Lexus CT 200h: prova su strada della prima ibrida compatta premium

Lexus CT 200h:  la prima compatta due volumi full hybrid al mondo
Viene presentata così da Lexus la CT 200h, compatta due volumi che unisce il design moderno robusto ed aggressivo in voga al momento alla tecnologia ecologica della propulsione ibrida.
Esteticamente azzeccata, si inserisce nel segmento C, quello per intenderci dove combatto Audi A3, Lancia Delta e Volkswagen Golf, con la sola non minima differenza che la giapponese ha dalla sua un aiuto ecologico. Insomma, una vettura pensata da una parte a chi interessa (per ragioni più diverse) il segmento di appartenenza e da una parte a chi cerca consumi ed emissioni ridotti senza badare alle prestazioni. E nemmeno tanto al prezzo visto che va da un minimo di 29.200 Euro ad un massimo di 36.450 Euro, optional ed accessori vari esclusi.

Interni della Lexus CT 200h
Pensando ad un marchio di lusso com’è Lexus per Toyota, ci si può aspettare un abitacolo ben curato nei dettagli e creato con materiali pregiati.
Se la prima aspettativa viene ripagata in ampia percentuale, un po’ meno la seconda: la Lexus CT 200h non si può certo definire spartana anzi, ma non cela affatto una filosofia pratica. Pochi fronzoli e niente salotto quindi come si potrebbe pensare, anche se non mancano le scelte su come “arredare” la prima compatta premium al mondo: infatti è possibile scegliere fra quattro tipi di intarsi. Quello di serie è nero cup, poi sono disponibili tre altri tipi di intarsi: frassino marrone scuro o bambù più chiaro dall’aspetto naturale per gli automobilisti più propensi all’eleganza oppure color grafite per quelli dal carattere più sportivo.
L’impianto audio, il climatizzatore e il navigatore si comandano grazie al Remote Touch, una specie di mouse attraverso il quale si interagisce in modo intuitivo con gli apparati su un multi-display di 7″. Questo è posizionato in modo strategico sul cruscotto consentendo di visualizzare e interagire con i diversi schermi senza distrarre dalla guida.
L’ecocompatibilità della CT 200h si materializza anche nell’uso dei materiali: per esempio i tappetini e il rivestimento del vano bagaglio sono realizzati in plastica contenente il 30% di materiali organici, mentre le membrane degli altoparlanti sono in resina a base di carbone di legna di bambù.
La plancia fornisce tutte le più tradizionali informazioni colorandosi in modo diverso in base alla modalità di guida, selezionabile grazie al selettore delle quattro modalità di guida posto nella consolle centrale.
Buona la capacità di carico grazie all’alloggiamento delle batterie: il bagagliaio può arrivare fino ad un massimo di 985 litri coi sedili ripiegati.

4 modalità di guida e doppia strumentazione per la Lexus CT 200h
Grazie al selettore della modalità di guida, si può adattare la guida della CT 200h alle proprie esigenze.
La modalità EV (Veicolo Elettrico) permette di guidare nella massima silenziosità fino a 45km/h e per tratti (purtroppo) inferiori ai 2 km senza usare benzina, con zero emissioni di CO2, e NOx.
Per chi preferisce una guida più rilassata si utilizzano le modalità ECO e NORMAL, che consentono di raggiungere velocità più elevate, in queste tre modalità l’illuminazione della strumentazione e dell’abitacolo è di colore blu e l’econometro aiuta a guidare in maniera più efficiente.
Chi invece preferisce una guida più dinamica seleziona la modalità SPORT: si modificano così la sensibilità dell’acceleratore, il servosterzo elettrico e il controllo elettronico della stabilità e della trazione. Inoltre, l’econometro si trasformerà in un contagiri e l’illuminazione della strumentazione e della plancia diventerà rossa.

