Range Rover Evoque: prime impressioni di guida del piccolo suv Land Rover

La Range Rover Evoque arriva a settembre a 34.500 euro

Baby ed “eco”. È la nuova e attesa Range Rover, la più compatta, leggera e verde di sempre. Gli ingegneri britannici di Gaydon l’hanno sviluppata nel giro di poco più di 3 anni, incalzati dal nuovo proprietario indiano dello storico marchio.
Sul circuito interno, i tecnici sono ormai alla definizione degli ultimi dettagli, perché l’annunciato debutto del modello è atteso per la fine dell’estate, a settembre. In Italia il listino parte da quota 34.500 euro per la 5 porte (mille in più per la coupé) ed arriva (optional esclusi, naturalmente) fino a 50.500.

La baby suv è affidabile e rispetta l’ambiente

Imbottita di tecnologia (dal park assist cui basta uno spazio di 1,2 volte l’auto per posteggiare fino all’impianto audio da sala di incisione), è stata testata per 12 mesi, in 16.700 prove, per quasi 80 mila chilometri su strada (50 mila a massima velocità sul circuito pugliese di Nardò), senza contare le sollecitazioni cui la carrozzeria è stata sottoposta sugli appositi macchinari (l’equivalente di 10 anni di vita) e, addirittura, verifiche sugli stessi terreni impiegati per valutare l’affidabilità dei carri armati. Insomma, concludono a Gaydon: “È degna del marchio Land Rover”.
E forse anche di più. Perché oltre all’affidabilità ed alle capacità fuoristradistiche, la Range Rover Evoque è anche molto eco-friendly. Nel senso che riduce l’impronta ambientale a partire dalla produzione (3 diverse certificazione Iso 14 mila) ed arriva, con la migliore delle motorizzazioni, a far risparmiare fino a 1.200 litri di gasolio rispetto ai consumi di una Freelander che abbia percorso 200 mila chilometri. E poi c’è un vasto ricorso a materiali riciclati (dall’alluminio al cotone) e riciclabili.

Range Rover Evoque mira a un nuovo pubblico

Land Rover Evoque, da questo punto di vista, oltre che glamour è anche un po’ radical-chic perché strizza l’occhio ad una nuova fascia di pubblico. Quella con un portafoglio piuttosto gonfio, ma attenta all’ambiente. Tant’è vero che – stimano a Gaydon – il 90% dei suoi prossimi possessori non ne aveva acquistato una Land Rover prima. Un modello di conquista, insomma, che propone anche la nuova generazione del sistema Stop&Start.
Con i suoi appena 4,355 metri di lunghezza (la Audi Q5 ne misura 4,629 e la Bmw Serie 3 Coupé 4,580), 1,605 di altezza (3 centimetri di differenza per la 5 porte, più alta) e 1,908 di larghezza, vanta misura non troppo diverse dal concept Lrx. Da terra è alta 21,2 centimetri e non ha problemi a guadare corsi d’acqua fino a mezzo metro. Pesa complessivamente un centinaio di chilogrammi meno rispetto a Range Rover Sport al paragone con la quale vanta anche un’efficienza aerodinamica decisamente migliore (0,35: nessuna Land Rover è mai stata così “filante”), grazie ad un’area frontale ridotta a 2,63 metri quadrati.

Motori e allestimenti

Range Rover Evoque arriverà sul mercato a quattro ruote motrici (nel 2012 anche a trazione anteriore abbinata all’unità diesel eD4 da 150 cavalli con soli 130 grammi di CO2 emessi per chilometri) con i nuovi motori turbo: 2.2 litri TD4 da 150 e 190 cavalli e 2 litri benzina Si4 da 240. Tre allestimenti previsti: Pure, Dynamic e Prestige.

Com’è e come va su strada… prima delle ultime modifiche

Lo spazio a bordo è abbondante, anche sulla coupè, penalizzata però dalle sole due porte soprattutto quando si tratta di lasciare il veicolo (nel salire non ci sono problemi). Il sistema di slittamento del sedile, sul prototipo Evoque provato, è elettrico: ci vuole un pizzico di pazienza. Ma i collaudatori dicono che prima del debutto, la “baby range” cambierà ancora, magari con l’aggiunta della maniglia al lato passeggero del quale si avverte la mancanza. Il lunotto posteriore non aiuta la visibilità nella coupè, ma per il resto l’ultima nata di Gaydon è sorprendentemente convincente. A cominciare dall’estetica. Ma anche le eleganti finiture e la sistemazione della strumentazione di bordo. Dei motori (ovviamente Euro 5) impressionano i dati di cui li accredita la casa, perché le percorrenze oscillano tra gli 11,5 ed i 17,5 chilometri per litro (emissioni tra quota 149 e 199 grammi per km). Lungo l’appositamente semidissestato circuito di Gaydon, Range Rover Evoque resta saldamente ancorata all’asfalto. Ed il migliorato sistema di sospensioni ed ammortizzatori assorbe egregiamente le ruvide asperità del tracciato tanto che si viaggia comodissimi anche dietro.
Complessivamente, Evoque assicura (sia con il cambio manuale sia con la trasmissione automatica, comunque a 6 rapporti) una guida, come dire, “rotonda” e lineare anche se la differenza tra i motori si avverte, con il diesel da 190 cavalli che dispone di una coppia notevole già a bassi regimi (per ridurre consumi ed emissioni), mentre il benzina da 240 sfodera accelerazioni di grande impatto.

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