Mercedes Classe B: test su strada della nuova monovolume media Mercedes

Nuova Mercedes Classe B
A Vienna, uno dei manager di Mercedes-Benz confessa: “Ci hanno telefonato dalla concorrenza perché non credevano ai nostri dati sull’aerodinamica. Così gli abbiamo mandato la nuova Classe B”. Il dato di 0,26 sull’aerodinamica (quando la media del segmento è di 0,31) è sorprendente e, con l’anno prossimo, grazie ad uno specifico pacchetto Eco, scenderà addirittura a 0,24. Gli ingegneri sono intervenuti su numerosi dettagli per aggiustare e correggere i flussi dell’aria, migliorando le prestazioni anche grazie ad una serie di brevetti. Ed anche i guidatori se ne accorgeranno facendo rifornimento dato che, nel migliore dei casi, sulla seconda generazione di Mercedes Classe B si arriva a consumi dichiarati di 4,4 litri per 100 chilometri nel ciclo misto.
Il modello è veramente un’auto nuova con la quale, in Italia, il nuovo direttore marketing Cesare Salvini conta di vendere più di mille unità al mese, superando la quota di 70.000 commercializzate nei primi 6 anni (il lancio risale al 2005).

Baricentro basso, guida bassa
Nuova Classe B misura 4,359 metri di lunghezza, cioè 8,9 centimetri in più, e 1,558 di altezza, ovvero 5 centimetri in meno; sostanzialmente invariata la larghezza (1,786 centimetri). Il risultato è quello di un baricentro ribassato ed una posizione di guida alta, particolarmente appagante per le donne al volante, ma anche propedeutico per la futura collocazione di altri dispositivi per le propulsioni “alternative”. Linee garbate e moderatamente più “popolari”, anche se sempre nel solco della tradizione della Casa delle stella, già rendono Classe B una vettura che apre una nuova era per le compatte. Non a caso debuttano motori rinnovati ed un cambio a doppia frizione a 7 marce da 2.200 euro studiato specificatamente. Per non parlare dell’offerta, di serie, del sistema radar anticollisione e, per la prima volta nel segmento, anche del Pre-Safe.

Mercedes Classe B: sicurezza per ridurre gli incidenti del 20%
Il radar anticollisione è una tecnologia che, spiega Hans Georg Engel, secondo le stime di Mercedes, dovrebbe portare ad una riduzione degli incidenti del 20%. E, in ogni caso, almeno consentirne il contenimento dell’impatto. Si tratta di un sistema che rileva la distanza dal veicolo che sta davanti e, in base alla velocità, avvisa il guidatore sia con una segnalazione acustica sia con una sul display, che si è troppo vicini. L’obiettivo è pertanto diminuire gli incidenti richiamando l’attenzione di chi sta al volante, almeno ad alzare quanto basta il piede dall’acceleratore. In totale, per la sola sicurezza attiva sono disponibili una dozzina di tecnologie.

Motori e consumi della nuova Mercedes Classe B
I consumi medi della seconda generazione di Classe B sono inferiori del 21%. Tutti i motori (così come la nuova trasmissione automatica) sono a 4 cilindri e sono stati sviluppati internamente. Le due unità a gasolio BluEfficiency da 1.8 litri (180 Cdi e 200 Cdi) hanno potenze da 109 e 136 cavalli con, appunto, percorrenze nel misto da 22,72 chilometri per litro se abbinati al cambio manuale e sono l’evoluzione dei propulsori che già equipaggiano Classe C ed S. Quelle a benzina BE da 1.6 litri (122 e 156 cavalli da 200 e 250 Nm di coppia) arrivano a 5,9 litri per 100 chilometri.

Due allestimenti previsti per la Mercedes Classe B
La proposta è semplice con due soli allestimenti: Executive e Premium. Il secondo livello costerà mediamente 2.900 euro in più del primo. Fino a dicembre 2011 sono disponibili tre pacchetti di lancio a prezzi particolarmente vantaggiosi, mentre sul livello Premium c’è anche un’offerta che vale fino a marzo del 2012. Il listino parte dai 24.353 euro della versione benzina BluEfficiency da 122 cavalli. Il modello diesel d’ingresso costa 26.380.

Come va su strada la nuova Mercedes Classe B
Per velocità ed accelerazione è meglio fidarsi dei dati ufficiali: nel giro di 130 chilometri, fra autostrada e via secondarie, addirittura tre pattuglie erano appostate con il laser. Meglio evitare rischi. A bordo impressionano le dimensioni: chi sta davanti è molto comodo, chi siede dietro, se possibile, anche di più senza. C’è grande spazio per le ginocchia (da primato) e nemmeno le persone di una certa stazza si devono preoccupare. La guida è alta e la visibilità buona, anche se il montante di destra (invero nemmeno troppo ingombrante) talvolta disturba, almeno nelle curve più spinte. Ma niente di clamoroso. I sistemi di sicurezza – a cominciare dal Blind spot assist (quello che “copre” l’angolo morto) per finire con il radar anticollisione – entrano in funzione senza disturbare il conducente: una discreta ma tranquillizzante presenza.
Impressiona per la fluidità e la regolarità il cambio automatico a doppia frizione 7G-DCT, abbinato anche alla funzione start/stop. Il motore del test è il 200 Cdi BE da 136 cavalli: elastico quanto basta e, grazie non solo ad una coppia massima da 300 Nm disponibile già da 1.600 giri. Lo sterzo è preciso; incisiva la frenata. E, più , in generale, l’impostazione “sportiva” è equilibrata. Restano dubbi, ma il cemento che pavimenta l’autostrada non aiuta, sugli ampi cerchi in lega da 19” che non assorbono le vibrazioni. La versione 180 è meno esaltante da guidare, con uno sterzo più morbido e un pizzico di rumorosità in più.

 

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