Nuova Piaggio Vespa Sprint 125 test ride

Abbiamo avuto l’occasione di provare la Vespa Sprint nelle belle ma caotiche strade della capitale in giorni in cui il meteo non è stato molto clemente e questo però ci ha dato la possibilità di utilizzarla sul bagnato e sull’asciutto apprezzandone tutte le doti.

Test ride Vespa Sprint

Diciamo subito che guidare una Vespa da sempre una bella sensazione; facile, intuitiva, maneggevole, adesso ancor più sicura di quanto lo poteva essere un tempo grazie ai nuovi freni; insomma un mezzo moderno alla cui guida però ognuno ci si ritrova subito facendo in modo naturale paragoni con le vespe di qualche decina di anni fa. Ed allora se le belle sensazioni sono sempre le stesse non si possono non notare i mille passi avanti fatti da questo scooter sotto l’aspetto della guidabilità e, diremmo noi, della sicurezza e della frenata (storicamente il punto debole di tutte le Vespe). Dei difetti delle “vecchie” Vespe ovviamente non c’è più traccia.

Lo scatto ai semafori è quello giusto e in linea con lo spirito della Vespa che non nasce e non vuole essere una brucia semafori; ma va benissimo così, va guidata in relax sapendo di poter disporre della potenza necessaria per effettuare qualsiasi sorpasso. Solo la frenata l’ho trovata leggermente lunga. Il pavé bagnato del centro di Roma è molto molto insidioso e qui abbiamo avuto la prima grande soddisfazione: la sospensione anteriore lavora a meraviglia e copia benissimo le buche presenti nel manto stradale lasciando a noi solo il piacere di guida ed una gradevole sensazione di sicurezza. Dopo aver percorso più di 20 km per le strade di Roma, alternando la guida tranquilla ad una più veloce, lanciamo un occhio all’indicatore digitale del livello del carburante e notiamo con piacere che la riserva di carburante all’interno del serbatoio da 8 litri segna il pieno.

Design e stile
Non si può non iniziare da una descrizione delle linee della nuova Vespa Sprint. Senza alcun dubbio e da qualsiasi prospettiva la si guardi la si riconosce immediatamente; anche l’occhio più distratto non potrà non notare che si tratti di una Vespa. Le linee sono giustamente un mix di stile retrò e moderno; a renderla veramente moderna però, oltre alla parte meccanica, troviamo tanti dettagli che fanno la differenza e che rendono questo nuovo scooter perfettamente attuale. Partiamo dunque dalla parte alta anteriore, dove si colloca il nuovo manubrio che ospita degli inediti blocchetti dei comandi “a bracciale”, un nuovo cruscotto analogico che ingloba un display digitale multifunzione e un nuovo faro anteriore dalla forma trapezoidale. Gli specchietti retrovisori abbandonano il design tondo e si rinnovano nella linea e nelle forme.

Il Centro Stile Piaggio ha connotato la nuova Vespa Sprint con spunti di stile esclusivi e fortemente distintivi. La strumentazione, ad esempio, è protetta da un minispoiler. Il tachimetro mette in mostra un nuovo sfondo nero, mentre il riquadro digitale multifunzione si connota per una più netta retroilluminazione rossa. Una nota elegante: la stessa tonalità è ripresa, infatti, nella finitura della cravatta sullo scudo anteriore. questa è una finezza ereditata dal progetto 946, la Vespa più preziosa e tecnologica di sempre. Nuove sono anche le luci di posizione anteriori a Led, così come la luce stop posteriore. Segno tangibile di una Vespa che, come sempre, guarda al futuro senza dimenticare quella tradizione di stile che l’ha resa una vera ambasciatrice del design italiano nel mondo.

Vespa Sprint inedito design anche per i cerchi in lega di alluminio da 12 pollici. Questa è una novità assoluta: per la prima volta su una Vespa piccola vengono montati cerchi di così grande diametro e pneumatici di così generose dimensioni, analoghi a quelli utilizzati sulle Vespa della serie Gts. Troviamo il classico vano portaoggetti diviso in due scompartimenti e bloccato da una serratura integrata nel blocchetto della chiave. Nuova anche la sella, piatta nella parte superiore ma ben sagomata e rifinita lateralmente. Per accedere al nuovo vano sottosella, adesso capace di 16,4 lt, basta schiacciare il pulsante elettrico posto al centro del retroscudo. Il passeggero può aggrapparsi al maniglione dal design completamente nuovo e dalla forma squadrata.

