Honda CBF1000 – Test Ride

Honda CBF1000 – Test ride. Atene – Da buona giapponese, seppur prodotta interamente nel Belpaese, la Honda CBF 1000 si presenta porgendo il proprio biglietto da visita. Nella perfetta tradizione della cultura nipponica accettiamo di buon grado con un generoso inchino e ricambiamo il favore. Nel nostro compare l’immancabile scritta rosso fiammante “infomotori.com” accompagnata dal nome del fortunato tester, mentre in quello della bella “motoretta” dagli occhi a mandorla fioccano dati di tutto rispetto.
Honda CBF 500, 600 e…1000 Come è giusto che sia, non c’è due senza tre ed ecco che il trittico si completa con l’arrivo della “grossa” di casa. Nata originariamente per i centauri meno esperti, Honda CBF tenta il salto di qualità offrendosi anche ai più smaliziati, desiderosi di una moto in grado di lasciare a bocca aperta. Se, esteticamente parlando le linee suggerirebbero una moto rivolta ai cosiddetti “padri di famiglia” amanti della comodità e della tranquillità, sotto il serbatoio alloggia un tutt’altro che seduto propulsore. Il nome CBR 1000 RR Fireblade vi dice niente? Nel biglietto da visita citato all’inizio c’era proprio questo nome… Il propulsore incaricato di scarrozzare questa Honda CBF 1000 è il medesimo super sportivo diventato famoso in Super Bike. Chiaramente, viste le evidenti differenze di ciclistica ed utenza, il motore è stato un po’ rivisto soprattutto per quanto riguarda l’erogazione. Il quattro cilindri in linea da 998 cc è stato adattato ad un utilizzo meno estremo, concentrando l’erogazione non più ai massimi regimi, ma a quelli medio-bassi, esaltandone così la ripresa e la prontezza. Sempre per questo motivo è stata accorciata la prima ed allungate la quarta, quinta e sesta, lasciando quindi inalterati solo i rapporti di seconda e terza.
Comodità regolabile Sei alto, sei basso, sei medio? Nessun problema, la sella di Honda CBF 1000 è regolabile in tre diverse altezza grazie ad una corsa di circa 15mm – partendo da 795 – sia verso l’alto che verso il basso. La posizione di guida è molto comoda e consente una buona postura della schiena e non affatica le braccia. Il parabrezza, anch’esso regolabile, può essere alzato od inclinato a piacimento, riducendo così l’impatto dell’aria anche per un eventuale passeggero.

Completate tutte le regolazioni diamo voce a questo quattro cilindri. Dati alla mano un po’ di preoccupazione ci assale: quasi 100 CV a 8000 giri ed una coppia massima di 97 Nm a 6.500 giri, non sono certo caratteristiche di una tranquilla moto da gran turismo… Chiaramente non dobbiamo dimenticare in tutto questo la cilindrata: 998 cc non sono certo pochi, ma la ciclistica e la posizione di guida forniscono un’idea di tranquilla rilassatezza.
Bastano infatti pochi istanti per ottenere un ottimo feeling con Honda CBF 1000. L’ottima ciclistica lavora perfettamente in abbinata al potente propulsore, servendo in un piatto d’argento una moto ben bilanciata e stabile. Ovviamente occorrono dei piccoli accorgimenti soprattutto visto il generoso peso – 220 kg -: nel misto veloce bisogna infatti anticipare leggermente le manovre consentendo così ai pesi di spostarsi senza “strappi”. Di tutta risposta però Honda CBF 1000 si dimostra infallibile in fase di curva: una volta scelta la traiettoria sembra di viaggiare su dei binari. Impeccabile si dimostra poi il sistema di frenata, composto all’anteriore da un doppio disco da 296 mm a quattro pistoncini ed al posteriore da uno singolo da 240 con pinza ad un pistoncino, sempre all’altezza delle situazioni e supportato anche – a seconda della versione – dall’ABS, pronto ad intervenire. Il reparto sospensioni è forse l’unico su cui si possono sollevare delle piccole critiche. Rispetto a tutto il resto della moto risulta infatti troppo elementare ed alcune regolazioni in più sarebbero un gadget decisamente molto utile, soprattutto all’anteriore. Piccoli dettagli che non penalizzano affatto una moto molto interessante e ben realizzata.
Honda CBF 1000 Prodotta interamente in Italia, la nuova Honda CBF 1000 è disponibile in due versioni: una standard ed una con ABS. I prezzi, chiavi in mano, partono da 9.050 euro per la versione definita appunto standard, per arrivare fino ai 9.950 euro per la versione ST con ABS.

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