Volkswagen nuova Polo: Test Drive

Volkswagen nuova Polo: Test Drive. Era un caldo settembre del 1975 quando in casa Volkswagen irruppe una tedeschina tutta pepe. Abituati alle forme abbondanti del Maggiolino, gli automobilisti sulle prime guardarono con distacco quella vetturetta smilza e dall’apparenza fragile: che ci faceva quel moscerino – motore da 900 cc, 40 cavalli di potenza, prezzo 7.500 marchi (poco più di due milioni delle vecchie lire) – vicino all’altro ben noto trattore, indistruttibile e inarrestabile, tutto curve e sostanza? Mai tanta supponenza fu mal indirizzata. Zitta zitta, la peperina, che di nome faceva Polo, invase le strade europee, da quel giorno, per trent’anni. In questo arco di tempo sono state vendute 8,7 milioni di Polo, in diverse versioni di carrozzeria. Le generazioni si sono susseguite: la seconda è comparsa nell’81, trasformata in mini station wagon con tanto di rail sul tetto, la terza nel ’94, la quarta nel 2001. Catturò le simpatie anche degli automobilIsti italiani, visto che di quegli 8,7 milioni di esemplari venduti, un milione e settantamila ne sono stati acquistati nel nostro Paese.
Quinta generazione Oggi va a battesimo la quinta generazione di Signorina Polo. Maturata a tal punto da sembrare una Golf: risultato dovuto all’irrobustimento del corpo vettura, ma anche ad una grinta che pare mutuata dalla parente più grande e sportiveggiante. Testata da Infomotori.com, è bastata guardarla, la Nuova Polo, per notare un muso cattivello, con una caratteristica nervatura a V che scende dal cofano fino alla presa d’aria anteriore, gruppi ottici che “invadono” con una curvatura rotonda verso il baso il paraurti, che a sua volta ingloba prese d’aria e fendinebbia, Dietro i gruppi ottici sono quelli di ultimissimo disegno volkswageniano, e ricordano – lo ha sottolineato Massimo Mazza, responsabile divisione Volkswagen, ma è proprio vero – addirittura quelli della Phaeton. La Polo, che pure per definizione (e visti i trent’anni di onorata carriera) è un oggetto in un certo senso immutevole nel tempo, si è di fatto rinnovata: il grado costruttivo si è innalzato verso l’alto, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza attiva e passiva, ma anche nel campo del rispetto ambientale (tutti i modelli di quinta generazione sono Euro 4).