Liquido antigelo: come controllarlo, quando cambiarlo

Il motore della nostra auto per funzionare genera calore che, nelle auto moderne, viene smaltito grazie all’acqua che circola attorno alla camera di combustione, accumula calore che poi lo dissipa passando nel radiatore. Questo, in estrema sintesi, quello che accade… però ciò che gira nell’impianto non è acqua, ma un mix di acqua e liquido antigelo. Ma come possiamo sapere se il liquido del nostro sistema di raffreddamento è adeguato o meno?

Innanzi tutto è bene ricordare che tutte le sostanze chimiche, nel tempo, tendono a perdere parte delle loro proprietà e ad avere quindi un’efficacia minore rispetto a quando erano “nuove”. Nei radiatori delle nostre auto circola un mix di acqua e antigelo, un liquido che a dispetto del nome ha diversi ruoli fondamentali oltre a quello, evidente, di non far ghiacciare l’acqua quando la temperatura scende sotto lo zero. L’antigelo ha infatti altre due importanti proprietà: la prima è quella di innalzare la temperatura di ebollizione dell’acqua a circa 120°C, rendendo così più efficace il raffreddamento del motore e diminuendo i rischi di evaporazione del liquido; la seconda è di evitare la corrosione dell’impianto, infatti se si utilizzasse solo acqua ci ritroveremmo ben presto con perdite nel circuito.

Detto questo, si capisce quindi l’importanza di questo liquido che, insieme all’olio, è in grado di garantire maggior longevità al motore. Il primo controllo da fare è molto semplice: verificare che ci sia la giusta quantità di liquida nel circuito. Praticamente tutte le vetture hanno, di solito posizionato di fianco al radiatore, un vaso di espansione semitrasparente, con indicato il livello minimo e massimo del liquido. Ovviamente dobbiamo controllare, con il motore freddo, che il nostro liquido di raffreddamento sia tra queste due linee… se è troppo lo si può togliere con un pompetta ed evitare che con il calore la pressione nel circuito sia troppo elevata, se è poco si può aggiungere un po’ d’acqua (meglio se demineralizzata) per ripristinare il livello corretto. Nel caso fosse decisamente al di sotto del minimo non sarà sufficente aggiungere acqua, ma anche l’antigelo… e qui occorre fare molta attenzione.

Gli antigelo in commercio sono di diverso colore e, pur avendo quasi tutti lo stesso elemento principale, possono contenere elementi che, se mischiati, possono far perdere efficacia al nostro liquido o, nella peggiore delle ipotesi, causare dei seri problemi all’impianto. Se poi il livello dovesse risultare di nuovo basso nel giro di poco è evidente che c’è qualche perdita, o nell’impianto (controllate sotto l’auto se si vedono gocce) o nella guarnizione della testata: se la perdita è importante noterete più fumo grigio allo scarico.

Verificato che la quantità di liquido sia corretta vediamo ora la qualità: già dall’aspetto è possibile capire se è tutto a posto, perché se il liquido dovesse risultare opaco o addirittura più denso del normale significa che va sostituito. Per testare l’efficacia invece si possono acquistare per pochi euro (meno di dieci, a seconda delle marche) dei test che ci dicono a quale temperatura ghiaccia e a quale bolle il nostro liquido… inutile dire che se i valori non sono soddisfacenti occore eliminare il liquido dal circuito, smaltirlo correttamente, ripristinarlo con uno nuovo; attività che si può decidere di fare da soli (verificare sul manuale d’uso le caratteristiche che deve avere il liquido refrigerante per la propria auto e come effettuare il cambio) oppure rivolgendosi a un’officina.

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