Formula E: DS Techeetah guarda ai punti messicani

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La pista dell’E-Prix di Mexico City, tracciata nell’Autodromo Hermanos Rodriguez, prevede diciassette curve in 2,1 chilometri.

Mexico City si trova sulla Cordigliera Neovulcanica, sugli altopiani del Messico, a oltre 2.200 metri di altezza.

Le monoposto di Formula E non soffrono per la carenza di ossigeno di cui soffrono i motori a combustione interna a questa altezza, al contrario dei piloti che dovranno fare i conti con la rarefazione dell’aria.

Mark Preston, Team Principal: «La pista dell’E-Prix del Messico non ci è mai stata molto propizia. Spero che quest’anno le cose vadano in modo diverso. Ci siamo rimessi al lavoro con la speranza che delle nuove soluzioni ci conferiscano maggiore competitività, per conquistare altri punti in questa gara e riportarci in testa alle classifiche

Jean-Éric Vergne, #25: «Per me Mexico City rappresenta un nuovo punto di partenza. Il ritiro di Santiago pone fine a una serie di venti gare consecutive nei punti. Ora ripartiamo da zero e non serve ripetere quanto sia motivato. La pista di Mexico City non è proprio la nostra favorita, ma questo non ci impedirà di andare avanti con l’intento di segnare più punti possibili e conservare un buon piazzamento in campionato. Come abbiamo visto lo scorso anno, ogni punto conta»

André Lotterer, #36: «Non vedo l’ora di essere in Messico per fare un buon risultato, che il team merita dopo qualche occasione mancata dall’inizio della stagione. Continuiamo a lavorare per migliorare il nostro package e spero che questo ci ripagherà. Il Messico rappresenta sempre un grande momento, i fan vanno matti per gli sport automobilistici e il loro entusiasmo risuona nello stadio lungo tutta la giornata

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