Prova SYM Joymax 300 Z, non solo un prezzo allettante!

SYM Joymax 300 Z – Togli il marchio e vedi uno scooter di media cilindrata pieno di pregi, di fattura molto buona e con un motore tra i più potenti ed efficienti della sua categoria, con oltre 27 cavalli, offerto a soli 4.500 euro, che includono 4 anni di garanzia e che in questo momento, al netto del contributo di una promozione in essere, scende addirittura a 3.900 euro. Inutile girarci intorno, in Italia siamo però tra i più allergici ai marchi nuovi o a quelli associati al concetto di low cost. Lo siamo soprattutto in ambito automobilistico, dove spesso si è disposti a spendere anche un 15-20% in più per vetture analoghe, ma che sfoggiano il logo di un brand di immagine, mentre il mercato delle due ruote ed in particolare degli scooter fa in parte eccezione.

Il prezzo, o meglio il rapporto qualità / prezzo, diventa uno degli elementi più importanti quando si sceglie un mezzo in cui ad essere fondamentali sono prima di tutto la praticità e la concretezza. Per chi non lo sapesse, SYM (il nome per esteso è Sanyang Motor Co. Ltd), è un’azienda di Taiwan diventata un colosso (lo è oggettivamente, avendo prodotto oltre 800 mila auto e 16 milioni di veicoli a due ruote in uno stabilimento dove sono impiegate circa 2.400 persone), dopo essere stata per circa 40 anni (1962-2002) un fornitore di Honda, per conto della quale assemblava le sue motociclette. Oggi ha accordi con Hyundai, Kia, Bombardier, Mahindra e molti altri, ma è anche una delle aziende leader mondiali nella produzione di mezzi a due ruote. Presente in Italia dal 2005, i suoi prodotti sono maturi ed evoluti sia nel design che nella meccanica, come dimostra il nuovo Joymax 300 Z.

Disegnato per piacere, ma con occhio attento alla praticità

SYM Joymax Z 300 estetica

SYM Joymax Z 300: estetica moderna, ma occhio alla praticità

Il nuovo Joymax 300 Z affina nel look un prodotto a cui mancava forse giusto un pizzico di personalità in più. Lo fa con un pacchetto di novità che ritocca il frontale, ma che soprattutto nel posteriore rivoluziona un po’ il suo aspetto, con più sportività e linee moderne e tese. Nessun sacrificio sull’altare del design però, anzi. Si, perché il nuovo modello guadagna anche in comfort e dotazione, grazie al parabrezza maggiorato, di serie e regolabile in altezza (anche se da fermo e con la necessità di utilizzare degli attrezzi), oltre ad un portaoggetti con presa USB ed un sottosella (da ben 48 litri) che promette di poter ospitare addirittura due caschi integrali.

La strumentazione è mista analogica / LCD, con i dati essenziali e tasti di navigazione sul quadro stesso. Mancano quelli su consumo ed autonomia, che su alcuni competitor premium sono oggi disponibili, ma l’aspetto e la leggibilità sono buoni. Il Joymax Z punta alla sportività con parti con finitura carbon look, a contrasto con le plastiche verniciate, anche se nel nostro caso il mat black stacca poco cromaticamente, rendendo la cosa evidente solo da vicino. Si tratta di uno dei tre colori con cui arriva in Italia, oltre al classico bianco ed un più modaiolo grigio opaco (a nostro avviso la scelta migliore), mentre rosso e blu opaco non sono al momento previsti per il nostro mercato (stessa sorte per le cilindrate alternative 125 e 250, dedicate ad altri Paesi e non importate).

C’è tutto, non il superfluo

SYM Joymax Z 300 dashboard strumentazione

SYM Joymax Z 300: pratico, ma senza troppi fronzoli

Il Joymax Z per il resto è un “ruote basse” (13 dietro e 14” davanti – calzano gomme Maxxis MA-PRO rispettivamente 140/60 e 120/70) votato all’utilizzo a 360° e lo dichiara anche nel suo aspetto. Pedana con tunnel alto, come d’abitudine per la conformazione del telaio di questo tipo di scooter, un vano sottosella molto capiente, ed aspetto curato “il giusto”. Non manca nulla, ma il gruppo ottico frontale è un classico alogeno, disegnato da linee tese ed abbinato ad elementi separati (questi a LED), che però tiene ovviamente in considerazione l’aspetto economico, per evitare di far lievitare troppo il prezzo con soluzioni troppo raffinate. Non mancano soluzioni pratiche, alcune delle qualità diventate però “fuori moda”, come il blocchetto con chiusura a ghigliottina di sicurezza, che evitare che gli agenti atmosferici alla lunga lo danneggino, quando non si parcheggi lo scooter al coperto.

Monocilindrico dalla potenza ed affidabilità di riferimento

Il motore è uno degli assi nella manica del Joymax Z. Il media cilindrata raffreddato a liquido e con 4 valvole, ha una cubatura di 278 cc, esprime ben 27,2 cavalli a 8 mila giri, con una coppia altrettanto generosa, grazie a 27,3 Nm a 6.750 giri. Se pensate che un motore “made in Taiwan” sia poco affidabile o abbia qualcosa da invidiare a prodotti giapponesi o europei, vi sbagliate di grosso. Quando si producono quantitativi importanti, e SYM da questo punto di vista non scherza affatto, l’affidabilità e la durata nel tempo diventano fondamentali, sia in termini di immagine e di valorizzazione del marchio, ma anche meramente dal punto di vista economico. Meglio produrre un motore in grado di durare, piuttosto che trovarsi a gestire onerose riparazioni in garanzia. Il fatto che SYM dia ben 4 anni di garanzia (o 100.000 km) inclusi nel prezzo, è già un chiaro indizio che i suoi propulsori siano assolutamente all’altezza della miglior concorrenza. Ed infatti il cilindro adotta soluzioni raffinate, come il “Ceramic SiC”, che mette insieme elevate resistenze al calore e all’usura, con la riduzione degli attriti. Così si ottengono ottimi valori in quanto a prestazioni, uniti ad una efficienza, quindi anche consumi, al top della categoria, oltre a promettere una durata chilometrica notevole. Se avete ancora dubbi sui motori SYM, provate a chiedere a qualche officina e vedrete che sempre più spesso vengono considerati migliori anche di blasonati prodotti “Made in Italy”.

