Yamaha V-Max – Test Ride Report

Yamaha V-Max – Test Ride Report. Da amanti delle motociclette non possiamo che invidiare quei giornalisti americani che hanno già potuto cavalcare la mitica V-Max che debutterà a breve anche sulle nostre strade. Di com’è fatta ne abbiamo già parlato ma su alcuni elementi è utile porre l’accento per capire al meglio da cosa nasce il comportamento su strada descritto dai colleghi statunitensi. Oggi V-Max è rinata con 1.679cc e 200 cavalli tondi tondi, pronti a bruciare le gomme sull’asfalto ad ogni partenza. Potenze mai viste nemmeno sulle blasonate ipersportive. Spaventosa la coppia che raggiunge i 17 kg/m a 6.500 giri/minuto. Inedito il telaio con struttura a diamante, dal classico profilo basso, realizzato con fusioni ed estrusioni in alluminio, e con il motore come elemento stressato. Il risultato è un’eccellente bilanciamento della rigidità. Il design esprime alla perfezione l’anima, il cuore di questa moto, e la sua unicità, secondo il principio ”il motore è quello che conta”. Nuovo motore V4, a 4 tempi, raffreddato a liquido Il cuore del nuovo modello è l’inedito propulsore V4 a 65°, da 1.679 cc, a 4 tempi, DOHC e raffreddato a liquido. Un motore disegnato per offrire un’esperienza indimenticabile in accelerazione, grazie alla potenza superiore, e con un design imponente. Il nuovo modello adotta due dispositivi concepiti con questa filosofia: YCC-I (Yamaha Chip Controlled Intake) e YCC-T (Yamaha Chip Controlled Throttle), decisivi nell’assicurare il livello di prestazioni e il feeling di guida di una moto unica. Il motore tecnologicamente evoluto è il primo Yamaha V4 che impiega la nuova e sofisticata iniezione elettronica che, insieme a YCC-I e YCC-T permette al propulsore V4 a 65° di bruciare l’asfalto con un’accelerazione inimmaginabile. Trasmissione a cardano La superiore potenza erogata dal propulsore da 1.679cc ha richiesto la realizzazione di una nuova trasmissione, progettata appositamente. Ottimizzando i rapporti di riduzione primari e secondari, i tecnici Yamaha sono stati in grado di contenere le dimensioni della scatola trasmissione. Grazie all’ingranaggio da 29 denti invece dei 33 del modello precedente, la scatola trasmissione è più snella e compatta, e misura solo 188mm.

Forcelle con rivestimento in titanio e sospensione posteriore monocross Gli steli da 52mm sono molto rigidi e l’azione ammortizzante è progressiva. Il rivestimento in titanio ossidato aumenta la resistenza delle superfici e diminuisce gli attriti. La verniciatura nera si combina perfettamente con la colorazione di telaio e motore. La nuova sospensione anteriore è progettata per garantire una guida fluida e un comportamento neutro, ed è completamente regolabile in compressione e in estensione, per adattare l’assetto a ogni stile di guida. Freni a disco a margherita di grande diametro anteriori e posteriori L’impianto frenante sviluppato per il nuovo modello è uno dei più sofisticati e potenti mai visti su una moto Yamaha. Sull’anteriore, due dischi a margherita da 320mm con pinze radiali a 6 pistoncini garantiscono arresti pronti e decisi, e la sensibilità è garantita da una pompa radiale. Il disco posteriore invece è da 298mm, con pinza a pistoncini contrapposti. In opzione, è possibile anche avere il nuovo sistema ABS studiato specificatamente per V-Max. Su strada Costa tanto ma quei soldi li vale tutti, sottolineano subito gli americani. La componentistica di alto livello – a partire dagli italianissimi freni Brembo – fino al V4 da 1679cc che solo a guardarlo lascia a bocca aperta. “Confortevole” viene definita e ci crediamo anche se a guardarla non si direbbe. Comfort consentito anche dall’ottimo lavoro delle sospensioni regolabili. L’accelerazione è violenta e a dirlo sono colleghi giornalisti abituati a provare su strada e in pista fior fior di supersportive e carenate iperdopate ma ciò non toglie che di fronte a tali prestazioni si dicano davvero stupefatti e, ironicamente, consigliano ai futuri possessori della nuova V-Max di farsi amico un gommista. Ma nonostante la brutalità della potenza che la V-Max 2009 è in grado di liberare, l’erogazione sa essere morbida e ben dosabile, grazie all’ottimo lavoro dell’iniezione. A breve vi faremo avere anche le nostre impressioni e potrete vedere la nuova Yamaha V-Max 2009 in azione anche sulle nostre strade. Restate connessi!

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