Ferrari F138

Ferrari F138
Presentata a Maranello, nella sede del Cavallino Rampante, la Ferrari F138, la vettura impegnata nel mondiale di F1 2013 portata in pista da Fernando Alonso e Felipe Massa.
La F138 è la 59a monoposto costruita dalla Ferrari per partecipare al Campionato del Mondo di Formula 1. Il nome deriva dalla combinazione fra l’anno di attività e il numero di cilindri, anche per sottolineare la conclusione della carriera sportiva della motorizzazione V8, proprio alla sua ottava ed ultima stagione agonistica.
Presentata da Stefano Domenicali, Team Principal della Scuderia Ferrari, la F138 è una evoluzione della F2012 perché il regolamento tecnico della F1 non è cambiato.
Il debutto in pista è atteso a Jerez De la Frontera per i primi test ufficiali di F1 (5-8 febbraio), dove saranno presenti Massa ed il collaudatore Pedro De la Rosa, mentre Alonso rimarrà impegnato a migliorare la sua condizione fisica per poi salire sulla F138 nei test di Barcellona (19-21 febbraio la prima sessione, 28 febbraio-3 marzo la seconda)

Ferrari F138: primo risultato della riorganizzazione della Scuderia Ferrari
La Ferrari F138, il cui progetto è stato contraddistinto dalla sigla interna 664, è il primo risultato della riorganizzazione del metodo di lavoro operata negli scorsi mesi attraverso la creazione di due distinti gruppi di progettisti: uno che lavora su questa monoposto e l’altro su quella, completamente diversa, che correrà la prossima stagione.
La F138 di Alonso e Massa è l’interpretazione dei tecnici della Scuderia Ferrari dei regolamenti tecnico e sportivo in vigore quest’anno (invariati rispetto alla stagione passata): si può dire così che è una evoluzione della F2012 per quanto riguarda i concetti fondamentali del progetto. Ma ogni sua parte è stata rivista al fine di massimizzare (e migliorare) le prestazioni, con un occhio di riguardo verso quelle caratteristiche che l’hanno resa una monoposto affidabile per tutta la scorsa stagione.

Schema delle sospensioni invariato per la Ferrari F138
Pat Fry, DT della Scuderia Ferrari, ha confermato le sospensioni push rod all’anteriore ed al posteriore, ovvero la soluzione a tirante: è stata invece estremizzata la sua realizzazione, al fine di sfruttarne la resa aerodinamica, in particolare per quella posteriore. Per assecondare i cambiamenti nella posizione e nella conformazione degli scarichi, sono state ridisegnate le forme della carrozzeria, così come la presa d’aria dinamica posta sopra l’abitacolo e  l’imboccatura delle fiancate, ottimizzate sempre a scopi aerodinamici, pur mantenendo complessivamente immutato lo schema del sistema di raffreddamento.
La parte posteriore della monoposto è molto più stretta e rastremata nella parte bassa.
Essendo una evoluzione della F2012, sulla F138 deriva la configurazione delle ali anteriore e posteriore utilizzata nelle ultime versioni dell’anno scorso, anche alla luce del fatto che lo sviluppo di quella monoposto è stato portato avanti fino all’ultima gara della scorsa stagione.

Ferrari F138: profonde modifiche aerodinamiche in vista del GP di Australia
L’aerodinamica della F138 vista oggi, come annunciato da Domenicali, rappresenta soltanto la fase iniziale dello sviluppo: infatti nelle settimane che precedono il GP di Australia (17 marzo, prima gara del calendario di F1 2013) saranno introdotte dal team di Nikolas Tombazis, Chief Designer della Scuderia Ferrari, significative modifiche ed è già programmato un intenso programma di sviluppo. Il sistema di riduzione della resistenza all’avanzamento posto sull’ala posteriore è stato rivisto e ottimizzato per sfruttare nella maniera migliore le modifiche introdotte nel Regolamento Sportivo a partire da quest’anno.
Sulle prese d’aria dei freni sono state effettuate delle modifiche di dettaglio, sia sull’anteriore che sul posteriore, e si è lavorato insieme alla Brembo per l’ottimizzazione dell’impianto frenante.
Particolare attenzione sia durante la progettazione che la produzione è stata rivolta alla riduzione del peso e all’incremento della rigidezza. Per perseguire questo obiettivo è stato eseguito un lavoro congiunto tra tutti i reparti, vale a dire telaio, motore ed elettronica e produzione.

