Nissan Leaf, prova su strada dell’elettrica full zero emission

Non è la prima volta che Infomotori.com prova la vettura 100% elettrica Nissan Leaf, tuttavia è la prima volta che riusciamo a svolgere un long test drive della nuova generazione, caratterizzata da poche differenze estetiche ma da notevoli migliorie prestazionali. In effetti la carrozzeria è stata appena leggermente modificata nel frontale, con lo scopo di migliorare la penetrazione aerodinamica (il Cx scende da 0,29 a 0,28) e di conseguenza di ridurre il consumo, ma una modifica ben più profonda riguarda il sistema propulsore, con ripercussioni sia sulle prestazioni, sia sulla praticità d’uso. Mentre nella Nissan Leaf originaria il motore elettrico da 109 CV era collocato sotto il cofano anteriore e l’inverter con il generatore erano sistemati sotto il sedile posteriore, ora i tre componenti sono raggruppati in una sola unità, posta anteriormente e, come in passato, in blocco con il riduttore che funge da cambio. Questa scelta comporta come vantaggi la riduzione di peso del gruppo motopropulsore e l’ampliamento del bagagliaio, la cui capacità cresce da 330 a 370 litri, in un vano dalla forma più regolare che in passato. Migliora anche l’abitacolo, con lo spazio per le gambe di chi siede dietro aumentato di 53 mm, grazie ai sedili ridisegnati.

Le innovazioni introdotte comportano un incremento dell’autonomia dichiarata di oltre 20 km: con le batterie completamente cariche la Leaf può percorrere 199 km, contro i 175 km della versione precedente. Merito anche dell’evoluto sistema che trasforma l’energia delle frenate in energia elettrica, la cui efficienza è cresciuta dall’88 al 94%. Senza dimenticare il contributo dell’impianto di riscaldamento, ora dotato di pompa di calore e capace di abbattere del 70% l’energia assorbita rispetto al precedente. Al volante la Nissan Leaf si rivela un’auto molto gradevole, facile da guidare ed incredibilmente ssilenziosa e scattante. La messa in moto della Leaf avviene sempre tramite un pulsante, ma il freno di stazionamento ora è a pedale. Il selettore del cambio automatico mantiene l’originale forma sferica della manopola, che alle consuete posizioni D per la guida normale, R per la retromarcia e P (parcheggio) aggiunge quella B, che incrementa la rigenerazione delle batterie in frenata o in rilascio.

In marcia si apprezzano la silenziosità nell’abitacolo, ma anche lo spunto nelle partenze da fermo, dovuto alla notevole coppia che nei motori elettrici è disponibile istantaneamente, fin dalle velocità più basse e che nel caso della Leaf è di 254 Nm. Lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 11,5 secondi: un tempo che però non dice tutta la verità sulla prontezza della vettura, che “spinge” notevolmente soprattutto nei primi metri, mentre poi l’accelerazione si stabilizza. Lo sterzo trasmette una sensazione di consistenza molto gradevole, sia nelle manovre sia in velocità e si accompagna a una stabilità e una tenuta di buon livello, grazie anche alla collocazione delle batterie nel pianale della vettura, una posizione che riduce l’altezza del baricentro.

La Leaf, lunga 4 metri e 45 centimetri e larga 1 metro e 77 centimetri, può trasportare cinque persone con un adeguato bagaglio: tocca i 144 km/h e nel complesso è dunque assimilabile a un’analoga vettura con motore tradizionale. L’autonomia però non è ancora tale da renderla una “prima auto” per quanti prevedano di affrontare anche lunghi spostamenti e a fronte dei vantaggi ecologici e della possibilità di viaggiare pure durante i giorni di blocco del traffico, innegabilmente ha ancora prezzi piuttosto elevati. Che tuttavia sono in parte compensati dall’esenzione dalla tassa di possesso e da costi di manutenzione e di rifornimento decisamente più bassi di quelli delle concorrenti a benzina o diesel: in particolare, secondo la Nissan, per percorrere 15mila km con la Leaf basterebbero 449 euro di corrente, ovvero circa un terzo di quanto si spenderebbe in gasolio o un quarto della spesa in benzina, differenze che evidentemente incidono in misura sensibile sul bilancio complessivo. Nel mondo circolano circa 60mila Leaf, ora proposta in tre allestimenti: Visia, Acenta e Tekna. I dispositivi di sicurezza di serie su tutte comprendono airbag frontali, laterali e a tendina, ABS ed ESP per il controllo elettronico della stabilità.

Sulla Visia sono di serie i cerchi in acciaio da 16”, il sistema di accesso e messa in moto senza chiave; l’Acenta offre invece i cerchi in lega, il sistema telematico Carwings, la telecamera posteriore, la gestione della ricarica e della climatizzazione tramite smartphone; su Tekna, infine sono standard anche i rivestimenti dei sedili in pelle nera, l’impianto Hi-Fi a 7 altoparlanti Bose e il sistema Around View Monitor che consente di visualizzare sul display centrale tutto quanto si trova attorno all’auto. La nuova Leaf sarà disponibile da giugno a prezzi di listino che vanno da 24.790 euro fino a 33.890 euro della Visia. È prevista, fra le varie proposte commerciali, anche la possibilità di acquistare l’auto ma noleggiare la batteria: in tal caso i prezzi di listino si riducono di circa 5mila euro, mentre per le batterie si può scegliere fra diverse soluzioni, in base alla durata del contratto e alla percorrenza.

Una vettura decisamente interessante che necessita di infrastrutture (colonnine di ricarica) ed agevolazioni fiscali che purtroppo non sono presenti in Italia: se fosse tutta detraibile e deducibile come nel Regno Unito sicuramente le imprese guarderebbero con maggiore attenzione la Nissan Leaf e tutte le altre vetture elettriche. Lo stesso costo del kW in Italia è ancora troppo caro rispetto al resto d’Europa e lo Stato ci carica una bella dose di tasse che rendono la trazione elettrica in Italia una sfida riservata a pochi precursori, e ciò è un vero peccato!

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