I motori

Vespa Sprint è disponibile in due cilindrate e tre diverse motorizzazioni: due 50 cc (a due e quattro tempi) e un 125 cc con distribuzione a 3 valvole. Propulsori che, dal punto di vista tecnologico, rappresentato lo stato dell’arte. Quello più atteso è il monocilindrico a 4 tempi raffreddato ad aria, con distribuzione monoalbero a camme in testa a 3 valvole (2 di aspirazione e 1 di scarico) e alimentazione a iniezione elettronica, studiato e costruito negli stabilimenti di Pontedera. Per ottenere maggiori performance è stato eseguito uno scrupoloso lavoro di studio per la diminuzione degli attriti e il miglioramento della fluodinamica. Nella ricerca del miglior rapporto tra prestazioni e consumi, la soluzione della distribuzione a 3 valvole è risultata la più efficace, poiché migliora l’aspirazione, aumentando l’efficienza del motore rispetto ai convenzionali motori a 2 valvole. Il sistema di raffreddamento è stato oggetto di un’accurata analisi, anche mediante simulazioni termofluidodinamiche, per migliorarne ulteriormente il rendimento, ottenendo una sensibile riduzione della rumorosità meccanica e della potenza assorbita.

Il sistema di iniezione elettronica è completamente nuovo. Una unità di ultima generazione progettata da Piaggio specificatamente per Vespa Primavera e Vespa Sprint. Il motore 3V ha inoltre l’importante vantaggio di pesare meno rispetto al 2V della serie precedente. E i consumi? I dati Piaggio parlano di 64 con un litro di benzina procedendo a 50 km/h. E ora i cinquantini. Le due versioni sono dedicate ai giovanissimi, in ossequio alla tradizione iniziata negli anni ’60. Il 50 due tempi della serie Hi-Per2 si rivolge a chi cerca di prestazioni brillanti per muoversi velocemente nell’ambiente metropolitano. Il 50 4T vanta una moderna distribuzione a 4 valvole che permette accelerazioni vivaci: è infatti il più potente 50 cc a 4 tempi presente sul mercato, con i suoi 4,35 cavalli erogati in maniera molto lineare.

Telaio e ciclistica
La scocca piccola, come nella Vespa Primavera, nasce per garantire al pilota ergonomia, abitabilità e facilità di utilizzo. Nonostante ciò, lo spazio per le gambe è aumentato e la posizione della sella è fissata a 790 mm d’altezza. La scocca in lamiera stampata saldata a punti cela un telaio adesso più rigido del 154% e un cannotto di sterzo più rigido del 36%, soluzione adottata per aumentare la sicurezza del mezzo e il piacere di guida.
Per aumentare invece lo spazio nel vano sottosella, la batteria è stata spostata nel tunnel centrale della pedana, caratteristica che contribuisce nel centralizzare le masse ed abbassare il baricentro dello scooter. Per ridurre notevolmente le vibrazioni, il motore è adesso attaccato al telaio attraverso un sistema a braccetti con doppio grado di libertà e doppio tampone in gomma. La Sprint è dotata del solo cavalletto centrale, il laterale è disponibile come optional.
La parte delle sospensioni ha ricevuto un’importante rivisitazione all’anteriore, dove l’ammortizzatore è adesso fissato alla ruota tramite un perno di incernieramento su supporto in alluminio che aumenta la scorrevolezza della sospensione e di conseguenza il comfort di marcia e la capacità di assorbimento delle imperfezioni stradali. Al posteriore rimane invece il monoammortizzatore idraulico a doppio effetto con molla elicoidale regolabile nel precarico in 4 posizioni

Colori e prezzi

Alle versioni classiche, bianca, rossa e nera, Piaggio ha aggiunto due colori particolarmente graditi ai giovani, giallo e blu. La Vespa Sprint 125 costa 3.900 euro. Per la 50 due tempi bastano 2.890 euro; cento euro in più, invece, per chi sceglie la versione quattro tempi.

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