Kia Picanto: prima prova su strada della citycar coreana

Nuova Kia Picanto

 

Piccola (sempre meno) ma ambiziosa (sempre più). Kia New Picanto debutta con le nuove misure maggiorate, cioè 3,595 metri di lunghezza, cioè 1,5 centimetri in più rispetto alla generazione precedente, quella che aveva debuttato nel 2004. E potrebbe trascinare la casa coreana controllata da Hyundai (ormai il quarto costruttore al mondo con 5,685 milioni di vetture commercializzate nel 2010) oltre il 2% di quota di mercato nel vecchio continente. Perché a livello globale i suoi volumi sono già lievitati: +114% negli ultimi 6 anni. In Italia l’obiettivo nei dodici mesi (“conservativo”, precisa l’amministratore delegato Giuseppe Bitti) è di 12 mila unità.

 

Nuov design a 3 e 5 porte

 

La city car arriva nel Belpaese con le sue linee rinnovate, rese decisamente più aggressive nel frontale e moderne e lineari lateralmente e posteriormente. La matita di Peter Schreier e gli ingegneri dagli occhi a mandorla l’hanno resa anche più filante con un coefficiente di penetrazione portato a 0,31 (prima era 0,32). Almeno nelle proposte top di gamma, ci sono perfino le luci a Led. A livello estetico, Kia New Picanto si farà largo nelle concessionarie anche nella nuova versione a 3 porte, una novità più sportiva con la quale ammiccare anche ad un pubblico più giovane. Che, tuttavia, arriverà “solo” nell’estate 2011, equipaggiata con un motore 4 cilindri da 1.2 litri da 85 cavalli.

Per il porte aperte, invece, Kia New Picanto si presenta esclusivamente nella tradizionale carrozzeria a 5 porte e con il solo propulsore a benzina da un litro a 3 cilindri ed un prezzo di lancio estremamente aggressivo: 7.700 euro, frutto di una versione base (Lx Easy) da 9.200 euro da cui si detrae il “contributo” di rete e Kia pari a 1.500 che si applica fino a luglio. La revisione ingegneristica non ha portato solamente all’incremento delle dimensioni (il passo è aumentato come la lunghezza), ma anche degli spazi interni. La capacità del bagagliaio, ad esempio, in configurazione “5 posti” è di 200 litri, il 27% più di prima. Con i sedili posteriori abbattuti arriva fino a 800. Dal punto di vista delle dotazioni, i 6 airbag ed i 5 posti sono standard, così come l’Abs, l’Ebd, il Bas e l’Ess, il servosterzo ed il volante regolabile in altezza. Anche su questo modello, Kia conferma i 150 mila chilometri o i 7 anni di garanzia. Entro fine anno verrà importata, se sostenuta da una richiesta adeguata, anche una inedita versione da un litro monofuel a gpl (installato in fabbrica) con un picco serbatoio supplementare di benzina (appena 10 litri) con 82 cavalli di potenza d 90 grammi di emissioni di CO2.

 

Prime impressioni di guida al volante della nuova Kia Picanto

 

Kia New Picanto eredita dalla prima generazione un sostanziale equilibrio e guadagna (parecchio) in razionalità ed efficienza. Nel senso che è un auto da città, che non punta sulle dimensioni ridotte (ma non penalizzanti) e sulla facilità di guida (9,8 metri il diametro di sterzata) per convincere i potenziali clienti, ma anche sulle proprie caratteristiche più <ecofriendly>. Rispetto al passato è più spaziosa all’interno e guadagna litri preziosi anche nel bagagliaio. Il comfort a bordo è soddisfacente, anche se le finiture restano decisamente spartane: la predisposizione interna è certamente la parte meno entusiasmante della vettura, ma nella valutazione complessiva è un parametro che non incide troppo perché con Kia New Picanto non si dovrebbero percorrere troppi chilometri l’anno. In particolare, considerando il segmento ed il motore a 3 cilindri, è invece buona, se non ottima, l’insonorizzazione. La strumentazione è ben visibile e sia il volante sia la leva del cambio si trovano in posizione idonea. Anche la visibilità non si presta a contestazioni.

Il propulsore, con i suoi appena 69 cavalli e 95 nm di coppia, è coerente con la vettura: di sicuro non si vince in pista, ma è dotato di una buona progressione e rapporti bilanciati, anche se occorre tenerlo un po’ su di giri per togliersi qualche “soddisfazione”. Ma la forza di questa unità non è l’accelerazione (da 0 a 100 in 14,4 secondi), bensì il consumo: 4,2 litri per 100 chilometro nel ciclo combinato (4,4 con i cerchi da 15”). E, di conseguenza, lo sono anche le emissioni: 99 grammi di CO2 per km. L’auto è equilibrata e coerente anche nelle prestazioni sull’asfalto, nel senso che gli interventi sulle geometrie degli avantreni (McPherson) e dei retrotreni hanno ridotto il sottosterzo, contribuendo ad elevare la precisione di guida. Le cambiate sono regolari e senza <vuoti> particolarmente avvertibili.

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