Esterni della Lexus CT 200h
A prima vista non si direbbe sia un’auto gentile, ecologica. Le forme della CT 200h sono compatte robuste ed il taglio dei fari oltre che moderno è aggressivo. In fin dei conti, c’è sempre da far concorrenza con Golf, A3 e compagnia e l’estetica è ancora il fattore fondamentale nella scelta della macchina.
Due volumi secchi senza nemmeno un po’ di bagagliaio sporgente ed il cofano lungo esprimono tutta la sua decisione.
L’ampio uso di componenti in alluminio rende questa Lexus molto la più leggera in assoluto, mentre l’uso di acciaio ad alta resistenza ha permesso di realizzare una cella di sicurezza robusta.
Il coefficiente aerodinamico di ferma a 0,28 aiutato dalla linea del tetto che scende morbida sul  lunotto posteriore con un minispoiler laterali che minimizzano le turbolenze, le fiancate muscolose ed i paraurti affusolati. Dieci le colorazioni disponibili, dal bianco al giallo, dal nero opale al blu sport.

Motori della Lexus CT 200h
Il motore termico della Lexus CT 200h è un 4 cilindri 1798 cm3 benzina che eroga una potenza massima di 99 CV ed una coppia di 142 Nm a 4.000 giri al minuto. Il propulsore è abbinato ad un cambio automatico E-CVT (Elettronico a variazione continua dei rapporti).
Il motore elettrico alimentato da batterie Idruro metallico di nickel (Ni-MH) (poste nell’assale posteriore) da 37 CV. I due motori interagiscono erogando una potenza massima complessiva di 136 CV.
Le batterie non si ricaricano perché la Lexus CT 200h è dotata del sistema di recupero di energia in frenata (oppure rilasciando il pedale dell’acceleratore) : praticamente, ogni volta che si guida si ricarica.

Alla guida della Lexus CT 200h
Abbiamo provato la prima auto compatta di segmento premium Full Hybrid al mondo in tutte le situazioni, dal centro urbano ai viaggi autostradali.
L’abitacolo accogliente ha un baricentro basso con una conseguente posizione di guida, la visibilità anteriore è soddisfacente mentre quella posteriore un po’ meno. Ma ormai la stragrande maggioranze delle auto di qualsiasi segmento  viene disegnata con montanti posteriori che penalizzano la vista dal lunotto. Per fortuna che a venirci incontro c’è l’utilissima retrocamera,
Tutti i comandi sono a portata di mano ed il joystick sul tunnel centrale, l Remote Touch, semplifica il controllo dei vari dispositivi di infotainment. Ma oltre alla pratica indispensabile, consigliamo anche una letta al manuale d’uso, sarebbe un peccato non imparare tutte le sue funzioni.
Quello che colpisce la prima volta che si sale sulla CT 200h è la partenza, perché si avvia in modalità esclusivamente elettrica senza fare alcun rumore né una minima vibrazione e tanto meno consumare e emettere un milligrammo di CO2. Siamo in moto, ma non ce ne accorgiamo. Così in modalità elettrica avanziamo per 2 km ad una velocità massima di 45 km/h. Dopo 2 km (peccato sia solo questa l’autonomia della batteria) o dopo aver superato i 45 km/h, si aziona il motore termico a benzina che riceve assistenza da quelle elettrico.
Il passaggio dalla modalità EV a quella ECO o NORMAL, dopo i 2 km o superati i 45 km/h, avviene senza nemmeno rendersene contro. In città possiamo anche mantenere questo tipo di selezione: non possiamo poi chiedere di più inoltre la potenza e più che sufficiente e ci sentiamo anche con la coscienza a posto perché le emissioni ed i consumi sono minimi.
Il passaggio alla luce rossa della modalità SPORT invece è più avvertibile non solo dal punto di vista grafico: si sente l’innesto di una maggior potenza e l’irrigidimento dello sterzo. Certo non siamo al volante di una sportiva e non possiamo pretendere accelerazioni fulminanti, quindi dobbiamo mantenere aspettative un pelo più basse, ma la Lexus CT 200h non è un’auto sportiva e di performante ha i consumi, non di certo le prestazioni: la velocità massima infatti arriva a 180 km/h con una accelerazione 0 -100 km/h di poco superiore ai 10 secondi.
Ma la Lexus CT 200h è il futuro. Perché mantiene inalterati gli standard del marchio avvicinandosi ad una clientela attenta alla qualità dell’ambiente. Senza penalizzare il look.

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