Alfa Romeo Giulia QV e la sfida ad Audi, BMW e Mercedes

La prova in pista della nuova Alfa Romeo Giulia QV ci ha ripagato dei lunghi mesi di attesa, in cui abbiamo sentito il mantra dell’ufficio marketing di Arese su quanto si trattasse di una vera svolta. L’auto c’è davvero, ha davvero 510CV e non è una trovata pubblicitaria per rilanciare un marchio ormai in procinto di appassire. Si riparte dalla trazione posteriore che ha reso Alfa Romeo nelle corse, da un nome iconico -non poteva essere altrimenti- e da un prezzo da regina. Perché la qualità c’è, ma anche il bisogno di fare quello che gli inglesi chiamano targeting, offrendo un prodotto di alto livello non esattamente populista.

Alfa Romeo al momento lavora per ampliare la gamma con il SUV Stelvio, entrando nel segmento delle auto che verranno comprate in numeri più massicci. La Quadrifoglio -ma anche la versione Turbodiesel da 2,2 litri- serve da bandiera, a far sapere al mondo che in Italia le auto sportive le sappiamo ancora fare, almeno quanto i nostri precisissimi cugini.

L’entrata sul mercato di Giulia ha già riportato le sue prime conseguenze, con i concessionari costretti a bloccare le richieste di test drive da parte del pubblico, appassionato e curioso di conoscere l’auto.

Inutile negarlo, le altre case premium hanno dovuto incassare il colpo. Probabilmente prima di ogni altro la mossa ha colpito BMW, che con M3 ha mantenuto a lungo il dominio nel settore delle berline ad alte prestazioni, di quelle con 100CV per portiera per capirci. La BMW M3 Berlina infatti è equipaggiata da un motore benzina a 6 cilindri in linea da 3,0 litri TwinPower Turbo, capace di 431CV ed una coppia brutale, pari a 550Nm nella sua massima espressione.

A confronto, la Giulia Quadrifoglio ha qualcosa in più, a partire dai 510CV e continuando con i 600Nm di coppia ed al sistema di diffferenziale Torque Vectoring. Il propulsore di derivazione Ferrari ha aiutato, ma la realtà è che i numeri contano ben poco. Quello che davvero impressiona è il piacere di guida della Giulia QV, capace di emozionare anche chi -come noi- i piloti li guarda dalla televisione e non dalla monoposto.

Secondo alcune voci interne al marchio di Arese presto vedremo una versione coupé della Giulia, per dare un altro morso al mercato filo teutonico. Perché ad Alfa Romeo manca ancora molto da fare, a partire da una gamma completa e continuando con la credibilità che si acquisisce solo negli anni.

La parte più difficile viene adesso, un po’ come se la vostra compagna vi avesse perdonato una scappatella e non aveste più altre possibilità. Il Biscione è tornato -non strisciando!- ma adesso c’è bisogno di consolidare la propria posizione, o la Giulia Quadrifoglio con i suoi 510CV rimarrà un auto fine a se stessa.

Per il momento però, mentre i nuovi sfidanti preparano “i nuovi mostri” e girano spot ad un ritmo forsennato, noi non possiamo che dire bentornata Alfa.

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