Ricarica auto elettriche in inverno col freddo: consigli utili

Come capita per i cellulari e per le batterie delle macchine fotografiche anche per le auto elettriche l’inverno e la stagione peggiore con un netto calo dell’autonomia (dal 10 ad oltre il 40% a seconda della marca…) con generale stupore dei clienti che ignorano il tutto convinti da venditori che parlano solo di autonomia WLTP che già d’estate è quasi irraggiungibile. Maggiore formazione, trasparenza e magari dare qualche suggerimento utile come fa Andiamo Elettrico Academy e che trovate all’interno …

Arriva il freddo e dopo poche ore scattano i post allarmanti sui social di proprietari che si trovano con l’autonomia della propria auto con la spina drasticamente ridotta e con tempi di carica allungati.. Nessun panico e nessuna sorpresa visto che lo stesso cellulare se lasciato al freddo perde autonomia e gli stessi appassionati di fotografia sanno bene che in montagna le batterie vanno protette se non vogliono che si consumino in pochi minuti…

Le batterie delle auto elettriche o ibride plug-in sono infatti sempre delle pile a stilo agli ioni di litio ben più performanti delle altre ma come tutte amano le temperature primaverili e detestano i climi rigidi che ne riducono le performance nonostante tutte le soluzioni adottate per proteggerle dagli sbalzi termici. Una legge chimica di cui però pochi informano i clienti o i potenziali clienti, puntando più a magnificare i valori forniti dal ciclo WLTP (la mia dovrebbe superare i 600 km ma li ho fatti solo una volta d’estate andando a velocità medie ridicole giusto per esperienza …) piuttosto che a fornire al possessore una serie di regole per migliorare i consumi di un’auto elettrica in tutte le stagioni per godersi al meglio della propria vettura.

Non tutte le auto elettriche sono uguali ed infatti alcune marche perdono fra il 10 ed il 20% del rendimento/autonomia mentre altre si avvicinano al dimezzamento che può mandare in tilt il povero automobilista che aveva fatto due calcoli e si trova una somma ben diversa, rafforzata dagli stessi aumenti della corrente elettrica (che va di pari passo a quelle delle altre materie prime col povero metano da trazione quasi triplicato nel giro di poche settimane…)

Il riscaldamento è una bella cosa per il comfort ma una brutta bestia per i consumi e certo sulle auto elettriche (specie quelle con bassa autonomia) la situazione può allarmare. Le regole che seguite a casa potete seguirle pure in auto partendo dal tenere la temperatura (specie all’inizio) più bassa per poi alzarla dopo aver percorso un pò di strada col vantaggio che il riscaldamento sulle vetture elettriche è quasi immediato a differenza delle endotermiche e quindi se salite con l’esterno sotto zero e vi trovate in un abitacolo a 18 gradi godete già di un bel benessere, dedicandovi i 21 solo dopo 15/20 minuti.

Per evitare panico, sorprese ed arrabbiature le case automobilistiche dovrebbero affrontare maggiormente il problema (se poi la Norvegia è il Paese col maggior numero di elettriche le soluzioni poi si trovano!), i concessionari informare meglio i clienti e gli automobilisti fare squadra e scambiarsi le proprie esperienze come sta facendo lo stesso Andiamo Elettrico (www.andiamoelettrico.it) che conta oltre 5.000 proprietari (o prossimi ad esserlo) di BEV e PHEV che proprio per informarte maggiormente sia gli iscritti ma anche i concessionari ha creato la stessa Andiamo Elettrico Academy da cui sono uscite già due pratiche corsi on line con tanto di certificato finale di frequenza e superamento test!

Qui trovate maggiori info: https://www.infomotori.com/auto/andiamo-elettrico-academy/

Ritornando al freddo quali regole seguire?

Intanto scegliere i modelli piu’ predisposti ai climi rigidi se amate la montagna o se abitate nelle regioni col clima piu’ rigido e quindi senza fare promozione ad una marca o ad un’altra privilegiando le auto elettriche che offrono la pompa di calore che d’inverno fa davvero la differenza (chi scrive la apprezza da 5 anni e ieri viaggiavo di notte a – 3°).

A volte la pompa di calore è di serie a volte è optional: scartate gli interni in pelle o la vernice metallizzata a favore della pompa di calore.

Alcune altre vetture hanno poi la funzione che la batteria si riscalda prima di arrivare alla stazione di ricarica riducendo drasticamente i tempi di ricarica poiché la batteria per caricarsi correttamente deve avere una determinata temperatura e se arriva ghiacciata come un congelatore non potrà fare miracoli partendo da livelli ben diversi da quelli estivi come riportano molti utenti che danno la colpa magari alle colonnine quando il problema è della vettura…

Bisogna poi sapere che per salvare l’autonomia un semplice “trucco” è di far partire il riscaldamento con la vettura ancora collegata col wallbox in modo tale che quando si parte la BEV o PHEV siano già in temperatura… (pensate ai pneumatici delle auto da competizioni che vengono scaldate prima per essere già al top fin dalla partenza…!)

Altro invito scordatevi del “carichino” (la presa shuko che la casa automobilistica vi da per collegare la vettura ad una presa domestica che è spesso non idonea a caricare per ore che purtroppo continuano a provocare cortocircuiti che talvolta terminano non solo con la presa fusa ma anche la casa o il garage bruciacchiato…) installando una wallbox possibilmente intelligente che calcola l’energia disponibile in casa o ufficio da dare alla vettura elettrica senza rischiare black out e con il vantaggio di poter programmare la durata della carica anche in base alle vostre esigenze invernali.

Anche caricarla sulle colonnine nelle ore piu’ soleggiate anziche a notte fonda fornisce un piccolo vantaggio sia per le batteria sia per il proprietario…

Non ho il parcheggio coperto: è un problema per la mia elettrica ? Lo avete chiesto e cosa vi hanno risposto…? E ovvio che abitare al Nord ed avere la macchina elettrica protetta in un box o almeno sotto una tettoia è un gran vantaggio sia perché non dovete perdere tempo a sbrinarla e la vostra batteria sarà soprattutto già piu’ in forma e performante…

Non si deve mai caricare la vettura elettrica fino al 100% (all’80% va più che bene) perchè si perde solo tempo ed efficacia, la regola ovviamente vale a maggior ragione d’inverno!

Insomma con pochi consigli, un pò di esperienza ed un pizzico di formazione in più tante paure scompaiono velocemente e nelle auto elettriche piu’ della linea e delle finiture conta oggi la tecnologia che si traduce nel software, gestione elettronica e ciclo interno del processo produttivo della propulsione elettrica dove asiatici e statunitensi hanno investito fin dai primi loro modelli che magari non saranno bellissimi ma sulla efficienza meritano la lode.

Purtroppo anche ieri una Concessionaria ci ha fatto i complimenti per i nostri corsi dicendo che però erano già fin troppo coperti da quelli che la marca fa svolgere ai loro collaboratori: sicuramente utili, ma farebbero bene ad arricchire il capitolo dedicato all’inverno da tutti i messaggi che riceviamo e leggiamo!

In gallery una piccola sintesi dei post che vediamo ogni ora in questo periodo. No panic ed anche i primi clienti delle auto termiche avevano molti problemi e gli stessi motori a gasolio devono d’inverno usare additivi per migliorare la resta dei loro motori…

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