F1 2020: Baku, Singapore e Suzuka cancellate, le alternative sono il Mugello e Imola?

Benchè FIA e Liberty Media abbiano confermato la presenza di otto Gran Premi a partire dalla prima tappa del Red Bull Ring di inizio luglio, il Mondiale di Formula 1 2020 dovrà fare a meno quest’anno di tre appuntamenti particolarmente importanti. Purtroppo i Gran Premi di Azerbaijan (a Baku), di Singapore e del Giappone (sul circuito di Suzuka) non faranno parte del calendario iridato, vista l’incertezza dell’evoluzione del Coronavirus nei rispettivi paesi.

L’ufficialità è arrivata in questi giorni proprio attraverso un comunicato ufficiale da parte del mondo della F1: “Come risultato di quanto successo con il COVID-19, assieme ai relativi promoter abbiamo deciso di cancellare le tappe dell’Azerbaijan, di Singapore e del Giappone per la stagione 2020. Queste scelte sono dovute a motivi diversi. A Singapore e in Azerbaijan le lunghe tempistiche per mettere in piedi i circuiti cittadini hanno reso impossibile l’organizzazione di questi eventi in un momento di grande incertezza. In Giappone, invece, le limitazioni all’ingresso del paese hanno portato alla decisione di non disputare la gara“.

Allo stesso tempo, però, abbiamo fatto dei passi avanti con i promoter già presenti e con altri di nuovi, che hanno attratto la nostra attenzione visto l’interesse da loro mostrato nell’organizzare su nuovi circuiti delle gare di Formula 1“, questo è quanto si legge successivamente nel comunicato stampa, che menziona appunto l’apertura verso nuove piste pronte ad ospitare le monoposto della massima serie automobilistica. Prima tra tutte il nostro Autodromo del Mugello, che già si è candidato per un secondo Gran Premio d’Italia successivo a quello tradizionale di Monza, a cui si aggiunge anche l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Benchè ubicato all’interno della relativa città, il circuito posizionato sulle rive del Santerno ha ricevuto recentemente la documentazione per il rinnovo dell’omologazione di Grado 1 da parte della FIA, il che significa che gli interventi effettuati per adeguare il tracciato agli standard qualitativi richiesti dal Circus iridato hanno avuto successo. In questo modo Imola rientra quest’anno tra le piste “papabili” per l’organizzazione di un GP di Formula 1, un’opportunità a cui non vuole rinunciare, però, nemmeno il circuito di Portimao.

La pista portoghese sarebbe già disposta a mettere in piedi un doppio weekend di gara tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, nel caso in cui la tappa russa di Sochi dovesse saltare per ragioni di sicurezza. “Siamo in contatto con la FOM e stiamo negoziando in maniera concreta – ha dichiarato un portavoce del Circuit de Algarve ai microfoni di motorsport.com – Anche se al momento non c’è nulla di confermato, la possibilità di vedere da noi la Formula 1 c’è: siamo l’opzione che tutti vogliono, perchè è una questione di posizione, di pista, di attrezzature a nostra disposizione, che permettono di mantenere le distanze di sicurezza. Ma anche il clima, gli alberghi e l’impatto ridotto che il COVID-19 ha avuto sul nostro paese“.

Poche speranze, invece, per Hockenheim: secondo quanto riportato dagli amministratori delegati Jorn Teske e Jochen Nerpel, il circuito tedesco “non può più rimanere in stand-by in attesa di una data per il GP di Germania. Di conseguenza, non possiamo più far aspettare il nostro calendario per la Formula 1, considerato anche il fatto che l’estensione della stagione europea di otto Gran Premi sta ruotando al momento solo su delle speculazioni”. Niente festa di addio per Sebastian Vettel, quindi…

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