Esenzione fiscale auto d’epoca passa da 20 a 30 anni

Il Governo Renzi prende di mira le auto storiche o per lo meno quelle di limitato interesse storico, con l’esenzione del bollo per le auto d’epoca che passa da 20 a 30 anni. Da oggi pertanto, auto e moto potranno essere definite “storiche” solo se hanno più di 30 anni, mentre per tutte le altre auto si vanno ad applicare le norme fiscali ed assicurative generali.

Una decisione, quella del Governo, destinata a suscitare grandi polemiche, anche perchè erano in molti ad utilizzare auto di fine anni ’80 e primi anni ’90, con le quali percorrevano decine di migliaia di chilometri l’anno, senza pensare ad un cambio auto proprio per il vantaggio dato dall’esenzione del bollo e dall’assicurazione ridotta. Secondo l’ASI questa manovra volta a far pagare il bollo alle auto storiche «porterà all’erario non più di 7 milioni e mezzo di euro» mentre causerà «perdite a piccoli riparatori, carrozzieri, distributori di benzina, ricambisti, settori già particolarmente colpiti dalla diminuzione di lavoro». «Ciò determinerebbe un’entrata presumibile per lo Stato di circa 7,5 milioni; per contro si perderebbero 300-325mila veicoli d’interesse storico-collezionistico con una perdita stimata tra i 2,2 ed i 5,7 milioni per gli operatori del settore».

Un provvidimento che destinato a creare dibattito e malumori dunque. La condizione necessaria affinchè un veicolo venga ritenuto storico rimane l’inscrizione dei veicoli nel registro veicoli storici dell’Automotoclub storico italiano (Asi) o della Federazione motociclistica italiana (Fmi).

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