Chevrolet Captiva – Test Drive

Su strada
Nella nostra escursione sui Monti Tatra, ai confini tra Slovacchia e Polonia, abbiamo avuto modo di testare le due versioni inizialmente disponibili per il mercato italiano: la 2.4 benzina e la 2.0 VCDI con cambio automatico. Ipotizzando le vostre priorità, partiamo col descrivere le doti del sorprendente turbodiesel di Captiva.
Un propulsore moderno, con la giusta dose di cavalli, ed un cambio automatico fluido e molto sensibile. Eccellente l’insonorizzazione della cellula abitativa: il motore quasi non si sente, a conferma di un ottimo lavoro sui materiali fonoassorbenti. La trasmissione poi è piacevolmente morbida, i rapporti si inseriscono senza strappi e la “scalata” è immediata quando si preme a fondo il pedale del gas ricercando la massima accelerazione.
A sorprendere (questo vale anche per il benzina) è soprattutto l’assetto dinamico di Chevrolet Captiva. I tecnici della Casa statunitense sono riusciti nel difficile compito di mediare tra le esigenze fuoristradistiche di un mezzo polivalente e la tenuta su asfalto, con un ottimo bilanciamento degli ammortizzatori. Merito va anche alla scelta di soluzioni raffinate, che limitano il coricamento in curva e rendono Captiva paragonabile ad una buona berlina.
Il 2.4 a benzina è un motore più che onesto. 133 cavalli non sono poi molti, ma in questo caso si fanno perdonare con una buona disponibilità a tutti i regimi. Unico appunto la rumorosità, in parte dovuta al cambio automatico che fa “lavorare” il propulsore nella zona alta del contagiri: problema che non si pone per gli acquirenti italiani, che dispongono solo dell’ottima trasmissione manuale a cinque rapporti. Quale scegliere? Per i macinatori di chilometri consigliamo il diesel, promosso a pieni voti, mentre l’utente medio può considerare con attenzione la scelta del benzina abbinato all’impianto GPL.
Quanto costa?
Come già anticipato, Chevrolet punta molto sul rapporto qualità/prezzo per valorizzare la sua Captiva. Gli allestimenti disponibili sono 3, e si differenziano sostanzialmente per la presenza o meno di accessori “di finitura” (cruise control, volante e pomello in pelle, etc.).
La 2.4 a benzina parte da 25.700 euro, cui aggiungere eventualmente circa 2.000 euro per l’impianto a GPL opzionale. Il listino del diesel varia invece fra i 28.600 dell’allestimento LS ed i 33.800 del completo LTX.

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