Peugeot 208: prova su strada della city car francese

Peugeot 208: nuova generazione di citycar
La nuova cometa, più piccola nelle dimensioni, ma grande nelle aspirazioni. Una “stella” sulla quale la casa del Leone conta per tornare ad essere leader nel segmento B. Peugeot 208 è pronta al debutto italiano con linee nuove ed intriganti e motori rivisitati e clamorosamente parchi nei consumi, con emissioni quasi da primato: l’intera gamma a gasolio (5 motori da 1.4 e 1.6 litri) resta sotto i 100 grammi per chilometro di CO2 nel ciclo combinato in virtù anche dell’operazione di alleggerimento (110 chilogrammi di peso in meno rispetto a 207). La “svolta” verde ha portato anche ad un maggior utilizzo di materiali riciclati: con il solo paraurti di “recupero”, ad esempio, Peugeot stima di risparmiare 1.600 tonnellate di petrolio l’anno.

Prezzi della Peugeot 208
La versione d’ingresso, la Acces 3 porte con il benzina Vti da 1 litro, verrà proposta a partire da 11.650 euro, anche se questa unità arriverà solo nella seconda parte dell’anno. Per il momento, quindi, il modello più accessibile è quello con il Vti da 1.2 litri e 82 cavalli: 12.400 euro. Per i motori a gasolio si parte da 13.850.
Per la prima volta anche i privati potranno beneficiare della nuova modalità di vendita “a noleggio”. Al momento dell’acquisto dovranno decidere non solo il modello, ma la lunghezza del contratto ed i chilometri di percorrenza. Verrà così calcolata la rata mensile (si parte da 300 euro) che include però Rc con assicurazione furto e incendio, bollo, tagliandi ed altro ancora. Eventuale auto sostitutiva e gomme termiche vanno contrattate a parte.

52 brevetti per i nuovi motori 3 cilindri di Peugeot 208

Peugeot 208, erede di una tradizione di successi della famiglia 200 che si quantifica in oltre 15 milioni di esemplari venduti nel mondo (quasi il 9% dei quali in Italia) dal 1983 in poi, vuole distinguersi. Ceca il “colpo di fulmine” per riconquistare i clienti delle seconde macchine e, soprattutto, donne e neopatentati. Per questo la casa francese propone una nuova famiglia di motori a 3 cilindri (nome in codice EB e ben 52 brevetti che li riguardano), anche da un litro (che arriverà in settembre), destinata a sedurre chi non insegue prestazioni sportive. Che vengono comunque garantite da altre unità. Il risultato è una gamma di 10 propulsori equamente divisi tra le due alimentazioni (non è prevista quella a gpl) che arrivano fino a 1.600 centimetri cubici (155 cavalli) e 135 grammi di CO2 per chilometro per il Thp benzina a 16 valvole da 1.6 litri (17,2 chilometri di percorrenza per litro nel misto) e fino all’e-Hdi Fap a gasolio sempre da 1.6 litri da 115 cavalli (99 grammi di CO2 e 3,8 litri per 100 chilometri).

Peugeot 208 diesel fa quasi 30 km con un litro
In pratica, la riduzione media di emissioni rispetto al lancio di 207 si attesta attorno ai 34 grammi, che sale a 46 per le solo unità benzina. I consumi di queste ultime vengono abbattuti nell’ordine dei 2 litri per cento chilometri nella migliore delle ipotesi, cioè sul Vti da un litro da 68 cavalli accreditato di 23,2 km/l di percorrenza nel combinato. L’unità diesel più efficiente – l’1.4 da 68 cavalli con cambio robotizzato – in condizioni ideali arriva a sfiorare i 30 km/l (29,4).