Motore della monoposto F138
Il motore della Ferrari F138 è un’evoluzione di quello che equipaggiava la F2012, una conseguenza inevitabile del fatto che il regolamento tecnico impone il divieto di modifiche degli organi interni rivolte ad aumentarne la prestazione. Perciò gli uomini del team di Luca Marmorini, Direttore Motori ed Elettronica della Scuderia Ferrari, non potendo ricercare incrementi di performance, si sono impegnati per mantenerne il livello il più elevato possibile lungo tutto l’arco di utilizzo di ogni unità (vita media di tre gare).
Il KERS, il sistema di recupero dell’energia cinetica, mantiene la sua collocazione nella parte inferiore centrale della vettura, una scelta strategica da sempre mantenuta dalla squadra, volta anche a massimizzare la sicurezza. Anche quest’anno molti sforzi sono stati dedicati alla riduzione del peso e del volume, migliorando contemporaneamente l’efficienza di alcune delle sue componenti e, così come nel caso del motore, il mantenimento ai massimi livelli di prestazione attraverso il ciclo di utilizzo del KERS.
La pluridecennale collaborazione tecnica con la Shell ha permesso un ulteriore progresso sul fronte della benzina e dei lubrificanti, rivolto sia ad aumentare la prestazione in termini assoluti e alla sua permanenza durante il periodo d’utilizzo del propulsore sia a ridurre i consumi. Per quanto riguarda l’elettronica, va segnalata l’introduzione con un congruo anticipo della centralina unica che verrà utilizzata nel 2014, il che ha comportato un intenso lavoro di integrazione e di controllo di tutte le funzionalità sia per quanto riguarda il software che l’hardware.

Seimila elementi compongono la Ferrari F138: importante la scelta dei materiali
Secondo la tradizione Ferrari, molto tempo è stato dedicato al rendimento e all’ottimizzazione dei materiali impiegati, alla fase di disegnazione di ciascuno dei circa seimila elementi che compongono la vettura anche al fine di rendere più efficaci ed efficienti tutte le operazioni che si svolgono in pista. Ovviamente, il controllo di qualità rimane un aspetto cruciale così come l’obiettivo di raggiungere il livello più alto di prestazione ed affidabilità, mantenendo il più elevato standard di sicurezza possibile.

Poco tempo per provare in pista la Ferrari F138
Con soli dodici giorni di prove disponibili prima dell’inizio del Campionato ha assunto ancora maggiore importanza il lavoro propedeutico ai banchi prova che precede il debutto in pista. Le tre sessioni di prove – a Jerez de la Frontera e a Barcellona – serviranno a conoscere il comportamento della F138 e ad adattarla alle nuove gomme Pirelli: proprio lo sfruttamento degli pneumatici costituisce un’area su cui si è lavorato molto sia in fase di progettazione che come gestione dell’attività in pista. Molto importante è stato anche lo sforzo effettuato, che peraltro non si esaurisce nella fase invernale, su aree che possono avere un’influenza sul risultato finale di un Gran Premio come il lavoro di squadra nei pit-stop, il miglioramento dei tempi di percorrenza della pit-lane, la gestione delle strategie e le procedure di partenza.
Nella sede della Ferrari a Maranello, i

Autotelaio della Ferrari F138
–  In materiale composito a nido d’ape con fibra di carbonio
–  Cambio: longitudinale Ferrari
–  Differenziale: autobloccante
–  Comando: semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce
–  Numero di marce: 7 +Rm
–  Freni: a disco autoventilanti in carbonio Brembo
–  Sospensioni: indipendenti a tirante e molla di torsione anteriore/posteriore
–  Peso con acqua, olio e pilota: 642 kg
–  Ruote OZ anteriori e posteriori: 13″

Motore della Ferrari F138
–  Tipo: 056
– Numero di cilindri: 8
–  Blocco cilindri in alluminio; fusione in sabbia:V90°
–  Numero di valvole: 32
–  Distribuzione: pneumatica
–  Cilindrata totale: 2398 cm3
–  Alesaggio e pistoni: 98 mm
–  Peso: >95 kg
–  Iniezione: e accensione elettronica
–  Benzina: Shell V-Power
–  Lubrificante: Shell Helix Ultra

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