MotoGP 2019 GP di Germania: Marquez sale in cattedra e centra la pole position al Sachsenring. Fuori dai primi dieci Rossi e le Ducati ufficiali

Dopo le prove libere, anche le qualifiche! In Germania sembra che la storia debba seguire il solito copione: sul circuito del Sachsenring il Campione del Mondo in carica non ha fatto sconti a nessuno e, nell’ultima sessione disponibile per il “time attack”, ha messo insieme un giro incredibile con il quale ha riscritto il libro dei record della pista tedesca. Marquez ha fermato il cronometro sul tempo di 1’20”195, con il quale ha lasciato i suoi principali avversari, Quartararo e Vinales, a due decimi di distanza.

SUL FILO DEL RASOIO

Il portabandiera del team Honda Repsol si è mostrato estremamente a suo agio sul difficile circuito del Sachsenring, dove i suoi rivali hanno faticato non poco a trovare l’occasione buona per provare ad attaccare la sua leadership. Un’ambizione fallita sia per Quartararo, reduce tra l’altro dalla sublussazione della spalla sinistra patita nelle FP3 per uno sbacchettamento di troppo della sua Yamaha, sia per Vinales, che ancora una volta è stato battuto da una M1 clienti. Entrambi hanno pagato quasi lo stesso distacco, due decimi di secondo che non rendono giustizia al lavoro svolto fino a questo momento del fine settimana nel trovare il setup ottimale. Ancora più indietro il terzo pretendente al Titolo, un Alex Rins che si dovrà accontentare domani di aprire la seconda fila al fianco della migliore delle Ducati, quella di un Jack Miller che, con questo quinto tempo, ha fatto sicuramente meglio dei due piloti del team ufficiale.

DISASTRO DUCATI, ROSSI IN ALTO MARE

Petrucci e Dovizioso, infatti, saranno costretti domani a partire dalle retrovie. Ma cos’è successo? I problemi della Desmosedici GP hanno tagliato fuori dai giochi quasi subito il nostro Andrea, eliminato già nel primo turno in qualifica per soli tre millesimi a favore del giapponese Takaaki Nakagami. Danilo, invece, ha tentato il tutto per tutto in Q2, con il risultato di finire a terra in una carambola che ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Fortunatamente il Petrux si è rialzato con le sue gambe, ma domani sarà costretto ad una gara tutta in salita. La stessa anche per il “Dottore“, che non ha fatto meglio dell’undicesimo tempo assoluto: Rossi sembra l’unico a non adattarsi appieno alle caratteristiche della sua M1, dal momento che anche Franco Morbidelli è stato capace di sopravanzarlo, portandosi al settimo posto dietro alla Honda di Crutchlow. Davanti al nove volte Campione del Mondo ci sono anche Espargarò con la KTM, Mir con la Suzuki e Nakagami con la RC213V del team LCR: riuscirà domani a dribblare tutti e a portarsi a ridosso dei primi?

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