Opel Meriva elettrica

Primi scatti rubati per l’Opel Meriva elettrica, prototipo che appare già in avanzato stato di sviluppo. La monovolume medio-piccola di casa Opel è in sviluppo in una versione ecologica spinta dal motore elettrico plug in abbinato ad un generatore ausiliario a benzina già cuore della Chevrolet Volt e dell’Opel Ampera. Gli oragani meccanici della Volt sembrano trovare comodamente posto nella Meriva, caratterizzata dal pianale rialzato tipico delle MPV. La Volt monta un motore a benzina di piccola cilindrata accoppiato a un motore elettrico alimentato con batterie al litio che possono viaggiare per 65 Km, combinati danno un’ autonomia complessiva di circa 650 Km. Le batterie hanno una durata minima di dieci anni, mentre l’auto viene ricaricata collegandola a una normalissima presa di corrente. La ricarica delle batterie avviene normalmente a casa durante la notte. Per una carica completa occorrono circa 6 ore e mezza con la corrente domestica americana da 120 V, 20 A In Europa, la corrente da 220 V ridurrebbe il tempo a 3 ore e mezza. Altri tipi di motore sono: il fuel cel a idrogeno, un motore a etanolo puro e un altro diesel per l’Europa, alimentato da carburante biodiesel. Questi motori sono piccoli perché hanno l’unica funzione di azionare il generatore elettrico che ricarica le batterie. A quanto pare la Meriva non sarà la sola vettura della casa del fulmine a ricevere il propulsore ibrido elettrico – benzina della Volt: nei prossimi anni quasi tutta la gamma Opel dovrebbe offrire questa innovativa motorizzazione.

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