Mitsubishi Italia raddoppia vendite nel 2018 e triplicherà nel 2020 anche con Outlander Plug-In

Mitsubishi Motors grazie all’ingresso nell’Alleanza Renault-Nissan in pochissimi anni è rinata a livello mondiale tanto da anticipare di un anno arrivando già nel 2018 a sfiorare il 1,3 milione di immatricolazioni contro l’1,1 dell’anno precedente con un utile operativo cresciuto del 29%. In Europa raddoppia le vendite superando le 200.000 ed in Italia passa in dodici mesi da una quota di mercato dello 0,29% al 0,62 con l’obiettivo di triplicarlo entro due anni grazie anche all’arrivo della nuova Outalander PHEV che ha l’ambizione di divenire la plug in più venduta d’Italia grazie alla terza generazione.

In Franciacorta, in mezzo ai vigneti bresciani, Mitusbishi Italia ha voluto giustamente brindare con le migliori bollicine italiane gli spumeggianti risultati raggiunti in pochi anni, tanto che gli stessi Concessionari non credevano possibile una tale crescita in così poco tempo. Passare da 503 immatricolazioni mensili a 911 in dodici mesi non è male e se fra due anni le immatricolazioni arriveranno a 3.000 al mese la musica sarà davvero piacevole per i Dealer Mitsubishi.

Un ruolo importante di questa crescita viene affidata a Outlander PHEV giunto alla terza generazione che dalle 200 unità attuali annue il prossimo anno passerà a 500 per poi svettare ad almeno 1.000 che non sono poche se pensiamo che il nuovo SUV Ibrido plug in costa circa 50.000 euro. Non pochi ma meno delle rivali plug in europee che pagano una grande scotto rispetto alla Mitsubishi che è riuscita a far scendere le emissioni sotto la soglia dei 50g/km CO2 che è il limite imposto dal Parlamento Europeo per non far scattare multe pesanti ai Costruttori, tanto che molte marche tedesche le hanno ritirate dal mercato in attesa di riuscire a raggiungere questo target mentre altre le vendono sopra tale limite non facendo certo un gran servizio ai propri ignari clienti che quando li rivenderanno avranno un non trascurabile disagio economico.

Mitsubishi Outlander PHEV è un ibrido plug in molto originale in quanto è spinto sia da un motore benzina 2,4 litri ottimizzato all’anteriore, mentre la trazione posteriore è elettrica con la peculiarità rispetto alle sue rivali che alle basse velocità viaggia unicamente in modalità elettrica sfruttando la capacità delle sue batterie incrementate del 10% nell’ultima generazione per poi utilizzare una modalità ibrida seriale (simile a quella impiegata dalla BMW i3) attraverso cui il motore a benzina serve da generatore di energia che poi viene utilizzata dallo stesso motore elettrico tanto che fino a 135 orari a terra si scarica solo potenza elettrica, Il motore endotermico interviene solo in fase di accelerazione o sopra i 135 km/h che in Italia significa quasi mai essendo vietato dal Codice della Strada. Esteticamente il nuovo Outlander è più aggressivo del precedente, più equipaggiato, più ecologico, più prestazionale e più maturo ma … non più caro visto che calcolando tutti i nuovi contenuti il prezzo in realtà è sceso!

Per la prova su strada vi rimandiamo al nostro long test drive, ricordando che la gamma Mitsubishi già oggi è molto versatile e completa comprendendo la compatta Space Star a cui si affianca la citycar elettrica i-Miev per poi passare ad una completa gamma crossover SUV che parte dalla baby ASX per salire progressivamente con Eclipse Cross, Outlander e la sempre più mitica Pajero senza scordare i mitico pick-up L200 ceduto anche a Fiat per il suo modello di Fiat Professional.

L’alleanza con Renault-Nissan fa presagire che la superiorità nell’ibrido plug in sarà condiviso con gli altri brand ed allo stesso modo è facile prevedere il trasferimento tecnologico da Renault-Nissan a Mitusbishi a partire da un motore elettrico puro dove l’alleanza è leader mondiale.

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