Abarth Classiche, il progetto dedicato al restauro delle Abarth storiche

Abarth Classiche è il nuovo  progetto del marchio dello Scorpione, che vuole così da un lato donare nuova linfa alle Abarth di un tempo (ed al suo heritage, come sottolineato da Roberto Giolito​ fresco responsabile della divisione FCA che si occupa delle auto storiche e del patrimonio culturale del Gruppo​) e dall’altro proiettare il brand nel futuro, partecipando a numerose competizioni sportive ed eventi motoristici. Cuore pulsante di questo progetto sono le Officine Abarth Classiche, uno spazio di circa 900 metri quadri dove le Abarth storiche dei clienti vengono “curate” e riportate al loro antico splendore, quasi come fossero appena uscite dalla fabbrica. Il progetto di Abarth Classiche, che è anche online sul sito www.abarthclassiche.com, vede come madrina Anneliese Abarth, moglie di Carlo Abarth, che ha accettato con entusiasmo di far conoscere la lunga storia dell’azienda fondata dal marito il 15 novembre  1949.

All’interno di Officine Abarth Classiche verranno effettuati restauri perfetti, anche grazie all’aiuto della documentazione che nel recente passato è stata catalogata e digitalizzata; essa comprende anche i disegni tecnici, indispensabili per mantenere la conformità rispetto all’originale e ottenere la certificazione di autenticità dei componenti meccanici (motore, cambio, scarico e sospensioni). Per questi disegni Abarth si è avvalsa dei consigli e dell’esperienza in questo campo dell’ASI  e della FIVA per la definizione della propria procedura di certificazione.

Un anno importante il 2015, per Abarth, che in Europa ha visto le proprie vendite aumentare addirittura del +50% rispetto al 2014 (come dichiarato da Paolo Gagliardo responsabile brand Abarth all’interno di FCA), senza contare che competizioni prestigiose come la F4 in Germania utilizzano ad oggi motori Abarth. Abarth è un nome profondamente legato allo sport, a cominciare dalla vittoria nel Campionato Italiano 1100 Sport con la 204A e nella Formula2. Sono decine i modelli elaborati e costruiti da Abarth dal 1949 al 1971, anno nel quale l’azienda è stata acquisita da Fiat, che ne ha proseguito i successi sia in campo sportivo sia in quello commerciale, con le utilitarie potenziate come la Autobianchi A112 Abarth. Da oggi questi modelli possono ritrovare il riscontro alla loro originalità grazie alle Officine Abarth Classiche, che potrà rilasciare ai clienti un dossier con tutte le informazioni relative alle vetture restaurate o ripristinate.

La storia del marchio Abarth viene inoltre raccontata in un’opera composta da tre volumi scritta da Sergio Seccatore dal titolo “Abarth: the Scorpion’s tale“, realizzata dal Registro Fiat Italiano. Una storia che prosegue oggi con successo, come testimonia la 695 Biposto Record costruita in serie limitata di 133 esemplari: tanti quanti sono stati i record ottenuti dalle vetture dello Scorpione. L’anniversario del record di accelerazione sul quarto di miglio datato 20 ottobre 1965, invece, è stato celebrato con l’esordio in pista, sul circuito del Mugello e nell’ambito del Campionato Italiano Turismo Endurance, dell’Abarth 695 Assetto Corse Record.

​Il debutto è avvenuto il 18 novembre e la prima vettura “curata” è stata una Abarth 124 Spider R con targa TO 000124 R ​che lo stesso Paolo Gagliardo, ha dichiarato che questa vettura potrebbe ispirare il nome della futura 124 Abarth. La sigla R infatti meriterebbe di essere ripresa dal marchio italiano dopo che più di uno straniero l’ha voluta per le sue versioni sportive, ricordando che la vera “R” resta della marca dello Scorpione che vanta un palmares impressionante visto che dalle sue officine sono usciti mostri come la 037 e la Delta Integrale oltre che le mitiche 124 e 131 che hanno dato polvere a tutte le avversarie.

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