Apple: una lettera all’NHTSA preannuncia iCar a guida autonoma

Apple Car: Software certo, hardware meno

Sono passati ormai anni dalle prime voci di corridoio che davano Apple al lavoro su di una vettura a guida autonoma, voci che poi sono passate a dati di fatto mentre spuntava il nome in codice progetto Titan. Il colosso di Cupertino lavora da anni su di una propria vettura, ma recentemente -qui trovate l’articolo- sembrava che avesse rinunciato a produrre l’automobile per concentrarsi esclusivamente sulla parte software. Non mancano poi alcune indiscrezioni che vedrebbero la Apple in trattativa con McLaren, trattative con cui la Grande Mela potrebbe acquistare il marchio inglese per poi sviluppare i propri software sulla solida base delle sportive d’oltremanica.

In tutto questo, Apple non ha mai smentito ne confermato i propri progetti, almeno fino ad ora: recentemente è stata resa pubblica una lettera destinata all’NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) con cui vengono fatte alcune suggestioni per agevolare lo sviluppo della guida autonoma.

La Lettera all’NHTSA

L’NHTSA è un ente governativo statunitense, che si occupa principalmente di leggi e norme da applicare alle lunghe autostrade d’oltreoceano. La lettera mandata da Apple chiede, innanzitutto, di prestare attenzione ai “notevoli benefici per la società in seguito allo sviluppo di veicoli automatici” come riporta il Financial Times dalla lettera di cinque pagine inviata da Cupertino.

“Apple lavora per rendere i propri prodotti e servizi più intelligenti, intuitivi e personali”, scrive Steve Kenner,sviluppatore del progetto. “L’azienda sta investendo pesantemente nello studio di apprendimento automatico e automazione, ed è entusiasta del potenziale dei sistemi automatizzati in molti settori, compreso quello dei trasporto.”

Interrogato dal quotidiano statunitense, Kenner ha spiegato l’ultima mossa del marchio di Tim Cook: “Abbiamo fornito commenti a NHTSA perché Apple sta investendo pesantemente nel machine learning e sistemi autonomi. Ci sono molte applicazioni potenziali di queste tecnologie, tra cui il futuro del trasporto, in modo che vogliono lavorare con NHTSA per aiutare a definire le migliori pratiche per l’industria.”

Come sempre ermetica, attenta a non offrire più di quanto dovuto, Apple ha messo l’accento della lettera chiedendo un trattamento più equo delle varie aziende in corsa, riferendosi in primis a Google ed in secondo luogo a Tesla Motors: “è importante, per i benefici e per la sicurezza dei veicoli automatici, incoraggiare l’innovazione promuovendo una concorrenza leale, in cui produttori nuovi nel mercato ed affermati vengano trattati alla stessa maniera.”

La guida autonoma è più etica che tecnica

Questo poi si traduce, nelle pagine successive, ad un’esortazione rivolta agli altri costruttori: collaborare sul fronte della guida autonoma mettendo in correlazione i vari sistemi di assistenza è importante, quantomeno per capire come un sistema autonomo si rapporta con altri di concezione diversa. Questo effettivamente sarebbe utile per studiare tutte quelle situazioni che Isaac Asimov, con una lungimiranza conosciuta solo dai più grandi scrittori di fantascienza, poneva come vero dilemma in Io, Robot.

“Le aziende dovrebbero condividere scenari e dinamiche dei dati, a cominciare dagli incidenti e continuando con i pericoli evitati”, scrive Apple. “Con la condivisione dei dati, l’industria saprà costruire un insieme di dati più completi di quelli che qualsiasi società potrebbe creare da sola.”

Di certo la vita potrà cambiare in fretta con la guida autonoma, a cominciare semplicemente dalle strade scelte dal software. Alcune potrebbero finire per essere abbandonate, mentre i professionisti nel settore dei trasporti -tassisti, autotrasportatori, conducenti di mezzi pubblici- potrebbero presto trovarsi senza un lavoro. Questo è un discorso differente, ma secondo gli analisti del Financial Times non è da sottovalutare.