivi che equipaggiano la propria moto, questo sistema è entrato in azione solo quando abbiamo cercato forzatamente l’intervento.  Chi non ha mai provato un sistema ABS di ultima generazione rimane in un primo momento disorientato dal comportamento della leva manubrio e pedale freno in caso di frenata al limite.

Un’altra nota positiva è il cambio elettronico EAS 2.0 con comando idraulico e frizione antisaltellamento guadagna il quickshift che permette di ottenere l’assistenza elettronica e quindi di non utilizzare la frizione né salendo di rapporto né in scalata.
 

L’appoggio a terra risulta molto accettabile nonostante sia alzata la sella di 2 cm,  costringendo ad una posizione di guida molto caricata sui polsi; le vibrazioni sono piuttosto importanti, al punto che possono risultare fastidiose nella guida “rilassata”.

I freni sono eccezionali, l’anteriore frena molto bene , il posteriore frena ma non blocca. La ciclistica è da sempre concepita all’insegna della semplicità e funzionalità. La brutale gode di una ciclistica molto facilissima da guidare e velocissima nei cambi di direzione, leggera e maneggevole, in inserimento è eccezionale, “incredibile ti permette di accelerare dove con le altre non ti sogneresti nemmeno di farlo”.

Il telaio vanta adesso un interasse più lungo di 20 mm (1.400 mm in totale), con un’avancorsa di 103.5 mm. 
 

Un contributo fondamentale al comportamento dell’assetto viene regalato dai nuovi pneumatici Pirelli Diablo Rosso III, che permette di regalare alla moto un maggiore appoggio in uscita di curva e sui tratti veloci, come è stato necessario nel nostro giretto sulle strade di Marbella, questo senza penalizzare la maneggevolezza e l’inserimento della moto.
 
In conclusione vi posso dire che questo nuovo modello, è veramente uno spettacolo di tecnica, rendendo usabile da tutti un motore che in passato è risultato troppo aggressivo. In ogni caso non si può negare la facilità di utilizzo che la rendono molto godibile anche nel traffico urbano.
La maneggevolezza è forse l’elemento che più caratterizza questa moto.

Abbiamo vestito:
Casco: SUOMY 
Giacca: ALPINESTARS
Pantaloni: OJ
Stivali: STYL MARTIN
Guanti: SPIDI
Gianluca Cuttitta.

Sponsor

CUPRA Ateca
CUPRA Ateca
OFFERTA La potenza nasce da dentro.

Sponsor

CUPRA Ateca
CUPRA Ateca
OFFERTA La potenza nasce da dentro.
Cupra
Cupra Ateca
SEGMENTO SUV
PREZZO a partire da 39.700€

Sponsor

Nissan JUKE
Nissan JUKE
OFFERTA A marzo JUKE è tuo da
€ 17.900 con incentivi Nissan

Sponsor

Nissan JUKE
Nissan JUKE
OFFERTA A marzo JUKE è tuo da
€ 17.900 con incentivi Nissan
Articoli più letti
RUOTE IN RETE