Valentino Rossi, Sepang 2015: non sono qui a prenderlo in c..o e poi stare zitto

“Purtroppo, non volevo arrivare a questa fase: mi sarei voluto solo giocare il campionato con Jorge. Però Marquez oggi ha dimostrato che quello che ho detto in conferenza stampa giovedì era vero, e speravo che smascherandolo fosse un avvertimento abbastanza chiaro. Facendolo ragionare e sperando che si comportasse in maniera diversa. Oggi invece ha fatto anche peggio di Phillip Island.” 

è un Valentino Rossi quasi rassegnato quello ai microfoni di Sky Sport, mentre con la calma che lo ha sempre contraddistinto mentre il mondo gli piombava addosso racconta il suo punto di vista nell’incidente con Marc Marquez. Siamo al settimo giro, ed i due si sono superati dall’inizio della gara.  


“Nell’incidente, nel contatto insomma, io non volevo farlo cadere. Non era assolutamente mia intenzione, volevo solo cercare di portarlo fuori traiettoria e cercare di fargli perdere un po’ di tempo. Soprattutto perché mi ha portato davvero allo sfinimento. 
Volevo mandarlo largo e fuggire, perché mi stava facendo un attacco scorretto. Quando sono andato largo alla fine ci siamo toccati, e lui è caduto. Ma non è assolutamente vero che gli ho dato un calcio, ci mancherebbe. A parte che se dai un calcio ad una MotoGP da 160 chili non è che cade.”

Spiegaci un po’meglio

“Dalle immagini, soprattutto quelle dell’elicottero, si vede benissimo che quando io sono andato largo lui ha cercato di curvare e mi ha toccato col manubrio nella coscia sinistra. Mi ha aperto la gamba, ho perso il piede dalla pedana. Se guardate bene le immagini quando a me parte il ginocchio lui è già caduto, quindi non gli ho dato un calcio. Volevo solo dirgli “Oh, fai basta. Perché adesso basta.”

Un Epilogo terribile per il mondiale, come la prendi?

“Il mio non è stato un fallo di reazione, volevo rallentarlo e mandarlo fuori traiettoria. Se si guardano le immagini con calma si vede bene che mi tocca il manubrio con la gamba e cade prima. É un epilogo brutto, sicuramente per tutti. Sarebbe stato bello giocarsela con Lorenzo, e vedere chi avrebbe vinto tra noi due. Invece Marquez ha voluto fare da giudice. Io penso che nello sport cose del genere le abbiamo viste poche volte, penso che abbia fatto anche una bruttissima figura.”
“In Australia era stato un po’più tranquillo, qui faceva apposta: arrivava forte in frenata, si fermava in mezzo alla curva, e poi secondo me in rettilineo non dava neanche tutto il gas. Stava andando troppo piano, ormai Lorenzo era andato. Questa è stata la prova che avevo ragione giovedì.”

 La sanzione? 

“Con questa sanzione ha vinto Marquez, il suo piano di farmi perdere il mondiale è andato a buon fine. Non penso che sia una punizione giusta, specialmente perché io non volevo farlo cadere. Volevo dirgli basta, smettila. “

Sei pentito di aver parlato giovedì?

“Se non avessi detto niente, lui lo avrebbe fatto anche oggi. Forse lo avrebbe fatto meno nervosamente, quindi potevo stare anche zitto. Però sai, per me non è neanche giusto prenderla nel c..o e stare zitti, ecco. Almeno bisogna dirlo.”

Parlando di Valencia, partirai ultimo ma ci andrai?

“Beh, non so se ci andrò. Devo pensarci.”

Ma se le Honda vanno forte come oggi, e Lorenzo arriva terzo, a te basta un ottavo posto. 

Ostia! Bello, bello. Non è male, sempre che Marquez non faccia passare Lorenzo all’ultimo giro. Beh, non lo dico, perché magari dopo lo fa davvero. 

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