Porsche 911 Carrera S Cabrio, la nostra prova su strada: Paint it Red!

Porsche 911 è una storia senza tempo, un’auto che si trova più facilmente nella lista dei desideri che in un garage. Inutile fingere che non sia vero, salirci e guidarla è pura emozione. E quella sensazione alla guida, quasi di onnipotenza, ci ha trascinati un po’ con lei durante i giorni della prova. Mentre ti avvicini con la chiave in mano, quando abbassi la capote, con l’aria tra i capelli in autostrada e quando, mentre la riporti al parco stampa, si chiedono cosa ci faccia tu con un’auto di questo livello. Abituarsi a guidarla sembra impossibile. La poesia del boxer sei cilindri è una lunga storia, la cominciamo da qui.

Boxer mon amour
La Porsche 911 Carrera S Cabrio sfrutta la filosofia del downsizing per non scendere a compromessi: il motore è il già citato boxer a sei cilindri con una cubatura di 3.0 litri, biturbo, con testata in alluminio e 4 valvole per cilindro. L’auto riesce ad erogare una potenza di 420CV a 6.500 giri al minuto ed una coppia importante, pari a 500Nm tra i 1.700 ed i 5.000 giri.

Il boxer interagisce al meglio con il cambio sportivo PDK a 7 rapporti e doppia frizione, capace di offrire grande fluidità di guida e tanta sostanza a tutti i regimi. Si tratta di un automatico sequenziale, utilizzabile attraverso i paddle al volante o al cambio stesso, in avanti per scalare il rapporto ed indietro per ingranare la marcia, come sulle auto da corsa.

Non serve spingere sul pedale per sentire il suono cupo del propulsore, che fuoriesce da due doppi terminali in acciaio inossidabile e ci ricorda la modalità di guida inserita tra Normal, Sport e Sport Plus, con cui si copre lo scatto da 0 a 100Km/h in 4,1 secondi. Quello che -a noi sembra- fare la differenza sulla 911 Cabrio è la raffinatezza telaistica, con tutta una serie di soluzioni avanzate che operano insieme per rendere al meglio. Il PASM (Porsche Active Suspension Mangagment) rende la 911 dinamica con un assetto ribassato di 10mm, mentre su entrambi gli assi troviamo barre antirollio con l’anteriore a sfruttare lo schema McPherson -per l’oscillazione indipendente delle ruote- ed il posteriore il sistema multilink, che permette di avvalersi di ruote posteriori sterzanti. Come da tradizione Porsche poi, la 911 Carrera Cabrio S presenta un differenziale autobloccante Torsen messo a punto per sfruttare al meglio la trazione posteriore della vettura.

Paint it…Red!
I see a black car and i want it painted red

P1120659La silhouette è da modella, spaventosa, grazie ad una linea armonica che non scade nell’eccesso e che di tanto in tanto richiama il passato. Molto bello il gruppo ottico anteriore, con fari principali Bi-Xenon e diurni full LED a 4 punti che, da distante, ricordano le vetture della 24 Ore di LeMans.

A colpire poi tocca al posteriore, dal quale fa la sua comparsa occasionale uno spoiler -che è possibile richiamare attraverso un pulsante- per aumentare la deportanza in fase di frenata. Molto belli i cerchi a 5 razze da 20 pollici, su cui sono montati pneumatici con un battistrada di 245 mm per l’anteriore e 305 mm per il posteriore.

Gli interni sono estremamente rifiniti, con pelle e logo Porsche sul poggiatesta integrato ai sedili ed una posizione di guida sportiva ma mai sacrificata, almeno se sedete davanti. Il 2+2 infatti rende inevitabilmente difficile sedersi dietro, a meno che chi guida scelga di stare veramente molto scomodo.

La verità però è che chi acquista una 911 Carrera Cabrio S (o anche chi ha la fortuna di provarla…) si aspetta di trovare tutte le primizie possibili una volta a bordo, ed è effettivamente così: sotto il bracciolo si può appoggiare lo Smartphone che si ricarica per induzione (senza fili) e l’ infotainment offre una connessione Wi-Fi ed una miriade di funzioni tra cui il CarFinder, per poi finire con l’impianto stereo da 8 altoparlanti -rigorosamente Bose- per un totale di 150 watt di potenza. Il vano bagagli che troviamo sotto il cofano riesce ad ospitare un paio di trolley nei 164 litri disponibili, con spazio sufficiente anche a caricare la spesa del supermercato…

Come va

La chiave della Porsche 911 Carrera S Cabrio è a forma di P1120649auto, come per tutta la gamma del marchio. La inseriamo sulla sinistra, ed il 3,0 litri biturbo tira il suo primo respiro. La strumentazione è a 5 quadranti, quattro dei quali analogici, con il contagiri -che entra nella zona rossa ad 8.000- nel mezzo. Il volante è solido e raffinato, ma non presenta i classici pulsanti per accedere all’infotainment. Poco male, la pedaliera in alluminio scalpita e non abbiamo certo intenzione di farla attendere.

