Ford Focus II 2.0 TDCi: Test Drive

Ford Focus II 2.0 TDCi: Test Drive. “L’evoluzione della specie” è stato un tormentone pubblicitario di fine anni ’70. Al centro di quella frase che fa tanto documentario scientifico modello Quark non c’era un qualche strano animale dalle caratteristiche mutevoli, ma più semplicemente l’ormai preistorica Fiat Ritmo. Oggi, quell’espressione tanto suggestiva potrebbe essere applicata a decine di modelli di auto delle più diverse Case: non si potrebbe forse parlare di evoluzione della specie nella Smart, diventata, da ovetto biposto, via via cabrio, berlina 4 posti, coupè e roadster?
Generazione post-Escort Così, a dare un’occhiata all’ultima Ford Focus testata da Infomotori.com ci è venuto spontaneo pensare proprio a questo. Non era la Focus, soltanto qualche anno fa, la tranquilla berlina della generazione post-Escort, da affidare alla mano tranquilla di papà e mamme con pargoli al seguito? Sì, lo era. Ma questa Focus nera come il carbone, gommata extra large e vitaminizzata con un due litri turbodiesel da 136 cavalli, capace di punte superiori ai duecento orari e accelerazioni che solo il controllo della trazione riesce a contenere, pare proprio una specie evoluta rispetto alla rassicurante berlina dell’ovale blu.
Più bassa della sorella docile, rifà il verso esteticamente alla duemila benzina da 145 cavalli, ma rispetto a questa guadagna, su strada, la cattiveria tipica dei propulsori a gasolio muscolosi: premiamo l’acceleratore ai “bassi” e il muso si solleva, lo sterzo diventa per un istante più leggero di una galletta dietetica, mentre veniamo proiettati in avanti con decisione. Con controllo elettronico della trazione disinserito, si resta lì a fare warm-up con le gomme davanti.
Anche nella versione cinque porte, quella da noi adesivizzata con le scritte di Infomotori.com, la duemila diesel fa il suo effetto, visto che il posteriore inclinatissimo (ripreso poi, lo avevate notato?, dalla Citroen C4) è più che mai grintoso e fa comunque tanto coupè, il muso è bello imbronciato e i passaruota sovradimensionati, attorno ai pneumatici ribassati e ai cerchi in lega, fanno tanto squadra-corse.
Display nobile Apriamo una porta molto Ford, cioè pesante e spessa, ci infiliamo in un abitacolo scuro e austero, ritrovando il display di sua maestà Jaguar (dopo il noto matrimonio di convenienza, la nobil casata inglese ha dovuto condividere i beni di famiglia con la famiglia americana un tantino più popolare), impugnando un volante da sistemare rigorosamente in posizione verticale, con sedile sportiveggiante (ma non troppo, a dire il vero) e cambio e pedaliera alla giusta distanza.

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