F1: ecco perché Schumacher è il miglior pilota di sempre

I piloti entrati nella leggenda hanno sempre avuto qualcosa in più rispetto agli altri. Una magia che è impossibile da catturare ma alla quale, grazie ai dati di telemetria, possiamo dare una sbirciata. I grandi campioni hanno sempre avuto un tratto in comune: la capacità di trovare il limite del mezzo meccanico prima e meglio degli altri.

Solo così è possibile alzare l’asticella, in gara come in prova. Questo video commentato dall’ex pilota di Formula 1 Jonathan Palmer (tra i commentatori più tecnici ed esaustivi del circus) racconta qualcosa dello stile di guida di Michael Schumacher. Un’abitudine che ha permesso al tedesco di fare la differenza per buona parte della sua carriera: Shumacher frenava prima degli altri.

Il video con la telemetria spiegata

La telemetria del campione tedesco viene messa a confronto con quella del compagno di squadra dell’epoca, Johnny Herbert, affinché le macchine a confronto (si parla della stagione 1995) avessero le medesime caratteristiche.

La tecnica di guida di Michael Schumacher

La telemetria racconta una storia apparentemente bizzarra: Michael frena prima del compagno di squadra durante l’ingresso in curva. Ma lo fa più dolcemente, per un periodo di tempo più breve e (soprattutto) meno intensamente. Questo gli permette di entrare con una velocità di percorrenza nettamente superiore al rivale, una possibilità che gli altri non avevano per via della straordinaria sensibilità del 7 volte iridato.

Se i grafici di frenata mostrano infatti un’azione più lieve sul pedale da parte di Schumacher, è altrettanto vero che Herbert percorre la curva effettuando poche correzioni di sterzo. Schumacher, al contrario, lavora continuamente sulla direzione delle ruote per domare la monoposto (che dall’esterno sembra procedere sui binari) e mantenerla in traiettoria.

La velocità guadagnata in ingresso curva, frenando prima e meno, viene quindi amministrata dal campione durante la percorrenza e porta ad avere grande velocità in uscita. Altra peculiarità del Kaiser era quella di non mollare mai del tutto il pedale del gas, nemmeno a centro curva. Per questo, Michael era solito utilizzare il piede sinistro (quindi meno sensibile) per effettuare le staccate.  Nella coppia di curve mostrate dalla telemetria Michael guadagna in maniera netta, 2 decimi; alla fine del giro avrà guadagnato un secondo e mezzo, o se preferite, 100 metri.

Cosa possiamo imparare da questo?

Per tutti noi esseri umani a cui piace andare in auto la lezione è una: un ingresso curva pulito è nettamente più redditizio di uno leggermente più veloce che, di contro, risulta troppo brusco. Un principio che bisognerebbe applicare a tutte le fasi della guida: uno stile pulito e senza sbavature porta a tempi sul giro migliori. Guidare senza forzature, lasciando scorrere l’auto e senza compromettere troppo l’assetto può fare la differenza.

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