Nuova Volkswagen Golf 2017: la nostra prova

Nuova Volkswagen Golf 2017

Più che nuova è rinnovata. La settima generazione della Golf è la prima nella storia del modello (oltre 33 milioni di auto prodotte in quarant’anni) a subire un aggiornamento di mezza vita. All’esterno cambia pochissimo, solo nelle luci, anteriori e posteriori, adesso a Led. Mutamenti maggiori nell’abitacolo: nuovo il cruscotto tutto digitale (stile Audi) dalla grafica variabile con un tasto; nuovo il touch display per infotainment e navigazione, è più grande (oltre 8”) e accetta anche comandi gestuali: basta agitargli la mano davanti per far comparire le varie funzioni o cambiare schermata. Novità anche nei motori, con l’inedito 1.5 benzina Tsi da 150 Cv, a disattivazione variabile dei cilindri, il primo a spegnersi quando si rilascia l’acceleratore (sinora era possibile solo sulle vetture ibride). Cresce anche la potenza della Gti, che in Italia arriverà solo in versione Performance, con 245 Cv.

Un abito da sartoria

La costruzione è sempre impeccabile. Non si avvertono strani cigolii o scuotimenti di carrozzeria, neppure sullo sconnesso. I materiali sono degni di una Golf: poco appariscenti, ma di alta qualità. Strumentazione e schermo del navigatore hanno una grafica nitidissima: le funzioni sono tante, a cominciare dalla disponibilità del wi-fi veicolare e dalla ricarica per induzione del cellulare, ma tutte facili da attivare.

Sicurezza al massimo

Di serie c’è di tutto: 7 airbag, Abs, Asr, Eds, Msr ed Esc con assistente di controsterzata per un rimorchio; e poi frenata automatica d’emergenza, avvisatore di fatica del conducente, sistema di controllo della pressione delle gomme, differenziale elettronico a bloccaggio trasversale, cruise control, sensori di parcheggio; salendo nella gamma troviamo anche Front assist con riconoscimento pedoni, cruise control autoadattativo, controllo della corsia di marcia, ecc.

Motori per tutti i gusti

Quattro i benzina: 1.0 Tsi (da 85 Cv, 5 marce manuale o 110 Cv, 6 marce manuale o automatico Dsg 7 marce); 1.4 Tsi 125 Cv ( 6 m o Dsg 7m); 1.5 Tsi 150 Cv Evo Act (6 m o Dsg 7m); 2.0 da 245 Cv per la Gti Performance (tra un paio di mesi). Due i Diesel: 1.6 Tdi da 90 (5 marce manuale) o 115 Cv (anche Dsg 7m); 2.0 Tdi da 150 Cv (6 marce o Dsg 7) o 184 Cv (per la Gtd, pure 6 m o Dsg 7). Uno a metano: 1.4 Tgi da 110 Cv (6m o Dsg 7). Più avanti arriveranno anche la E elettrica e la R da 310 Cv.

Come va

Sulle tortuose strade dell’isola di Maiorca abbiamo provato la 1.5 Tsi, la 2.0 Tdi col Dsg, entrambe da 150 Cv, e la Gti da 230 Cv (che in Italia sarà “sostituita” dalla Performance da 245 Cv). Il 1.5 è entusiasmante, elastico come un Diesel: riprende senza tentennamenti da 1.000 giri in sesta e sale pieno e corposo sino a 6.500. Notevole. Il 2.0 Tdi è perfetto per chi fa strada: spinge che è un piacere e, grazie, al cambio Dsg, che fa tutto da solo, promette viaggi veloci ed in totale relax. La Gti è molto divertente, anche se forse Vw ha reso un po’ troppo lunghe le marce: un vantaggio per uso quotidiano e consumi, meno per la grinta “da Gti”. Aspettiamo la Performance, però.

Quale scegliere

Quattro allestimenti: Trendline, Business, Sport e Highline. Il Business va più che bene, ha già display da 8”, sensori di parcheggio ant. e post., fendinebbia, cruise control, cerchi in lega da 16”, ecc. La dotazione di serie è più ricca della precedente e, a parità di allestimento, la nuova Golf costa persino meno. Si va dai 20.150 euro della Trendline 1.0 benzina 85 Cv, ai 23.050 della 1.6 Tdi da 90 Cv e della 1.4 metano. Per la 2.0 Tdi ne servono 29.450; 31.450 per la Tdi Highline Dsg. Per le Variant (wagon) 350 euro in più.

Perché comprarla

Innanzi tutto perché è una Volkswagen Golf: garantisce durata nel tempo della qualità e del valore dell’usato. Poi perché va davvero bene, è bella da guidare, ha un assetto impeccabile e sembra quasi sui binari. L’abitacolo è raccolto, ben strutturato e l’abitabilità è perfetta per quattro adulti. La strumentazione è eccezionale e la qualità dei collegamenti internet altissima. La visibilità è buona in ogni direzione. E poi, non nascondiamocelo, poter dire “ho una Golf” è sempre una soddisfazione.