È ufficiale: la stagione 2026 di Formula 1 partirà l’8 marzo in Australia e si concluderà il 6 dicembre ad Abu Dhabi, mantenendo un totale di 24 Gran Premi. Ma dietro i numeri, ci sono scelte strategiche importanti: Monza è confermata come unica tappa italiana, mentre Imola esce dal calendario. Entra invece Madrid, che ospiterà una gara a metà settembre, portando a due le tappe spagnole insieme a Barcellona.
Come previsto, il GP del Canada viene anticipato a fine maggio per ottimizzare i flussi logistici del Circus, riducendo tempi e costi di trasporto tra continenti. Una scelta che va anche nella direzione della sostenibilità ambientale, priorità sempre più centrale nella strategia della F1.
L’Italia esce ridimensionata: il circuito del Santerno, a Imola, non ospiterà più la gara, almeno per ora. Un’assenza pesante che arriva dopo il rinnovo posticipato al 2025 per via dell’annullamento dell’edizione 2023. La sua esclusione apre le porte al nuovo GP di Madrid, previsto per l’11-13 settembre, in attesa di omologazione del nuovo tracciato cittadino.
A livello globale, vengono confermate tre tappe negli Stati Uniti (Miami, Austin e Las Vegas) e si registra una distribuzione dei weekend che include cinque doppiette e due triplette di gare consecutive. Tra queste, la maratona americana tra Austin, Città del Messico e Las Vegas, dal 25 ottobre all’8 novembre, e la chiusura stagionale con le gare di Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi in tre settimane.
Grande entusiasmo da parte del presidente di Formula 1, Stefano Domenicali, che anticipa un campionato innovativo anche sul piano tecnico: “Il 2026 sarà un anno storico per la F1: nuove regole, motori con carburanti 100% sostenibili e il ritorno di grandi nomi come Audi, Ford e Cadillac renderanno il mondiale ancora più competitivo e attrattivo”.
Dalla FIA, il presidente Mohammed Ben Sulayem definisce la nuova stagione “un capitolo cruciale per l’intero motorsport, che guarda a un futuro più efficiente, tecnologico e rispettoso dell’ambiente”.
Non si è fatta attendere la reazione delle istituzioni emiliano-romagnole. In una nota congiunta, il sindaco Marco Panieri e il presidente della Regione Stefano Bonaccini hanno espresso rammarico per l’esclusione di Imola, ricordando però che la decisione “non rappresenta affatto la parola fine”: il ritorno del GP potrebbe essere possibile, a fronte di nuove condizioni contrattuali o investimenti infrastrutturali.
Ecco il programma completo della stagione 2026:
6-8 marzo – GP Australia (Melbourne)
13-15 marzo – GP Cina (Shanghai)
27-29 marzo – GP Giappone (Suzuka)
10-12 aprile – GP Bahrain (Sakhir)
17-19 aprile – GP Arabia Saudita (Jeddah)
1-3 maggio – GP Miami (Stati Uniti)
22-24 maggio – GP Canada (Montreal)
5-7 giugno – GP Monaco (Montecarlo)
12-14 giugno – GP Spagna (Barcellona)
26-28 giugno – GP Austria (Spielberg)
3-5 luglio – GP Regno Unito (Silverstone)
17-19 luglio – GP Belgio (Spa-Francorchamps)
24-26 luglio – GP Ungheria (Budapest)
21-23 agosto – GP Olanda (Zandvoort)
4-6 settembre – GP Italia (Monza)
11-13 settembre – GP Madrid (in attesa di omologazione)
25-27 settembre – GP Azerbaigian (Baku)
9-11 ottobre – GP Singapore (Marina Bay)
23-25 ottobre – GP Stati Uniti (Austin)
30 ottobre-1 novembre – GP Messico (Città del Messico)
6-8 novembre – GP Brasile (Interlagos)
19-21 novembre – GP Las Vegas (USA)
27-29 novembre – GP Qatar (Lusail)
4-6 dicembre – GP Abu Dhabi (Yas Marina)