La capote si apre in circa 10 secondi, ed è possibile -ma non abbiamo azzardato- azionarla anche in movimento sotto i 50Km/h. L’auto non è nervosa nella modalità di guida normale, piuttosto ha una pienezza nell’erogazione che lascia soddisfatti per tutto l’arco di utilizzo. Spingendo senza remore sull’acceleratore e con i controlli inseriti l’auto rilascia una potenza sufficiente a far partire il retrotreno, in maniera molto controllata ma piuttosto appagante. Passiamo alla modalità Sport Plus girando il selettore sul volante, ed il carattere sportivo di quella S che brilla al sole esce finalmente a nudo. Il sound diventa più cupo e imponente, mentre l’erogazione si fa più appuntita aggiungendo il tipico effetto on/off che fa percepire tutti i 420CV dal retrotreno.

P1120673Il PDK funziona perfettamente in automatico ed anche con i paddle la risposta è davvero immediata, merito della doppia frizione Porsche, che permette una progressione senza esitazioni in qualunque momento. La guida nel misto è divertente e poco impegnativa grazie alle quattro ruote sterzanti, stare dentro le velocità del Codice invece diventa un impegno gravoso: la 911 Cabrio può raggiungere una velocità massima di oltre 300Km/h, ed in autostrada a 130 orari ci si sente su di un binario -sembra di andare molto più piano- anche con la capote abbassata. Il comfort anche in questo caso è buono e se è vero che non si tratta di un’auto studiata per essere comoda è altrettanto vero che non si avvertono particolari turbolenze. Volendo spingersi ancora più in là nella guida, è possibile settare l’autotelaio in modalità sportiva (tramite un pulsante affianco al cambio) che permette un parziale slittamento delle ruote, ideale per chi ha intenzione di divertirsi in pista e sa portare l’auto o magari per sentire ciò di cui è capace questa 911.

Molto apprezzabile il servosterzo elettromeccanico,P1120666 che adatta la propria risposta in base alla velocità di guida. Anche grazie a questo in città scorre tutto fluido, specialmente tornando alla modalità Normale con cui si sta un po’ meglio anche nel traffico. Questo perché la vettura è equipaggiata con il sistema Start&Stop, il che rende possibile percorrere circa 10 chilometri con un litro di carburante nel ciclo urbano e 13 in quello extraurbano. Sinceramente pensavamo che una Porsche Carrera consumasse di più, anche se non si può certo dire che sia una vettura ecologica.

 

Un antico proverbio dice che, per quanto possa essere bella una donna, ci sarà sempre un uomo nel mondo stanco di andarci a letto. Il principio dovrebbe valere anche per questa Porsche 911 Carrera Cabrio S, ma ci sembra già più difficile…

Prezzi ed allestimenti
Ecco, ogni rosa ha le sue spine, in questo caso sono 151.467,81 (non le spine, gli euro!) per portarsi a casa la Porsche 911 Carrera Cabrio S allestita così come l’abbiamo avuta in prova. In ogni caso i prezzi partono da 102.000€ e, se volete scegliere il vostro allestimento, cliccate qui per vedere il listino dei prezzi.

In Conclusione
La Porsche 911 Carrera Cabrio S è bella, raffinata e velocissima. Ha una stabilità encomiabile e si comporta bene anche in città, mentre non è esattamente parca con i consumi. In definitiva, l’auto riesce a soddisfare tutte le aspettative prefissate, e di tanto in tanto ci fa vivere uno di quei cliché che accompagnano le cabriolet di lusso, mica male.

Pregi e difetti

Pregi
Motore grintoso e pieno
Linea iconica
Sportiva vera

Difetti
si sente la mancanza di un ampio portaoggetti
Il Prezzo è “severo ma giusto”

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