SYM Joymax Z 300 motore engine

SYM Joymax Z 300: motore potente, affidabile ed efficiente

Ciclistica tradizionale, ma è pronto a tutti i contesti

Media cilindrata, compromesso perfetto. Con il salire delle cilindrate, molti maxi scooter hanno raggiunto dei costi di esercizio e manutenzione simili a quelli di una moto. Dopo la corsa alle cilindrate maggiori, negli ultimi anni stiamo infatti assistendo al ritorno a valori intorno a 3 – 400 cc, proprio come per il Joymax Z. Alla fine 27 cavalli ed una velocità massima prossima ai 140 km/h effettivi gli consentono di essere utilizzato in ogni contesto, non solo in città, ma anche per un trasferimento in autostrada e per il commuting extraurbano. Oltre alle doti del motore, anche ciclistica e comfort lo supportano egregiamente in questo. Adotta soluzioni classiche e stra collaudate, come il telaio monotrave in acciaio, una forcella anteriore telescopica (con steli da 37 mm) a piastra singola ed il doppio ammortizzatore posteriore (in questo caso regolabile nel precarico molla); non per questo pecca dal punto di vista della guida, come vedremo. ABS Bosch 9.1 a coadiuvare il sistema frenante, con un disco singolo da 260 mm all’anteriore, da 240 al posteriore.

Alla guida lo si ama usandolo

Non è certo l’ultima delle supersportive che in redazione i tester si contendono e si litigano, ma il Joymax Z è uno di quei classici prodotti che quando sono in prova, avendo la possibilità di scegliere, finisce per essere tra i più utilizzati. Che sia per un tragitto in città, o per uno spostamento extraurbano a medio raggio, riesce ad ottenere un compromesso decisamente vantaggioso in termini di comfort, praticità, ma anche piacere di guida e prestazioni. La posizione in sella è decisamente comoda e rilassata, il manubrio è largo e si allunga quanto basta per garantire alle braccia di non affaticarsi mai, mentre la seduta è posta ad appena 747 mm da terra ed i piedi sulla pedana restano piuttosto avanzati (anche se non è moltissimo lo spazio per allungare le gambe nella classica posizione da viaggio autostradale). La posizione è più comoda che attiva, ma si tiene tutto sotto controllo anche quando si guida in modo più dinamico, sfruttando il generoso angolo di piega concesso.

Il parabrezza copre perfettamente il busto ed anche una persona alta un metro e 80 non soffre per la pressione sul casco, grazie all’assenza di turbolenze degne di nota. Buona anche la posizione, più rialzata, per il passeggero, che trova un pratico appiglio sulle maniglie posteriori, che non sono quindi un mero elemento per caratterizzare l’estetica del Joymax Z. Buona la frenata, con la sola nota di una pressione richiesta sulle leve che diventa abbastanza importante nelle staccate più decise, mentre il comparto sospensioni vede la forcella perfettamente tarata e gli ammortizzatori posteriori piuttosto sostenuti, diventano solo un filo secchi nella loro risposta sulle asperità cittadine. Ci è piaciuto molto il motore, abbinato ad una trasmissione fluida e mai in difficoltà ed in grado di offrire prestazioni sempre all’altezza (il peso a secco è di 184 kg – 196 in ordine di marcia) e che non fanno desiderare il passaggio da 3 a 400 cc (che ribadiamo essere le due cilindrate “miglior compromesso” per uno scooter). Tra i 300 è sicuramente uno dei più brillanti, ma anche dall’erogazione sempre piena. Si può sfruttarlo a fondo o gestire il gas per ridurre i consumi o per viaggiare più comodi. Da questo punto di vista, in autostrada a 120 km/h il Joymax offre il meglio su entrambi i fronti, consentendo quindi di macinare chilometri in modo sufficientemente veloce ed in gran comfort.

Conclusioni e prezzo

Proprio sul fronte consumi merita una promozione piena, perché i 25 con un litro si ottengono facilmente, anche qualcosa in più con un utilizzo giusto un attimo attento. Con ben 12 litri di serbatoio promette quindi percorrenze importanti, anche di oltre 300 km tra un rifornimento e l’altro.

Un prodotto completo, in grado di convincere, che strizza l’occhio ad un design più ricercato che in passato, senza mai perdere di vista la praticità. Questa è da lode potremmo dire, grazie ad un vano sottosella capiente, ma dotato anche di illuminazione e di un pistone che sostiene la sella, oltre al pratico portaoggetti frontale con presa USB.

Detto dei ben 4 anni di garanzia (che includono l’assistenza stradale in caso di guasto meccanico, incidente o foratura pneumatico, in tutta Europa, 24 ore su 24, 7 giorni su 7), il SYM Joymax Z 300 ha un prezzo di listino di 4.500 euro (già inferiore quindi anche di oltre mille euro ad alcuni concorrenti nel suo segmento), che al momento possono scendere addirittura a 3.900, grazie ad una promozione in corso.

Abbigliamento utilizzato

Casco: Vemar Chopper 66 Sparkling Black
Giacca e guanti: Clover
Jeans: Alpinestars Double Bass Denim Jeans
Scarpe: Alpinestars Jam Drystar

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