MotoGP 2019, Test Misano – Day 2: Quartararo di nuovo al vertice con la Yamaha Petronas davanti a Petrucci e Morbidelli

Ancora Quartararo. Il francese del team Petronas ha monopolizzato nuovamente la vetta del monitor dei tempi anche nel secondo giorno di test collettivi di Misano, dove il Mondiale di MotoGP 2019 ha fatto tappa per preparare l’appuntamento che scatterà tra due settimane e per portare avanti lo sviluppo delle moto che vedremo correre nella prossima stagione. Fabio è stato l’unico pilota ad abbattere il muro dell’1’32”, firmando un 1’31”639 solo dieci millesimi più lento rispetto alla pole position conquistata l’anno scorso da Jorge Lorenzo.

Un riferimento importante per il pilota francese ma soprattutto per la Michelin, che in questa due giorni di prove ha portato delle nuove mescole al fine di saggiare l’abrasività e il grip del nuovo asfalto romagnolo: oltre alle medie anteriori e posteriori, la casa francese ha dato il via libera all’utilizzo di una speciale Supersoft posteriore, che ha permesso prima a Jack Miller e poi a Quartararo di segnare i tempi migliori una volta sventolata la bandiera a scacchi.

PETRUCCI IN RIMONTA CON LE YAMAHA IN SCIA

Di fronte al riferimento cronometrico del battistrada di giornata, i suoi colleghi non hanno potuto praticamente nulla e si sono dovuti inchinare: il primo a pagare dazio è stato il nostro Danilo Petrucci, in decisa ripresa dopo il 20esimo tempo di ieri grazie a un 1’32”115 con il quale ha iniziato a riprendere fiducia con l’anteriore della sua Desmosedici. Il distacco da Quartararo, tuttavia, è importante: quasi mezzo secondo, che sale ancora di più nei confronti delle due Yamaha che lo hanno seguito a distanza ravvicinata.

Stiamo parlando della seconda M1 Petronas del nostro Franco Morbidelli (+0.614) e del prototipo ufficiale affidato a Valentino Rossi, quarto assoluto nella classifica combinata ma con un gap dalla vetta di sette decimi e mezzo. Vale la pena precisare che nel box Monster Energy le energie sono state incanalate verso il miglioramento della moto 2019, soprattutto in funzione del nuovo forcellone in carbonio che si è reso protagonista sulle Yamaha factory in queste prove collettive.

MARQUEZ LAVORA IN FUNZIONE GARA, DOVIZIOSO SOLO 17ESIMO

Un ottimo secondo giorno di test per il team Ducati Pramac, che piazza nella combinata l’australiano Jack Miller al quinto posto e il nostro Francesco Bagnaia al settimo, con in mezzo la seconda M1 di Maverick Vinales. A seguire troviamo la migliore delle Honda, curiosamente quella del giapponese Takaaki Nakagami. E Marquez? Il Campione del Mondo in carica ha preferito valutare le novità portate dal reparto corse dell’Ala Dorata, utilizzando anche il prototipo 2020 con le carene nere, per poi concentrarsi su delle prove di durata in vista dell’imminente Gran Premio di San Marino.

Alla fine “El Cabroncito” ha chiuso con il decimo tempo assoluto a un secondo e due decimi dalla vetta, seguito da un poco brillante Alex Rins in sella alla Suzuki GSX-RR del team Ecstar. Solo 17esimo, invece, il nostro Andrea Dovizioso: il pilota di Forlimpopoli sente ancora la forte botta accusata nella caduta di Silverstone, per cui questa due giorni di prove è stata per lui solamente un test di verifica della sua condizione fisica. Ci ha pensato il collaudatore Michele Pirro a portare avanti lo sviluppo della Desmosedici, intravista con un nuovo design nella parte bassa che servirà, probabilmente, a rendere più efficiente l’aerodinamica alle alte velocità.

A Misano è tornato in pista anche Daniel Pedrosa in veste di collaudatore per la KTM, mentre non ha preso parte all’ultimo giorno di prove il convalescente Jorge Lorenzo, già abbastanza provato da ieri quando ha dato forfait al termine della mattinata.

CLASSIFICA COMBINATA DEI DUE GIORNI DI TEST

1. Fabio Quartararo (Yamaha Petronas): 1’31”639
2. Danilo Petrucci (Ducati): +0.476
3. Franco Morbidelli (Yamaha Petronas): +0.614
4. Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha): +0.750
5. Jack Miller (Ducati Pramac): +0.766
6. Maverick Vinales (Monster Energy Yamaha): +0.937
7. Francesco Bagnaia (Ducati Pramac): +0.968
8. Takaaki Nakagami (Honda LCR): +1.101
9. Aleix Espargarò (Aprilia Racing): +1.261
10. Marc Marquez (Honda Repsol): +1.266
11. Joan Mir (Suzuki Ecstar): +1.363
12. Tito Rabat (Avintia Racing): +1.442
13. Alex Rins (Suzuki Ecstar): +1.481
14. Andrea Iannone (Aprilia Racing): +1.614
15. Michele Pirro (Ducati): +1.615
16. Daniel Pedrosa (Red Bull KTM): +1.774
17. Andrea Dovizioso (Ducati): +1.860
18. Pol Espargarò (Red Bull KTM): +1.884
19. Johann Zarco (Red Bull KTM): +2.051
20. Hafizh Syahrin (KTM Tech 3): 2.316
21. Cal Crutchlow (Honda LCR): +2.450
22. Stefan Bradl (Honda HRC): +2.497
23. Karel Abraham (Avintia Racing): +3.057
24. Jorge Lorenzo (Honda Repsol): +4.083
NC Miguel Oliveira (KTM Tech 3)

FOTO PER GENTILE CONCESSIONE DI ROBERTO CASSAGO

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