Peugeot 208 più compatta e prestigiosa
Ingegneri ed esperti di marketing hanno messo a dieta l’ultima nata della linea 200: Peugeot 208 torna così sotto i 4 metri di lunghezza (3,965), ovvero 7 centimetri in meno di 207. Il modello cede anche due centimetri in larghezza ed uno in altezza. Ma l’equilibrio delle forme (più “spinte” nella versione a 3 porte che si distingue per una fiancata più incavata ed un elemento inserito all’altezza del finestrino dietro) è sorprendente, costruito attorno ad un abitacolo più accoglinete. Peugeot è veramente un’altra auto. Anche all’interno, dove spicca un volante più piccolo e non più perfettamente circolare che consente (una volta trovata la giusta posizione) di vedere gli strumenti con chiarezza e non attraverso le razze ed anche di manovrare con maggiore facilità. Nella consolle compare un grande touch screen da 7 pollici (di serie fin dal secondo livello di allestimento) che concentra ogni funzione, contribuendo non poco a “ripulire” l’intera plancia. L’abitacolo ha un ambiente decisamente rilassante e, per i passeggeri che viaggiano dietro, anche più spazioso con 5 centimetri in più per le ginocchia.

Tecnologia al servizio dei passeggeri a bordo della 208
Tanto per cominciare, su Peugeot 208 l’Esp diventa di serie sull’intera gamma. Vengono resi disponibili sia la funzione “cornering” per migliorare la visibilità laterale nel traffico cittadino fino a 40 all’ora, sia il park assist (entrambi opzionali). Inoltre, c’è un’ampia possibilità di nuovi servizi, i “Peugeot Connect Apps”, disponibili con l’estate in 17 paesi europei, tra i quali l’Italia, attraverso le funzioni del touch screen. In Francia le applicazioni saranno 10, negli altri paesi 9, tra cui la possibilità di localizzare i parcheggi, le stazioni di servizio con i prezzi dei carburanti, il meteo e via elencando

Come va su strada la Peugeot 208
La curiosità è grande perché i consumi di cui è accreditata la gamma 208 sono molto interessanti. Per questo la concentrazione massima è su queste prestazioni da primato. Il benzina da 1.6 litri e 120 cavalli è annunciato con 5,8 litri per 100 chilometri. Ebbene, nella prova portoghese da 110 chilometri con parecchia salita ed anche qualche tratto in autostrada, Infomotori ha parcheggiato la vettura con lo stesso valore: 5,8. Quasi incredibile. E, tra l’altro, senza nemmeno sforzarsi troppo. Meno semplice è stato avvicinare i 3,4 litri per 100 chilometri con l’1.6 litri e-Hdi da 68 cavalli: dopo poco più di 50 chilometri (percorsi questa volta con molta attenzione al pedale dell’acceleratore) il computer di bordo non scende sotto quota 4,3, nemmeno con l’assai parsimonioso cambio robotizzato di serie. In realtà, in Italia Peugeot conta di vendere 208 soprattutto con l’unità a 3 cilindri da 1.2 litri da 82 cavalli: fra quelle provate è quella forse meno piacevole da guidare, anche se reattiva (considerate le caratteristiche).
A bordo, le sensazioni sono tutte positive: nella 3 porte è naturalmente un po’ meno facile accedere al divano posteriore dove, in ogni caso, si possono accomodare anche i claustrofobici. Il volante è regolabile in altezza e profondità: un’operazione assolutamente necessaria dato che il posto di guida è diverso rispetto agli standard normali. Soprattutto per effetto della strumentazione rialzata e del volante piccolo (comodissimo) che, abbinato ad uno specifico servosterzo elettrico, consente una guida molto precisa e diretta. Con le tinte chiare, il riflesso sul parabrezza è piuttosto evidente, anche senza il sole. La volontà distintiva che la casa del Leone ha voluto imporre a questo modello è evidente. Gli interni hanno uno stile garbato e lineare nella sua essenza. Comodo (e funzionale) anche il touch screen che sintetizza l’armamentario tecnologico e di intrattenimento dell’auto.

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