Volkswagen: l’era dell’elettrico è iniziata ed è per tutte le tasche

Il futuro della mobilità passa per l’uso di vetture elettriche. Ormai la rotta è stata tracciata e non passa giorno senza che si senta qualche novità a riguardo di questo tema. In occasione di una giornata di conferenze a Dresda, in Germania, abbiamo avuto modo di toccare con mano le novità che nei prossimi anni verranno proposte da Volkswagen che ha deciso di dare una svolta concreta al settore presentando una serie di soluzioni applicabili anche su larga scala.

Parte della rivoluzione inizierà già nel 2020, momento in cui prenderà il via la commercializzazione della compatta ID. e del più grande ID. SUV. Entrambi i veicoli sono ad emissioni zero e promettono percorrenze simili alle vetture a combustione ma soprattutto avranno un costo accessibile, adatto alle masse. Fantascienza? Non proprio. L’azienda tedesca punta a dominare il mercato e già dal primo anno di commercializzazione si pone come obiettivo la vendita di 150.000 vetture elettriche per arrivare ad un milione entro il 2025.

Il progetto ID. fa parte di una strategia ampia che punta alla creazione di una nuova tipologia di veicoli ad emissioni zero ma soprattutto altamente tecnologici. I modelli saranno 4 e si presenteranno sotto i nomi di ID., ID. CROZZ, ID. BUZZ e ID. VIZZION. Lo sviluppo della tecnologia automobilistica è concluso così come il design che risulta essere ormai definitivo.

Christian Senger, Responsabile della gamma Volkswagen elettrica, intervistato, sostiene che la famiglia ID. porterà sul mercato auto elettriche, completamente connesse in rete, adatte all’uso quotidiano e alla portata di milioni di persone. Si prospetta quindi una rivoluzione epocale che arriverà molto prima di quanto possiamo immaginare.

La piattaforma MEB

Volkswagen ID

Tutta la famiglia ID., che sarà composta da diverse tipologie di vetture, si poggia sulla nuova piattaforma MEB che è stata progettata solo ed esclusivamente per vetture elettrificate. Questa progettazione dedicata permette di sfruttare meglio lo spazio e soprattutto la sua modularità semplifica il processo di assemblaggio che in futuro risulterà essere più rapido ed efficiente. Il progetto ha dimensioni importanti ed i tedeschi lo paragonano al passaggio dal Maggiolino alla Golf, con l’idea che il progetto sarà utilizzato su decine di milioni di vetture da oggiai prossimi anni.

La struttura di una vettura basata sulla piattaforma MEB prevede il motore al posteriore. Un secondo motore può essere ospitato nella parte anteriore nel caso in cui si desideri implementare la trazione integrale (per i modelli che lo prevedono). Nella parte inferiore del veicolo trova posto la batteria ad alta tensione che viene gestita da un’elettronica di controllo.

Questa ha il compito di verificare il corretto funzionamento del sistema e converte la corrente continua accumulata nella batteria in corrente alternata per alimentare il motore elettrico. La forza generata dal motore viene trasmessa all’asse posteriore mediante una trasmissione monomarcia.

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