Mercato auto gennaio 2010

Mercato auto gennaio 2010 offre dati molto diversi, positivi per le immatricolazioni e negativi per gli ordini. Non deve trarre in inganno il buon livello delle immatricolazioni che continua ad esprimere il positivo effetto degli incentivi cessati a fine 2009, perchè a preoccupare l’intero settore dell’automotive italiano è la bassissima quota di ordini raccolti, che indicano le prevedibili attese del cliente di fronte ad una decisione sul futuro del sostegno al rinnovo del parco circolante che tarda ad arrivare, in un senso o nell’altro. Come tutti i mercati, anche quello dell’automobile ha estremo bisogno di certezze e il rinvio da parte delle Istituzioni di decisioni in merito, di certo non giova a chi vive di questo lavoro. Queste le parole di Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti con le loro Reti di vendita sul mercato italiano, interpreta così i dati di fine gennaio, aggiungendo che i sia pur scarsi risultati della raccolta ordini sono merito esclusivo delle Case e dei Concessionari, che hanno lanciato campagne sostitutive degli incentivi, accollandosi pesanti oneri. Le immatricolazioni di autovetture diffuse dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono state 206.341 (+30,2% rispetto alle 158.457 del gennaio 2009) e rappresentano la prima parziale soddisfazione degli ordini raccolti nella parte finale dello scorso anno e che, come prevede la legge, possono portare ad immatricolazioni incentivate sino al 31 marzo 2010. Gli ordini, frutto di un primo scambio di informazioni fra ANFIA e UNRAE, risultano essere circa 125.000, addirittura il 10% in meno di quelli già molto bassi raccolti nel primo mese del 2009, che come quello di quest’anno, fu colpito dalle incertezze sul futuro degli incentivi. Gli analisti dell’UNRAE ricordano che la raccolta ordini del mese di gennaio, storicamente ha sempre largamente superato le 200.000 unità, confermando l’importanza dell’avvio di anno per il sistema distributivo italiano dell’auto, che invece questa volta potrebbe essere colpito nella tenuta economica delle strutture, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro nell’ambito della sola filiera distributiva, valutati dall’UNRAE in circa 10.000 ove non venissero rinnovati gli incentivi alla rottamazione. L’UNRAE ricorda che la raccolta ordini di gennaio, se proiettata sull’intero anno 2010, produrrebbe un mercato delle immatricolazioni inferiore a 1,6 milioni di unità, pari ad una flessione di oltre il 25% sul 2009. Dal punto di vista ambientale, le immatricolazioni di gennaio, proprio perché in massima parte relative agli ordini incentivati dello scorso anno, hanno consentito una riduzione di ben 11 punti delle emissioni medie ponderate di CO2, passate da 143,4 g/km del gennaio 2009 a 132,4 g/km attuali. Quanto alla struttura del mercato di gennaio, i valori confermano quelli dell’intero 2009, con elevate immatricolazioni di vetture bifuel benzina-GPL e benzina-metano (nell’insieme quasi il 30% del totale immatricolato) e sempre molto elevata la quota di vendite a privati, che in gennaio ha superato l’83% con forte flessione – ancora una volta – delle immatricolazioni del noleggio e delle società (-18,4%).

 “Queste due aree di mercato – ricorda Filipponi – con un’adeguata revisione dei carichi fiscali potrebbero contribuire alla stabilità del mercato italiano, come avviene negli altri grandi Paesi europei”. Le immatricolazioni, poi, in gennaio hanno confermato la preponderanza delle vetture dei segmenti di ingresso (A e B) che hanno raccolto il 67% di tutte le immatricolazioni del mese, con forte preferenza per berline e monovolume piccoli. Le incertezze sulla decisione di acquistare o meno un’automobile si riflettono in buona misura sul mercato dell’usato che, in base ai dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha fatto registrare in gennaio 329.371 passaggi di proprietà, comprensivi delle minivolture (i trasferimenti temporanei al concessionario, in attesa della rivendita al cliente finale), in flessione del 10,8% rispetto alle 369.051 dello stesso mese del 2009.

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