Suv e crossover, i consigli per una guida serena

Gli Sport Utility Vehicle, ovvero i SUV, sono la categoria di auto che ha superato senza alcun problema, anzi rilanciando sui numeri, la crisi di questi ultimi cinque anni del mercato delle quattro ruote. Dei Suv piacciono soprattutto la poszione di guida rialzata, il rassicurante aspetto solido, il bagagliaio generoso e la possibilità di sfruttare la trazione integrale. Il successo di questi veicoli è stato tale che, nel volgere di pochi anni, si sono moltiplicati anche i cosiddetti “crossover“, ovvero quei veicoli che sono un po’ una via di mezzo tra un Suv vero e proprio ed una monovolume. Mantengono la poszione di guida rialzata, ma, in genere, rinunciano alla trazione integrale, in base alla semplice constatazione che il 90% degli automobilisti non abbandona mai l’asfalto ed al massimo si avventura su qualche semplice sterrato, dove la trazione 4×4 non è indispensabile. Ed anche sulla neve basta avere montato pneumatici invernali per muoversi con grandi margini di sicurezza. Ciò non toglie che alcuni crossover, specie quelli più lussuosi, abbiano dimensioni e pesi più o meno uguali a quelle di un Suv e, di conseguenza, richiedano alcuni accorgimenti per essere guidati correttamente.

Innanzitutto, bisogna ricordare che un Suv pesa molto più di una berlina e che ha anche il baricentro spostato più in alto: la combinazione di questi fattori fa sì che sia necessario, da un lato, anticipare la frenata (soprattutto in discesa) e, dall’altro, affrontare con più attenzione le curve, soprattutto quelle a raggio più stretto o percorribili ad alta velocità. Anticipare la frenata (soprattutto se il nostro Suv è equipaggiato con cambio automatico, che deve avere il tempi di “capire” che state rallentando per scalare marcia) è molto importante: basta farlo un secondo prima per garantirsi tempi e spazi di rallentamento in margine di sicurezza. La frenata, poi, deve essere adeguata e continua: meglio una pressione sul pedale più decisa che una serie di “colpetti” sul freno; aiutando così anche l’eventuale intervento dell’ABS, che, essendo a controllo elettronico, privilegia “segnali” chiari dal piede del guidatore. Il secondo aspetto da curare è il raggio di sterzata: non bisogna infatti “chiudere” troppo le curve, per evitare che l’inerzia del pesante veicolo trasferisca troppo carico sull’anteriore (e per di più solo dalla parte interna), cusando l’alleggerimento del posteriore, che potrebbe anche innescare una sbandata. Non sempre, infatti, l’intervento del sistema ESP si rivela sufficientemente rapido, o, se lo è, può anche essere molto invasivo, provocando “raddrizzamenti” piuttosto bruschi.

Visti pesi ed ingombre dei Suv, poi, è ancora più importante (rispetto alle auto normali, per le quali vale però identica regola), se state guidando sportivamente, riaccelerare in uscita di curva solo quando avrete rimesso diritte le ruote anteriori (oppure, se avete sufficiente sensibilità sull’acceleratore, farlo progressivamente insieme al riallineamento delle ruote stesse). Questo sempre per evitare trasferimenti di carico bruschi, che inneschino pendolamenti del veicolo. Più semplice da controllare, comunque, è il comportamento dei crossover (ovvero i “quasi Suv”), quando, specie se di categoria “media”, sono più o meno assimilabili, per peso, dimensioni ed assetto, alle normali vetture e, di conseguenza, richiedono la normale prudenza nella condotta di guida. Per fortuna, oggi, l’elettronica che controlla i vari sistemi antisbandamento, antisilittamento, sterzo a durezza variabile, sospensioni autoadattative, ecc., perdona moltissimo; e più è costoso e sofisticato il Suv, più imponenete è il complesso dei sistemi di sicurezza. Non dimenrichiamo, però, che le leggi della fisica restano valide: una volta superato il limite, recuperare alla retta via un mezzo di due tonnellate è molto difficile, anche per un guidatore esperto, soprattutto perché in genere la sbandata o il pendolo si innescano all’improvviso, senza preavviso alcuno.

Un ultimo consiglio: se avete un Suv di dimensioni medio-grandi controllate con più frequenza lo stato di usura soprattutto della spalla degli pneumatici (ovvero lo “spigolo” tra il battistrada ed il resto della gomma). Il peso del mezzo, infatti, tende ad usurare parecchio la spalla delle gomme, soprattutto nelle manovre da fermo: il servosterzo non ci fa accorgere dello sforzo sostenuto dalla ruota, ma l’attrito c’è ed è “importante”. Ecco perchè anche se il battistrada appare in buone condizioni, la spalletta potrebbe essere molto consumata, andando a scapito della tenuta laterale (in curva). Un buon accorgimento è perciò far ruotare periodicamente le gomme anteriori con quelle posteriori (meno soggette a stress in manovra), per ottenere un consumo uniforme. Operazione piuttosto agevole se, ad esempio, due volte all’anno andate dal gommista per provvedere al cambio gomme estivo-invernale.

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