Autodromo Imola

Quando si nomina l’autodromo di Imola, non si può non pensare automaticamente alla Ferrari. Il circuito di Imola, infatti è considerato in tutto il mndo la casa delle Rosse; e dopo il restyling pensato ed attuato con soluzioni futuristiche da Hermann Tilke, che mette al centro auto e motori, ha ritrovato il suo splendore con moltissimi appuntamenti importanti sia per gli appassionati delle due che delle quattro ruote.

L’autodromo di Imola negli anni
La storia dell’autodromo di Imola lo vede dal lontano 1950 come protagonista di competizioni e sviluppo motoristico. Le quattro ruote hanno il loro debutto ufficiale il 20 giugno del 1954, con la Conchiglia d’oro Shell per vetture Sport; mentre il 21 aprile 1963 si registra la prima gara di Formula 1; anche se non valida per il campionato mondiale, vinta da Jim Clark su Lotus. Ma è negli anni 80 che l’autodromo di Imola conosce il suo massimo splendore. E’ precisamente il 1981 quando ad Imola viene ospitato il Gran Premio di San Marino di Formula 1. Negli anni precedenti il circuito imolese aveva già ospitato gare di Formula 1: nel 1979 si era disputato il Gran Premio Dino Ferrari, non valido per il campionato mondiale, mentre nel 1980 Imola aveva ospitato il Gran Premio d’Italia, spostato solo per quell’anno dalla pista di Monza. Grazie all’interessamento di Enzo Ferrari, dopo la firma del “Patto della Concordia”, la gara fu mantenuta nel calendario negli anni successivi. La prima edizione del Gran Premio di San Marino, fu vinta da Nelson Piquet su Brabham; mentre l’ultima dal pluridecorato pilota tedesco Michael Schumacher su Ferrari.

Trionfi e tragedie all’autodromo di Imola
Schumacher è anche il pilota che ha tagliato più volte per primo il traguardo di questo Gran Premio, con 6 successi conquistati fra il 1999 e il 2006. Il tracciato di Imola ha anche dei tristi primati, però, tra cui quello che ha visto il 1º maggio 1994 la morte, in un drammatico week-end, del pilota austriaco Roland Ratzenberger; oltre allo scontro quasi mortale di Rubens Barrichello e l’incidente mortale al campione brasiliano Ayrton Senna. Erano le 14:17 quando al 7º giro, il secondo dopo la ripartenza dietro la safety car, Senna uscì di pista in piena velocità alla curva del Tamburello, a causa del cedimento del piantone dello sterzo e non riuscì ad evitare il muro. Le conseguenze risultarono tragiche: l’impatto fu tremendo, coinvolgendo la parte anteriore destra della monoposto. Il puntone della sospensione anteriore destra, spezzatosi, penetrò nella visiera del casco del pilota, dal bordo superiore. Ciò causò lo sfondamento della regione temporale destra e provocò gravissime lesioni che si verificarono fatali dopo che l’asso brasiliano fu trasportato in elicottero all’Ospedale Maggiore di Bologna, dove spirò alle ore 18:40 senza aver mai ripreso conoscenza.

L’autodromo di Imola in numeri
In seguito a questi incidenti la pista è stata successivamente ridisegnata, con la sostituzione delle curve Tamburello e Villeneuve con altrettante varianti. Il 2006 ha segnato l’ultima edizione del Gran Premio di San Marino, vista la volontà da parte della FIA di spostare il baricentro della F1 verso nuovi mercati extraeuropei. L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari è dotato di straordinarie strutture motoristiche e di specifici servizi dedicati, nati dopo i lavori di ammodernamento conclusisi nel settembre del 2007. La pista è stato disegnata nel 1947 da Checco Costa per l’Ente Sport e Turismo Imolese, realizzata nel 1950 ed inaugurata nel 1953. Lunga 4.933 km e larga 9 m, è caratterizzata da un percorso in senso antiorario, con velocità massima di 300-330km/h. Le curve del circuito sono 9, 5 a sinistra e 4 a destra, con un raggio compreso tra 6 e 36 m, e 2 varianti, risalenti agli anni ’70. La capienza complessiva dell’autodromo è di circa 200.000 persone. Le tribune, costituite da 11 blocchi, possono ospitare un totale di 36.000 spettatori. La Torre Marlboro, eretta su 7 piani fuori terra, ospita uffici, sale convegni, terrazze panoramiche sul rettilineo del tracciato e locali tecnici.

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