Zero Motorcycles FXE, test ride della moto elettrica dal carattere peperino

Abbiamo avuto modo di provare a lungo su strada la Zero FXE, la “piccola” della casa californiana di moto elettriche, che si presenta fin da subito come un mezzo molto interessante. Estremamente curata nel design la FXE si fa guardare molto volentieri e attira parecchi sguardi proprio per questo. Impostazione da motard, linee estremamente pulite, cura nei dettagli a qualità costruttiva ineccepibile collocano la FXE, complice un prezzo di acquisto piuttosto elevato, nella fascia dei prodotti premium.

Diciamolo subito: 15.570 euro di listino (al lordo quindi di eventuali incentivi o promozioni) non è certo poco, ma sono diversi i motivi per cui la FXE può risultare interessante. Avendo una potenza nominale continua di 11kW (ma è disponibile anche la versione a 15 kW) la FXE può essere guidata con patente A1/B, viene quindi equiparata a una 125, ma per i misteriosi meccanismi della legge italiana può viaggiare anche in tangenziale. Altra cosa sono la potenza massima e la coppia… in questo caso i numeri parlano di 44 Cv (33kW) e ben 106 Nm di coppia che su un mezzo di 135 Kg si traducono in 0-100 sotto i 3″ (come una R1, tanto per fare un paragone) e una velocità massima di poco superiore ai 130 km/h.

La batteria è una ioni di litio Z-Force® con capacità massima di 7.2kWh e nominale di 6.3 kWh, valori che portano l’autonomia dichiarata a 92 km nel ciclo misto e 160 nel ciclo urbano. La ricarica avviene (purtroppo) solo tramite presa domestica e con caricatore standard (integrato) ci vogliono circa 9 ore per ricaricare al 100% la batteria. I valori di autonomia, come sempre quando si parla di mezzi elettrici, possono variare anche in maniera molto significativa a seconda dell’utilizzo e dello “stile” di guida.
Questi numeri ci fanno capire subito come la vocazione di questa piccola Zero sia sostanzialmente cittadina o poco più, anche se il suo vero habitat sarebbe una bella strada lungo lago piena di curve… ma andiamo con ordine.

Prima di salire in sella facciamo una veloce facciamo una veloce panoramica: le linee della FXE sono estremamente pulite e dinamiche, difficile che non piacciano o che lascino indifferenti; le plastiche, gli accoppiamenti e perfino le saldature sono estremamente curate, anche al tatto ci si rende conto di avere a che fare con un mezzo curato nei dettagli e rivolto a una clientela molto esigente. Anche il cruscotto risulta particolarmente pulito essendo tutto concentrato in un bellissimo (e leggibilissimo) schermo tft a colori che permette di tenere tutto sotto controllo anche grazie alla App dedicata da scaricare sul proprio telefonino (ecco, questa l’abbiamo trovata meno intuitiva e perfettibile, a differenza della moto).

Ovviamente essendo una moto elettrica non abbiamo né cambio né frizione, quindi davanti alla manopola sinistra non troverete alcuna leva mentre il freno posteriore è azionabile con il classico pedale sulla destra. La trasmissione finale è a cinghia, silenziosa e praticamente priva di manutenzione, mentre sia all’anteriore che al posteriore troviamo delle sospensioni Showa regolabili sia nel precarico che nello smorzamento in compressione ed estensione della molla. Infine, di serie, i due cerchi da 17″ calzano delle Pirelli Diablo Rosso II da 110/70 (ant.) e 140/70 (post).

Zero Motorcycles FXE: su strada

Saliti in sella ci si sente subito a proprio agio: la moto è stretta, leggera, e anche se la sella non è particolarmente bassa (836 mm, diciamo che sotto il metro e settanta conviene provare prima a sedersi sopra) anche le manovre a spinta sono agevoli. Come sempre consigliamo, se è la prima volta che si sale su una moto elettrica, di iniziare a guidare impostando la mappa più “soft”… Anche così l’assenza di frizione e cambio e la disponibilità immediata di coppia rendono la guida di una moto elettrica un’esperienza unica. La FXE dal canto suo è facilissima, la ciclistica è veramente impeccabile e anche l’impianto frenante è all’altezza della situazione.

Godibilissima in modalità Eco si può viaggiare in città in tutta calma praticamente senza mai toccare i freni, lasciando al sistema di rigenerazione della batteria il compito di rallentarci… ma se ci si vuole divertire la mappa sport vi regalerà la sensazione di essere sparati da una fionda a ogni semaforo: l’anteriore sembra galleggiare per qualche metro (ma senza impennare, se non si vuole) e in un attimo ci si ritrova ben oltre i limiti, quindi occhio! Ovviamente tanta esuberanza la si “paga” in termini di autonomia, ma quella disponibile è più che sufficiente per un normale utilizzo quotidiano. Dobbiamo dire però che il meglio la Zero FXE lo ha sfoderato fuori città, nei tratti guidati con tante curve, frenate e ripartenze: qui la “motardina” elettrica ha fatto vedere la sua vera natura e le reazioni sono talmente repentine che occorre una grande attenzione e una buona pratica per divertirsi in sicurezza. Anche in due la FXE si è dimostrata estremamente comoda e le performance non risentono particolarmente della presenza del passeggero.

Insomma, la FXE è davvero un mezzo divertente e sfruttabile negli spostamenti quotidiani, peccato il limite “intrinseco” dell’autonomia… ma se abitate in una città circondata da colline (e avete a disposizione una cifra importante da investire) la FXE può essere un’ottima compagna di svago. Un ultimo “appunto” è legato alla totale mancanza di vani (anche solo per un bloccadisco) o di ganci per i caschi… per un mezzo necessariamente cittadino ci starebbero bene.

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