Ginevra, il Salone dell’Auto presentato con tutte le sue novità

I duecento espositori provenienti da trenta Paesi hanno affittato (a caro prezzo) oltre 77mila dei 78mila metri quadrati di stand disponibili per il Salone di Ginevra 2016. Ottantotto le anteprime mondiali e trentadue quelle europee: spiccano tra le più attese il suvvettino di lusso Audi Q2, la Seat Ateca (cugina spagnola della Tiguan), la Toyota C-HR, le versioni wagon della Fiat Tipo e della Kia Optima, la nuova Renault Scenic, l’elegantissima Volvo V90, i gemelli da trasporto (nove posti) Citroen Space Tourer e Peugeot Traveller, la originale Range Rover Evoque Cabriolet e la Toyota Proace.

Ma c’è largo spazio anche per le super car: Aston Martin DB11, Bugatti Chiron, Ferrari GTC4 Lusso, Lamborghini Centenario LP770-4 (40 costosissimi esemplari, già tutti venduti), il suv Maserati Levante, la Porsche 917 Boxter e la tutto elettrica Tesla Model X.

A Ginevra sarà rivelato anche il nome dell’Auto dell’anno, scelta dalla stampa specializzata tra Audi A4, Bmw Serie 7, Jaguar XE, Mazda Mx5, Opel Astra, Skoda Superb e Volvo XC90. Anche quest’anno, occhi puntati sulle vetture a basso impatto ambientale, sotto i 95 grammi di CO2 per Km, con tanto di concorso legato all’immancabile App, che si attiva da sola ogni volta che si passa vicino ad una di queste auto.

Tra le chicche, il Padiglione della TAG Heuer, in cui sono esposte la nuova F1 Red Bull Racing 2016 Tag Heuer RB12, la Porsche Dempsey Racing 911 Rsr 2015, la March 701 di Jo Siffert, la Formula E 2016 e la Abarth 595 Competizione by TAG Heuer. Anche se il 47% dei visitatori sono francesi, gli organizzatori presentano per tradizione a Milano il Salone  Internazionale dell’Automobile di Ginevra: e la tradizione porta fortuna, tanto che, in soli cinque anni, i visitatori italiani sono passati dal 2% al 6%, pari a 42mila persone (sulle 700mila attese quest’anno).

C’è anche un pacchetto interessante curato dalla città di Ginevra, che propone a 71 franchi svizzeri (64 euro) un  pernottamento bed and breakfast, l’uso dei mezzi pubblici (comodissimi e consigliabili, perché i parcheggi sono cari e  sovraccarichi). L’ingresso al salone (10-20, il sabato 9-19) costa 16 franchi svizzeri (14,5), ma dopo le 16 c’è lo sconto del 50%. Ragazzi sino a 16 anni e pensionati pagano solo 9 franchi (8 euro).

Unica rassegna europea ad andare in scena ogni anno, Ginevra è considerata la vetrina più autorevole ed imparziale del settore, perché si svolge nell’unico Paese del Vecchio continente in cui non ci sono fabbriche di automobili. Un turbine mediatico fatto di diecimila giornalisti accreditati, un sito web (www.salon-auto.ch) con tutte le informazioni: 1,8 milioni di accessi e 20 milioni di pagine visitate, Tg web quotidiani dal Salone, Facebook in tre lingue (francese, tedesco ed italiano) ed una guida ufficiale stampata in seicentomila copie, in quattro lingue (inglese compreso). In più, da cinque anni, Ginevra ospita anche la proclamazione dell’“Auto dell’anno”.

Una curiosità: la Fondazione privata che gestisce il salone ha solo due dipendenti, presidente e direttore generale, tutti gli altri sono a contratto per tre-quattro mesi all’anno. Provate a pensare come andrebbe in Italia….

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