F1, Gp di Australia 2012: vince Button davanti a Vettel, Alonso quinto

 

Il tempo dei test e delle tattiche era già finito nelle qualifiche di ieri, ora si fa sul serio e vetture e piloti si confrontano tra loro e con il cronometro. Nelle prime quattro posizioni finiscono due McLaren, con Jenson Button primo e Lewis Hamilton terzo, e due Red Bull, Sebastian Vettel secondo e Mark Webber quarto. Quinto Fernando Alonso, che riscatta in parte un week end difficile.

Si spegne il semaforo rosso ed è Jenson Button che scatta meglio di tutti dalla seconda posizione conquistata in qualifica. Lewis Hamilton è secondo alla prima curva, mentre Romain Grosjean parte male e perde diverse posizioni. Michael Schumacher conquista così la terza posizione provvisoria mentre dietro partono molto bene sia Fernando Alonso che Felipe Massa, che dopo poche curve risale dalla sedicesima alla decima posizione. Al secondo giro esce di scena la vera sorpresa delle qualifiche di sabato, la Lotus di Grosjean viene superata dalla Williams di Pastor Maldonado che lo tocca sulla ruota anteriore sinistra rompendogli la sospensione e costringendolo così al ritiro. 
I primi giri vedono le McLaren fare subito il vuoto, mentre in terza posizione Michael Schumacher fatica a prendere un buon ritmo e viene incalzato da Vettel. Proprio il campione del mondo fa un piccolo errore e si crea così un quartetto in lotta con Vettel, Rosberg, Alonso e Webber.
All’undicesimo giro un problema al cambio costringe Michael Schumacher prima a un errore quindi al ritiro mentre nelle retrovie Felipe Massa gira sempre più lento con la sua Ferrari e decide di rientrare ai box per cambiare le gomme. Cambio anche per Rosberg che cede così il momentaneo quarto posto ad Alonso.
Al 14° giro è il turno di Fernando Alonso che monta gomme medie e torna in pista in nona posizione proprio davanti a Rosberg. Ora le McLaren sembra vogliano gestire il vantaggio, mentre è Sebastian  Vettel che avendo pista libera gira costantemente più veloce di tutti, restando comunque a più di 11 secondi di distacco dal vertice della corsa.
Continua la danza dei cambi con Button e Vettel che si fermano contemporaneamente e riescono a rientrare comunque davanti ad Alonso che è l’unico, con le Mercedes, a montare le gomme medie.
Massa non riesce a ingranare con le gomme soft e al 29 giro rientra di nuovo ai box proprio per cambiare le gomme.
Al 38° giro Petrov “parcheggia” la sua Catheram Renault sul rettilineo per un problema al servosterzo, con relativo ingresso della safety car. Ne approfittano sia Vettel che Webber per cambiare le gomme, mentre le due McLaren erano appena rientrate a loro volta. Ora tutte e quattro le vetture montano gomme medie. Il carro attrezzi che deve spostare la vettura dal rettilineo percorre un buon tratto di pista, costringendo la safety car a rallentare vistosamente con tanto di rischio tamponamento per le monoposto che seguono, è un’immagine veramente surreale: tutti in fila dietro il camion!!!
Al 42° giro si riparte con i primi cinque che nell’ordine sono Button, Vettel, Hamilton, Webber e Alonso. Button fa segnare subito il miglior tempo della gara rimettendo così un po’ di strada fra lui e Vettel, mentre Alonso fatica a riprendere il ritmo.
48° giro: contatto tra Felipe Massa e Bruno Senna che cercava di passarlo all’esterno. Le due vetture si agganciano e viaggiano così per diversi metri, entrambi rientrano ai box ma Bruno Senna riparte mentre Felipe Massa si ritira.
La gara prosegue senza particolari colpi di scena, a esclusione di alcune manovre al limite di Kamui Kobayashi (sesto) con la Sauber-Ferrari e un’ottima rimonta di Kimi Raikkonen (settimo) con l’unica Lotus-Reanult rimasta in gara.
Nelle ultime curve Pastor Maldonado, che era alle spalle di Fernando Alonso, mette le ruote sull’erba e perde il controllo finendo contro il muretto. Nessuna conseguenza per il pilota ma gara terminata a pochissimi chilometri dall’arrivo.

In conclusione una gara abbastanza combattuta, dove le McLaren hanno dimostrato di essere le macchine da battere, mentre le Red Bull sono parse meno efficaci degli anni passati con alcuni problemi soprattutto in uscita di curva. Le Mercedes restano un punto di domanda per via dell’affidabiità, pur avendo dimostrato di poter tenere un buon ritmo per la gara terminano con 0 punti. In Ferrari si conferma la necessità di lavorare, e molto, perché il quinto posto di Fernnado Alonso non può certo soddisfare la scuderia di Maranello, tanto più che il pilota spagnolo è sempre stato più impegnato a difendersi dagli inseguitori che ad attaccare le vetture giunte davanti, costantemente più veloci. 
Buona la prestazione complessiva della Williams e delle Lotus, entrambe motorizzate Renault, così come si è comportata piuttosto bene la Sauber con motore Ferrari.
Ora ci si sposta in Malesia, su un tracciato molto diverso da quello cittadino di Melbourne, dove anche le gomme Pirelli saranno messe molto più duramente alla prova.

GP Australia 2012, ordine di arrivo
1 3 Jenson Button McLaren-Mercedes
2 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault +2.1 secs
3 4 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes +4.0 secs
4 2 Mark Webber Red Bull Racing-Renault +4.5 secs
5 5 Fernando Alonso Ferrari +21.5 secs
6 14 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari +36.7 secs
7 9 Kimi Räikkönen Lotus-Renault +38.0 secs
8 15 Sergio Perez Sauber-Ferrari +39.4 secs
9 16 Daniel Ricciardo STR-Ferrari +39.5 secs
10 11 Paul di Resta Force India-Mercedes +39.7 secs
11 17 Jean-Eric Vergne STR-Ferrari +39.8 secs
12 8 Nico Rosberg Mercedes +57.6 secs
13 18 Pastor Maldonado Williams-Renault Accident
14 24 Timo Glock Marussia-Cosworth +1 Lap
15 25 Charles Pic Marussia-Cosworth +5 Laps
16 19 Bruno Senna Williams-Renault +6 Laps
Ret 6 Felipe Massa Ferrari +12 Laps
Ret 20 Heikki Kovalainen Caterham-Renault +20 Laps
Ret 21 Vitaly Petrov Caterham-Renault +24 Laps
Ret 7 Michael Schumacher Mercedes +48 Laps
Ret 10 Romain Grosjean Lotus-Renault Accident
Ret 12 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes +58 Laps

 

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