Ferrari: mission possible

Dopo il GP del Brasile a Interlagos la situazione del mondiale piloti di Formula1 si è fatta complicata. Fernando Alonso è ancora in testa alla classifica, ma il divario ridotto e la forza dimostrata dalle Red Bull rende la gara di Abu Dhabi una delle più interessanti della stagione.

Cominciamo con vedere quali possibilità ha Alonso per vincere il mondiale piloti.
Ovviamente, arrivando davanti alle Red Bull; oppure arrivando secondo dietro a Mark Webber o quarto se vince Sebastian Vettel (con Webber secondo o terzo). Questo nel caso che terzi incomodi non vadano a vincere l’ultimo GP del mondiale, cosa che comunque tornerebbe a tutto vantaggio di Alonso visto che i punti in palio premiano soprattutto chi vince.

Inoltre bisogna capire cosa succederà alla Red Bull, che fino a oggi non hanno fatto gioco di squadra… o meglio, come ha sottolineato Jean Alesi, il gioco di squadra lo hanno fatto sempre a vantaggio di Vettel, con la differenza che Webber è stato molto più costante e ora si trova davanti. Bisognerà vedere cosa succede nel corso della gara, soprattutto nel caso si replicasse l’ordine di arrivo del Brasile… siamo sicuri che di fronte all’opportunità di vincere il titolo mondiale in casa Red Bull non chiederanno a Vettel di far passare il suo compagno di squadra? Cosa che, ovviamente, non si può fare, però…

Insomma, le variabili sono molte e non bisogna dimenticare neanche il fatto che il circuito di Abu Dhabi è favorevole alle Red Bull, sia per caratteristiche sia per il fatto che anche l’anno scorso hanno ottenuto ottime prestazioni.
In casa Ferrari però si ostenta ottimismo e, soprattutto, si parte dal Brasile con la convinzione di avere una macchina competitiva e un pilota che sa fare la differenza.

Stefano Domenicali: “Prima di tutto voglio  fare i complimenti alla Red Bull  Racing e alla Renault per la conquista del Campionato Costruttori,  un traguardo molto importante. Avevamo detto che il titolo Piloti sarebbe stato assegnato all’ultima gara e così sarà e noi arriveremo ad Abu Dhabi con Fernando in testa alla classifica. Sappiamo che sarà un’impresa portare a casa l’iride perché i nostri principali  avversari sono fortissimi  e lo  hanno dimostrato ancora una volta oggi pomeriggio. Adesso ci attendono otto giornate cruciali. Siamo consapevoli di quello che dobbiamo fare e ci prepareremo con la massima attenzione: ognuno di noi sa che deve dare il 100% nel proprio lavoro e, magari, anche qualcosa in più. Per quanto riguarda la gara, credo che Fernando abbia ottenuto il massimo possibile dopo la qualifica di ieri: i suoi primi giri sono stati eccezionali ed è riuscito a sorpassare prima Hamilton e poi Hulkenberg con decisione ma senza prendere rischi eccessivi. Poi si è trovato nella condizione di gestire la sua gara e lo ha fatto in maniera impeccabile, anche quando, dopo la safety-car, la situazione poteva essere molto complicata. Felipe è stato sfortunato al  pit-stop quando un problema nel fissaggio dell’anteriore destra lo ha costretto a rientrare subito ai box per un nuovo cambio gomme: peccato, perché avrebbe potuto finire in una buona posizione“.

Fernando Alonso: “Tutto sommato, sono soddisfatto di questo risultato. Abbiamo perso soltanto tre lunghezze dal nostro più immediato inseguitore e, considerato come si erano messe le cose ieri in qualifica, è andata bene: se stamattina mi avessero detto che sarebbe finita così ci avrei messo la firma! Voglio fare i complimenti alla Red Bull e alla Renault per il titolo Costruttori: essere riusciti ad arrivare al vertice in così pochi anni è un grande merito. Siamo stati molto cauti nelle primissime curve perché tutti erano aggressivi e non volevamo rischiare un contatto. Poi abbiamo perso subito troppo terreno rispetto a Vettel e a Webber: ci sono voluti diversi giri per riuscire a superare Hulkenberg mentre passare Hamilton non è mai una cosa agevole. Il passo di gara era buono, come avevamo visto  venerdì. Quando  c’è stata la safety-car abbiamo pensato che ci potesse essere un’opportunità per attaccare ma fra me e Mark c’erano troppi doppiati e c’è voluto troppo tempo per passarli: peccato, perché in quella fase la macchina era davvero molto competitiva. Ora andiamo ad Abu Dhabi: sappiamo quello che dobbiamo fare e che il titolo dipende da noi“.

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